sogni

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Chuuya pov

sono ferito al petto, non riesco a stare in piedi, mi sento di svenire e vedo sfocato; ad un certo punto, sento qualcuno che mi alza di poco sorreggendomi la testa; gli accarezzo il viso e sento come se la  mano si bagnasse, anche se non riesco a vedere il suo volto, è come se fosse cancellato

^Chuuya: coglione... piangi per così poco..? Ti amo anch'io.. ma non c'è bisogni di fare questa... sceneggiata...^

dico a fatica ridacchiando; chiudo gli occhi e sento un urlo 


Spalanco gli occhi, alzandomi di scatto, per poi passarmi una mano sul volto che mi accorgo solo ora, essere impregnato di sudore; anche se faccio questo sogno tutte le notti, non riesco proprio ad abituarmici. Sbuffo e mi ributto sul letto; prendo il telefono e lo accendo per cazzegiare un po', e mi accorgo che sono le 7:35, e da casa mia ci vogliono circa 15 minuti per arrivare a scuola, ed essendo che questo è soltanto il mio primo mese di prima superiore, non posso permettermi di fare ritardo; mi preparo alla velocità della luce e scendo le scale per le 7:47

Chiyo: non sei ancora uscito Chuuya?!

mi chiede mia madre abbastanza arrabbiata; corro in cucina e gli do un bacio sulla guancia 

Chuuya: è tardi! è tardi! 

dico, uscendo come una furia dalla cucina 

Chiyo: bianconiglio, ti sei scordato il bento! 

dice, lanciandomelo letteralmente, mentre io mi metto le scarpe, per poi scappare a scuola. Io e mia madre viviamo da soli, visto che, a quanto ne so, mio padre ci ha abbandonati perchè ne lui ne mia madre hanno i capelli rossi/aranciastri come i miei, nemmeno i miei nonno ne nessun altro nella mia famiglia, quindi mio padre ha accusato mia madre di tradimento e l'ha lasciata, ma nonostante questo, mia madre non me ne ha mia fatto una colpa, anzi, è stata la madre migliore che mi fosse potuta capitare. Mentre corro, sono arrivato davanti al cancello alle 8:10 che è il massimo di ritardo che si può fare, ed in classe, arrivo alle 8:16 e guarda caso, in classe c'è il prof Tomoe, il più severo di tutti

prof Tomoe: Nakahara-kun, sei in ritardo! 

dice abbastanza scocciato; "ottimo", penso, per poi abbassare la testa 

Chuuya: lei chiedo scusa... 

dico, non alzando lo sguardo, sperando di sembrare abbastanza pentito, lo sento sospirare 

prof Tomoe: va a sederti, dopo le lezioni, oltre che svolgere il tuo turno di pulizie, avrai un compito in più affidatoti da un membro del consiglio studentesco, visto che io avrò da fare in segreteria...

"oh no..." penso, sapendo benissimo cosa succederà

prof Tomoe: ...Dazai-kun, ci potrai pensare tu? 

alzo di poco lo sguardo, per poi vedere quell'arrogante di Dazai con il suo solito sorriso, alzarsi dal suo banco in seconda fila

Dazai: ovviamente professore, per me non ci sono problemi!

esclama per poi sedersi; io mi dirigo al mio posto, sapendo che sarebbe inutile ribattere. Io e Dazai ci conosciamo da quando siamo piccoli, sua madre e la mia sono amiche, in effetti, è stata l'unica che gli è rimasta vicino dopo che mio padre e la sua famiglia l'hanno ripudiata; in effetti, anche io e Dazai eravamo buoni amici, ma ad un certo punto, lui si è trovato il suo gruppetto di amici e pian piano mi ha distanziato ed ad un certo punto, quando avevamo più o meno 9 anni ero uscito di casa per giocare con il moro, visto che un po' continuavamo comunque, anche se poco, a parlarci, anche se perlopiù era grazie alle nostre madri, ed io, mentre camminavo, sono andato a sbattere contro dei bambini più grandi, loro mi hanno subito messo all'angolo, visto che non ero poi chissà quanto forte; mentre ero al muro, ero spaventato anche se dopo poco vidi Dazai, ma invece di aiutarmi, è scappato chissà dove, ma in compenso, ad avermi salvato sono stati due ragazzini, Shirase e Yuan... 





^Spazio Autrice^

Salve, avevo detto che non avrei pubblicato per molto tempo, ma visto che avevo questo capitolo che avevo iniziato a scrivere da un mesetto, mentre scrivevo la mia ultima storia appena terminata ovvero "Lost Memories", che spero vi sia piaciuta, ho deciso di pubblicarlo per non rimanere del tutto inattiva, spero che vi piaccia 

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