Finita la giornata di scuola vado verso casa dove ci sarebbe stata mia zia, dato che ieri è stata a lavoro tutta notte, almeno penso, oggi ha il giorno libero.
"Zia sono a casa"
Dico a voce abbastanza alta così che possa sentirmi in qualsiasi punto della casaDopo aver richiuso la porta mi giro e me la trovo davanti con una faccia abbastanza incazzata
Dio mio che ha mo'
"Spiegami immediatamente dov'eri ieri notte"
"Ero da Amed, il figlio della vicina, perché?"
Ribatto abbastanza confusa"E non hai pensato di avvisare"
"Se eri a lavoro come ti avvisavo?"
"Prendevi il tuo bel telefono, mi chiamavi e dicevi zia sono da Amed"
"E comunque non mi va che passi il tuo tempo con lui"
Aggiunge"E come mai scusa?"
"Perchè non è un bravo ragazzo, fuma per le scale e non ha un minimo di educazione o di rispetto"
Cerco di trattenere una risata per la frase che ha appena detto, se avessi riso in quel momento penso che mi avrebbe mollato uno schiaffo che neanche i miei genitori mi avrebbero mai dato, fidatevi.
"D'accordo, scusa, la prossima volta ti avviserò, dato che non tornavi mi ha semplicemente invitata a cena perchè non avevo le chiavi per rientrare"
"Va bene, ma la prossima volta cerca di portarti le chiavi e di starci alla larga"
"D'accordo"
Vado verso la mia camera per lasciare lo zaino alzando gli occhi al cielo ripensando al motivo stupido per il quale si era incazzata.
Il pomeriggio decido di andare a fare una camminata in qualche parco qui vicino, non mi va di stare qui con mia zia in casa.
Mi cambio mettendomi dei leggins neri una maglia larga e le nike air bianche
Prendo le cuffie, il telefono ed esco.
Sono stata fuori un bel po', sono quasi le 18 e 30 e devo ancora studiare storia, penso che a questo punto lo farò dopo cena anche perchè prima devo lavarmi.
Non so proprio organizzarmi lo so
Rientro in casa vado ad appoggiare la borsa in camera e prendere il cambio per la doccia.
Finito di lavarmi vado in cucina a dare una mano a mia zia, dopo oggi non mi va più di tanto ma non voglio fare la figura di quella che se l'è presa, anche perchè in realtà non è così, le sue strigliate non mi fanno n'è caldo n'è freddo.
"Quanto manca?"
Chiedo per sapere se ho anche solo un minimo di tempo per ripassare storia"1 minutino, anzi già che sei qui potresti apparecchiare?"
"D'accordo"
Faccio come mi dice e preparo il tavolo"È un problema se vado a studiare storia? È per domani"
Le chiedo una volta finito il mio piatto"Vai pure"
Mi risponde cercando di trattenere il suo solito tono scontrosoMi alzo dal tavolo e vado nella mia stanza, il modo in cui mi risponde è insopportabile.
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Non Sei Come Le Altre\\Amed 💕🌴
Fiksi PenggemarDopo che i genitori si trasferiscono a Roma, Alessia, pur di non lasciare le sue abitudini a Milano, decide di andare a stare da sua zia Anna, con la quale non ha mai avuto un buon rapporto. Nel palazzo di sua zia c'è un ragazzo di nome Amed, i due...