Capitolo 9 - Giorno Tre: Notte

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Giorno Tre: Notte

Hermione si svegliò di colpo quando sentì qualcosa sfiorarle il braccio e sbatté rapidamente le palpebre. Sollevò la testa e i suoi occhi si incrociarono per il nero che incontrarono.

"Merda", disse stordita, rialzando rapidamente la testa e cominciando a sollevare le ginocchia per piegare le gambe. "Draco... per quanto tempo mi hai lasciata dormire?".

Nessuna risposta.

"Draco?" disse lei, girando la testa verso il punto in cui la sua giaceva sulla sua spalla. Qualcosa le sfiorò di nuovo il braccio e lei mugolò. "Stanno arrivando i pipistrelli".

Draco continuò a non rispondere.

"Draco! Malfoy, svegliati!" urlò in preda al panico, scrollandogli malamente la spalla. "Malfoy!"

Quando lui ancora non si svegliò, lei lo prese a ginocchiate e a pugni freneticamente, ignorando lo sbattere e lo stridere dei sempre più numerosi pipistrelli che si avvicinavano intorno a loro. "Oh, Dio... svegliati! Svegliati!"

"Ugh...", fu il gemito rauco di Draco mentre rovesciava la testa all'indietro. "Granger... ma che cazzo?".

Hermione scoppiò in lacrime sollevata. Draco sbatté furiosamente le palpebre per cercare di capire cosa stesse succedendo.

"Granger? Cosa... cosa..." un pipistrello lo colpì al lato del viso e lui scosse la testa per poi nascondere rapidamente il naso nel collo di Hermione. "Mi hai svegliato per i pipistrelli!" le urlò con rabbia.

"No!", gridò lei, premendo anche lei il viso contro il lato del suo collo. "Noi... entrambi...".

"Non ti sento!" Draco gridò di rimando, mentre il rumore dei pipistrelli aumentava di volume. La mano di Hermione annaspò ai loro fianchi finché non trovò quella di lui e la afferrò. Le dita di lui si strinsero attorno alle sue mentre lo sciame cresceva.

"Piccoli bastardi schifosi", brontolò Draco quando i pipistrelli si furono finalmente dispersi. Sollevò la testa, ma la riabbassò rapidamente con un gemito doloroso. "Porca puttana... mi sento di merda".

"Muovi le gambe e torna a dormire", disse Hermione con voce distaccata.

Draco gemette di nuovo mentre eseguì l'ordine di muovere le gambe. "Quanto tempo mi resta al mio turno?" chiese.

"Dormi e basta. Ti sveglierò ogni tanto per scalciare".

"Ogni tanto?" domandò lui, anche se chiuse gli occhi.

Hermione gli lasciò la mano e si strofinò il viso. "Non dormirò più", rispose. "Riposati".

Draco aprì gli occhi e rotolò la testa di lato sulla spalla di lei. "Ma che dici? Facciamo i turni".

"Dormi e basta", comandò ancora lei. Draco sollevò lentamente la testa e lanciò uno sguardo nella sua direzione.

"Hai bisogno di dormire", insistette con rabbia.

Hermione scosse la testa, anche se lui non poteva vedere l'azione. "Non posso correre il rischio. Non farai altro che indebolirti".

Draco emise un verso infastidito. "Sono ancora -".

"Ti sei addormentato durante il tuo turno di guardia", lo interruppe bruscamente. "I pipistrelli mi hanno svegliato e tu stavi dormendo. Ti stai indebolendo e non posso... Se vogliamo vivere più a lungo di questa notte, io devo stare sveglia... e tu devi riposare".

Seguì un breve silenzio, mentre Draco lasciò ricadere la testa con un piccolo respiro affannoso.

"Non volevo addormentarmi", cominciò scusandosi.

Five Days | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora