Capitolo 7

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 Il collettivo si era messo in marcia suddividendosi in tre gruppi. L'avanguardia era composta dalle bambole di porcellana e da alcuni cavalieri. Le bambole guidavano la via in quanto grazie ai loro poteri potevano localizzare la posizione di Sylvania. Questo gruppo era sorvegliato da Javier. Al centro si trovavano i sopravvissuti umani con Carlo che vegliava su di loro. Nelle retrovie invece si trovavano le dame ed i restanti cavalieri sotto lo sguardo attento di Linda. Avevano marciato per cinque giorni ad un ritmo molto serrato sotto ordine di Javier. Il ragazzo era stato bravo a tenere alto il morale del gruppo nonostante la fatica generale. Quando l'oscurità cominciò a calare, il convoglio decise di fermarsi e di montare l'accampamento per la notte. Le dame ed i cavalieri finirono di montare le tende in mezz'ora e tutti si ritirarono all'interno. Carlo, Linda e Javier condividevano la stessa tenda, tuttavia uno di loro avrebbe dovuto fare la guardia di notte.

-Andrò io.- Disse Javier

-Non se ne parla! Hai fatto la guardia due notti di fila ormai, devi riposarti.- Rispose Linda

-Non preoccuparti Linda, ce la posso fare.-

Carlo mise una mano sulla spalla al suo amico

-Non strafare Javier, ci penserò io questa notte.-

-Non ho problemi Carlo, non devi preoccuparti.-

-Javier, insisto, lascia fare a me.-

Linda si alzò dal suo letto

-Tu riposa, vado a prenderti una tisana.-

La ragazza uscì dalla tenda. Carlo fece il pollice in su al suo amico ed uscì pure lui per cominciare a fare la guardia.

Linda entrò nella tenda che fungeva da mensa e cominciò a preparare la tisana per Javier. Mise a scaldare l'acqua e diede una rapida occhiata a tutte le varie opzione per poi scegliere quella ai frutti di bosco. Quando l'acqua fu calda la versò in una teiera, prese un vassoio ed un paio di tazze per poi tornare da Javier. Linda entrò nella tenda e trovò il suo amico che era crollato sul letto. Sorrise, e dopo aver poggiato il vassoio su di un comodino vicino svegliò Javier muovendolo leggermente.

-Eh?- Disse Javier ancora mezzo intontito

-Ti ho portato la tisana, vedo che il sonno ha preso subito il sopravvento su di te.- Rispose Linda ridendo

Javier arrossì

-Ho solo approfittato del momento... Avrei potuto anche farne a meno.-

-Javier, non c'è bisogno che continui a fare l'instancabile .-

Lei cominciò a versare la tisana nelle tazze

-Linda credimi, non sono stanco. -

La ragazza aggrottò la fronte

-Javier stai esagerando. Posso capire tutto ma sforzarsi così tanto non servirà a nulla se non a farti star male.-

Il ragazzo stette in silenzio senza dire nulla. Linda gli passò una tazza di tisana

-Stai tranquillo, a noi non devi dimostrare nulla. So che stai cercando di fare l'eroe-

Javier prese la tazza e cominciò a bere, era abbastanza atterrito

-Hai ragione. Dopo la morte di mio papà ho sentito il peso di dover portare avanti la missione per entrambi. Ho avuto paura di non essere all'altezza del compito. Sentivo il bisogno di essere continuamente in azione.-

Il ragazzo cominciò a bere la tisana per poi posare la tazza su di un comodino

-Ti sembrerò patetico in questo momento...-

La leggenda dell'angelo indomitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora