Capitolo 13

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Il viaggio di ritorno per il regno di Sylvania durò una settimana. Il gruppo guidato dalle bambole di porcellana attraversò tanti paesaggi diversi che variavano da giungle a passi di montagna. Ogni volta che montavano il campo, Carlo passava due ore ad allenarsi ad usare il suo potere per poi tornare nella tenda che condivideva con Javier e Bullebu. Vi fu un piccolo incidente durante un allenamento in cui ebbe un conato di vomito mentre era in cielo e finì per rigurgitare in testa a Cindebella che stava camminando sotto di lui. La principessa lo inseguì con la sua alabarda prima che Selena e Linda intervenissero per calmare la situazione.

Alla sera del settimo giorno le bambole cominciarono a gridare verso il resto del gruppo.

-Il regno è in vista! Siamo arrivati.-

Vi fu una grande sensazione di felicità tra i membri del gruppo. Carlo rilasciò il suo angelo e volò in alto, Linda e Javier lo seguirono a ruota. Il centro di Sylvania era il palazzo reale che fluttuava nel cielo. Le sue mura erano bianchissime ed adornate da pietre preziose. All'interno vi erano giardini mastodontici dove nonostante la lontananza si potevano vedere creature di ogni genere. Il castello era sorvegliato da guardie su grifoni. Al livello del suolo c'era un enorme città, circondata da mura, che si estendeva su quattro quartieri principali collegati da una piazza centrale. Notarono che uno di essi era pervaso dalla natura senza nessuna costruzione artificiale. Per le abitazioni o le strutture commerciali venivano sfruttate le cavità degli alberi. Un altro era un deserto con oasi, piramidi e addirittura sfingi. Il terzo aveva l'aria di un borgo medievale, pieno di colori e di vivacità. L'ultimo era locato sott'acqua e ci si poteva accedere tramite delle stazioni che fornivano delle bolle d'aria. I tre ragazzi non potevano contenere la loro sorpresa, quel regno era davvero favoloso. Cindebella si rivolse verso di loro.

-Scendete da li. Tra poco entreremo in città.-

I tre la assecondarono.

-Tra poco entreremo nella città. Io e Selena saremo alla testa del corteo seguite a ruota dalle bambole di porcellana, i gabaraini saranno alla fine. Linda e Javier voi sarete subito dietro me e mia sorella. Ci dirigeremo fino alla piazza centrale per poi accedere al teletrasporto fino al castello. Carlo tu dovrai camminare nella folla dei gabariani. Le bambole di porcellana ti guideranno in degli alloggi dove potrai riposare assieme agli altri.-

Nonostante la separazione da Carlo affliggesse Linda e Javier i due decisero di fare finta di niente. Sapevano che questo era quello che lui voleva. Bullebu nella sua forma normale si avvicinò al gruppetto.

-Finalmente siamo arrivati! Non vedo l'ora di riposarmi.-

Carlo prese la marmotta e se la mise in spalla cosa che a lei piaceva.

-Bullebu che ne dici se ti porto in spalle mentre entriamo nella città?-

-Si ti prego!-

Il ragazzo si fece una piccola risata. Prima di rivolgersi a Linda.

-Ricordati di chiedere a Selena di usare l'osservatorio. Dobbiamo comunque trovare Maria.-

-Sta tranquillo non me lo sono dimenticato.-

Carlo sorrise e si rivolse a Bullebu.

-Andiamo a metterci in formazione. Non vedo l'ora di entrare dento al regno.-

-Si andiamo!-

I due si allontanarono e raggiunsero la folla dei gabariani. Cindebella si rivolse a Linda e Javier.

-Andiamo anche noi.-

Il gruppo si apprestò ad entrare dai cancelli del borgo medievale. Selena e Cindebella erano in testa al corteo con Linda e Javier subito dietro di loro. Gli abitanti si erano radunati per le strade per festeggiare il ritorno delle due principesse. La folla comprendeva persone di tutti i tipi. Da sirene e tritoni che si muovevano su delle piattaforme a forma di bolla. Altri erano vestiti letteralmente con delle foglie oppure degli abiti medievali. C'erano addirittura delle mummie.

La leggenda dell'angelo indomitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora