Capitolo 11. L'appello e il cambio del cognome

51 9 0
                                    

Seul, 14 gennaio 2014, ore 8:40

Quel giorno casa Bahng era particolarmente in fermento, ci sarebbe stata l'appello e avrebbero provato a chiedere di nuovo di cambiare il cognome da Lee a Bahng appunto. Era un po' che avevano iniziato a richiederlo e questo era il loro quinto tentativo da quando avevano iniziato due settimane prima. Tutti in quella casa erano nervosi e Minho si sentiva responsabile di quel nervosismo, avrebbe voluto solo avere il suo amico Jisung con se. Lui sembrava l'unico in grado di farlo stare meglio e di calmarlo soprattutto, ma i suoi genitori avevano detto che sarebbero passati a casa di HaeWon e JiHun solo dopo, perchè li aspettavano, intanto Chris e ChangBin erano stati tutta la mattinata a messaggiare e lui era stato veramente tanto di supporto per il ragazzo capendo il suo nervosismo e lo aveva rassicurato che si sentiva che questa era la volta buona, che finalmente il suo amato fratellino avrebbe avuto il suo stesso cognome. Christopher apprezzò molto quello che ChangBin stava cercando di fare. Ma in cuor suo stava già rinunciando a tutto con amarezza.
-Chris- la voce di HaYoon richiamò il ragazzo
-dimmi ma'- rispose il ragazzo
-sei pronto?- domandò
-si ma', devo mettere la giacca- rispose indossandola, poi si guardò allo specchio e sbuffo pensando "coraggio Christopher, questa magari è davvero la volta buona!" si diede coraggio da solo e poi scese le scale che lo condussero in salone e immediatamente Minho prese saldamente la sua mano
-ho paura fratellone- disse -quell'uomo ci sarà ancora-
-ascolta Min- si inginocchiò lui -non può farti del male, ci saremo io la mamma e il papà a darti coraggio e come al solito ti lascerò giocare al mio cellulare e tutto andrà bene, te lo prometto-
-grazie Chris- lo abbracciò il bambino e in poco tempo tutti furono in macchina insieme per l'ennesimo viaggio verso il tribunale.
Una volta arrivati davanti al tribunale il piccolo Minho tremava come una foglia e andò in panico quando vide dei poliziotti scortare il suo padre biologico dentro e letteralmente si appese a Christopher
-Min non devi avere paura- lo tirò su -non può farti del male, neanche se lo volesse-
-mi fa paura quel uomo- piagnucolò il bambino
-senti Min dopo andiamo a casa di Jisung e prometto che giochiamo tutto il tempo insieme, ok?- propone
-va bene fratellone- annuisce lui calmandosi
-oggi sarà la volta buona, l'ha detto il mio ragazzo e io mi fido di quello che dice- lo rassicurò -ma sappi che rimani il mio fratellino con o senza il mio cognome, va bene?-
-ok- acconsentì il bambino e dopo quell'ultimo scambio di parole seguirono i loro genitori dentro fino ad arrivare alla sala della loro udienza.
Una volta dentro quell'aula il primo ad entrare della loro famiglia fu il loro papà, poi la loro mamma e Christopher tenendo la mano di Minho la seguì
-quello è il mio bambino- si sbracciò suo pare biologico -ciao piccolo-
E Minho fu sull'orlo delle lacrime spaventato e quell'uomo lo guardò freddamente
-non puoi avere paura del tuo vero padre- insistette -sei mio figlio che ti piaccia o no e non rinuncerò mai a te-
-fatela finita signor Lee- lo interuppe SangHo -quello non è tuo figlio ne ora ne mai, Minho è mio figlio, tu non te lo meriti!-
-ordine- batte il piccolo martelletto di legno il giudice facendo rieccheggiare un rumore fastidioso per tutta l'aula -signor Bahng SangHo, mi spiace ricordarle che il signor Lee SeungSoo è ancora in possesso dei suoi diritti genitoriali su Lee Minho-
-esatto- sbraitò -Minho è mio figlio!-
-siamo qui oggi proprio per questo- si alzò l'avvocato della famiglia Bahng -per togliere i diritti genitoriali a lei, signor Lee SeungSoo-
-sappiamo le ragioni di entrambi, sia dei signori Bahng, sia del signor Lee. Ma mi duole ricordare che Lee SeungSoo ha ancora cinque anni da scontare per l'omicidio della signorina DaYoon, per questo i signori hanno parzialmente adottato Lee Minho-
-io non ho ucciso DaYoon!- si alza infastidito l'uomo -lei si è tolta la vita è stata sua madre a incastrarmi!-
-signor Lee, non possiamo in nessun modo crederle, suo coltello trovato nella scena del crimine c'erano non solo le sue impronte digitali, ma anche il suo DNA, lei è il colpevole. Fine-
-dopo tutto questo giudice Kang, lei non crede che sarebbe opportuno far perdere i diritti genitoriali al signor Lee- disse l'avvocato della famiglia Bahng...
...
-bene penso che mi abbiate tutti sottoposto a delle prove molto valide- iniziò quel giudice dopo un po' che entrambi gli avvocati portavano le loro prove -il signor Lee è colpevole anche di percosse aggravate su minore e la notte dell'omicidio della signorina DaYoon avevano litigato proprio per questo, come testimoniato dalla signora Park SooYeon, ovvero sua madre. Quindi in virtù di queste ulteriori prove io mi ritengo pronto a emettere un verdetto e tolgo tutti i diritti genitoriali al signor Lee rimettendoli al cento per cento ai signori Bahng e approvo il cambio del cognome. L'udienza è conclusa senza possibilità di un secondo appello-
Tutti in sala si alzarano ad abbracciarsi e il piccolo Minho scoppiò in delle lacrime copiose, mentre SeungSoo imprecava frustrato
-brutti maledetti bastardi- prese a pugni il banchetto e poi cercò di precipitarsi su Minho che piangeva ancora più forte -io ti amazzo!-
-tu non osare avvicinarti al mio bambino- lo strattonò SangHo e per fortuna arrivarono delle guardie protandolo via e il piccolo bambino si lasciò stringere da Christopher e sua madre portò lui e il ragazzo fuori dall'aula e una volta fuori si chinò  in direzione del piccolo Minho
-sei al sicuro adesso piccolo mio- lo accolse tra le sue braccia HaYoon -quell'uomo non può più nulla su di te, ora andiamo a casa di HaeWon e JiHun e tu e il piccolo Jisung giocherete insieme tutto il tempo che volete, ok amore?-
-va bene mamma- affondò il suo viso ricolmo di lacrime nel petto della madre
-nessun ti farà del male, mio piccolo Minho- la donna le baciò la fronte e una volta che anche SangHo li raggiunse lasciarono il tribunale per fare prima una tappa all'anagrafe e poi andarono verso casa dei genitori di ChangBin e Jisung, che li attendevano per festeggiare.

𝐁𝐫𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫𝐬 || 𝐁𝐢𝐧𝐂𝐡𝐚𝐧/𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora