Dazai: è molto semplice, se non banale...
Chuuya pov
dice con un filo di voce
Chuuya: vuoi dirmelo o no?
dico abbastanza spazientito
Dazai: ti ricordi che quando ti hanno messo all'angolo, io ti ho visto e me ne sono andato?
mi chiede, "come se i non fossi mai stato lì", penso alzando gli occhi al cielo, annuendo spazientito
Dazai: bene, quei ragazzi sembravano di almeno 4 anni più grandi di noi, quindi sapevo bene che avrei fatto la tua stessa fine se mi fossi messo in mezzo; sapevo che verso quell'ora due dei miei amici, che sono più grandi di me di tre anni, sarebbero stati al parchetto lì vicino, quindi mi sono precipitato a chiedergli aiuto, ma quando siamo arrivati, i tuoi ^amichetti^ ti avevano già aiutato ad uscire da quella situazione, quindi non siamo intervenuti; se ti ricordi bene, mi avevi visto con loro e per un momento pensavo mi volessi uccidere seriamente...
dice l'ultima frase ridacchiando
Chuuya: io avrei fatto che?
chiedo, visto che questa parte non me la ricordo, mi ricordo soltanto che me ne sono andato con Shirase e Yuan
Dazai: non ti ricordi? Che memoria corta che hai..!
dice, burlandosi di me, continuando a sorseggiare il suo tè
Dazai: forza, fai uno sforzo..!
dice, poggiando delicatamente la tazzina sul tavolo; chiudo gli occhi provando a ricordare ed effettivamente, riesco a rivedere l'espressione semi-triste del Dazai di nove anni; ma nello stesso momento sento una fitta alla testa e l'immagine di una stanza buia, illuminata soltanto dalla luce tenue di una candela; davanti a me ci sono, un calice di vino vuoto, con soltanto qualche gocciolina di liquido rosso al suo interno, e un bicchiere mezzo-vuoto di quello che sembra whiskey; sto fissando i due bicchieri, fin quando vedo due dita che passano sotto il mio mento, ma al posto di condurmi ad una faccia, riesco a vedere solo un volto sfocato, che si avvicina sempre di più al mio; riapro di scatto gli occhi, e solo ora vedo che Dazai è in piedi, piegato un po sul tavolo con il suo volto abbastanza vicino al mio e il mio cuore fa una capriola
Dazai: tutto bene Chuuya?
mi chiede con molta preoccupazione in volto e io non so perchè, ma non riesco nemmeno a muovermi
Chuuya: eh..? Cosa..?
biascico, e sono quasi sicuro che io abbia la febbre, visto che sento le guance bruciare; rimaniamo così per qualche altro secondo, ma il primo che si stacca da questo contatto è proprio lui, che si rimette a sedere, per poi schiarirsi la gola
Dazai: ho detto tutto bene?
mi chiede e giro un poco la testa di lato ancora imbarazzato
Chuuya: i-in che s-senso..?
chiedo con voce un po' tremante
Dazai: ti sei preso la testa fra le mani, strizzavi gli occhi e non mi rispondevi
Chuuya: non lo so, ho avuto come un piccolo flash in cui ho delle immagini...
dico, riportando finalmente il mio sguardo su di lui
Dazai: quali immagini?
mi chiede con fare curioso; ci penso, e mi ricordo di quello che sono sicuro che fosse un maschio che mi baciava, e solo ora mi rendo conto, che ha la stessa capigliatura e lo stesso colore di capelli di Dazai, e ora che ci penso, aveva delle bende sulle mani
Chuuya: non me lo ricordo, mi ricordo soltanto che hai ragione, sembravi proprio un cane bastonato..!
dico, provando a cambiare discorso, e dalla sua faccia molto più drammatica che offesa, capisco che ci sono riuscito
Dazai: sei tu il cane Chuuya!
esclama, incrociando le braccia e girando la faccia
Chuuya: si, come vuoi tu, se hai finito il tuo tè io vorrei tornare a casa visto che è molto tardi...
dico, bevendo l'ultimo goccio del mio succo; lui fa lo stesso con il suo tè; ci alziamo e paghiamo, mentre il tragitto verso casa non è per niente silenzioso, visto che lui continua a stuzzicarmi e io come mio solito. Casa mia è la prima sul nostro cammino
Chuuya: finalmente! Ci vediamo a scuola sgombro!
dico, avviandomi alla porta di casa
Dazai: aw.. non vedi già l'ora di rivedermi Chibi?
mi chiede e come risposta, riceve un mio dito medio; entro in casa e mi levo le scarpe, mi avvio verso il salottino, sperando che mia madre non mi uccida per l'orario visto che sono le 22:30 e dobbiamo ancora magiare; apro la porta e mi viene un'infarto nel vedere mia madre davanti a me, ma che invece di sembrare arrabbiata, sembra molto felice
Chuuya: ...il tuo sorriso sta a significare che adesso mi ammazzi per l'orario..?
chiedo ancora un po' impaurito; lei scuote la testa ancora divertita
Chiyo: sono felice che finalmente, per una volta non sei uscito con quei due...
Chuuya: sta tranquilla, credo che per un po' non uscirò con loro...
dico, ripensando a ciò che è successo un paio d'ore prima, mentre lei sembra abbastanza confusa
Chiyo: come mai?
Chuuya: abbiamo avuto una piccola litigata...
mento spudoratamente, odio farlo, sopratutto con lei
Chiyo: meglio, lo sai che non mi piacciono quei due ragazzi
dice invece lei con la più sincera verità
Chiyo: ma adesso, andiamo a mangiare!
esclama con la pura fame negli occhi; ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare
Chiyo: ah, comunque, mi è arrivata la fotografia..
dice con aria divertita; io in compenso, mi strozzo con un paio di chicchi di riso e le mie guance si colorano di rosso, "quel bastardo..."
Chiyo: ahh..! Guarda come sei rosso..!
dice con aria divertita
Chiyo: comunque, alla fine hai fatto qualche altra amicizia?
chiede, molto probabilmente per il fatto che non ho praticamente più amici
Chuuya: c'è una sempai con cui ho stretto un piccolo rapporto di amicizia
il suo viso sembra illuminarsi dalla felicità
STAI LEGGENDO
Our second chance
FanfictionChuuya è un ragazzo del primo anno di superiori, che ogni notte, da quando ne ha memoria, fa un sogno abbastanza strano: lui pieno di ferite, fra le braccia di una persona, la quale non riesce a vedere il volto, sa soltanto che quella persona, che s...