capitolo 11

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Ace si frustò la bocca con il dorso della mano, finendo la colazione.

Luffy probabilmente vorrà mangiare di più tra un'ora o giù di lì.

Luffy si stava dando una pacca sulla pancia, visibilmente più grande del solito. Sembrava molto soddisfatto del pasto, desiderava mangiare del buon cibo ormai da una settimana.

A proposito di bravi cuochi…

Ace vide Thatch piangere in un angolo, visibilmente sconvolto.

Oggi la sua acconciatura pendeva più in basso, e Ace lo vide stringere le spade come se potessero salvarlo. Marco stava guardando Thatch con un sorriso, Ace avrebbe voluto dire sadico, ma Marco non ha mai sorriso sadicamente (forse. Si spera. Perché ciò causerebbe nuovi incubi ad Ace), con un piccolo sorriso mentre sorseggiava la sua tazza di caffè.

Luffy alzò lo sguardo e inclinò la testa interrogativamente. Seguì lo sguardo di Ace e atterrò su Thatch, che stava ancora piangendo nell'angolo.

<<Perché il ragazzo con i capelli strani piange?>>

Ace diede una pacca sulla spalla a luffy, pienamente consapevole del perché ma non lo disse. Thatch ha lottato solo con Ace, ma con Rufy qui il suo carico di lavoro è raddoppiato.

<<Non lo so. Vuoi fare un giro, Luffy?"

Ace cambiò argomento, sapendo che luffy avrebbe colto al volo l'occasione, ignorando successivamente Thatch per qualcosa di più interessante.

Luffy sorrise, il viso illuminato mentre lo guardava.

Ace aveva un bisogno irrazionale di schiacciargli la faccia, schiacciando le adorabili guance paffute di suo fratello.

Luffy era così innocente quando sorrideva, illuminando la giornata di Ace quando lo vedeva. Ace sapeva che suo fratello non era innocente, ma l'aspetto esteriore che mostrava sembrava così ingenuo, che Ace voleva solo proteggerlo dal mondo. Lo ha già detto, ma vuole ripeterlo.

<<SI !>>

Ace si alzò, Luffy seguì il suo esempio come un anatroccolo. Ace sorrise, guardando di nuovo il suo fratellino.

<<Allora sei fortunato, perché sono un esperto di questa nave>>

Ace gonfiò il petto con orgoglio, luffy lo guardò con stupore negli occhi.

Ace ignorò gli sguardi increduli degli altri pirati. Possono pensare quello che vogliono, ma ad Ace interesserebbe prima di tutto l'opinione del suo fratellino.

<<Andiamo>> gli disse Ace

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<<Quelle sono le cucine. Thatch, il ragazzo con i capelli strani, è il responsabile e di tutto il cibo che esce. Se vuoi portare via del cibo di nascosto, devi prima liberartene>>

<<Cosa stai dicendo a tuo fratello, Ace?!>>

<<Niente, Thatch!>>

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<<I bagni. Ne ho uno mio, quindi puoi usare quello>>

<<Smettila di dilungarti sul fatto che hai il tuo bagno, Comandante!>>

<<Allora fai il bravo!>>

<<Vaffanculo!>>

<<Vaffanculo anche a te!>>

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<<Ti porterei all'Armeria, ma non mi è permesso>>

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