Capitolo 23. E se rimanessimo qui?

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Casa di ChangBin e Christopher, Sacramento, California, 14 settembre 2026, ore 9:30

Quella mattina Jisung venne svegliato con una piccola tortina da ChangBin e di conseguenza si svegliò anche Minho. Avrebbe voluto essere lui il primo ad augurargli buon compleanno, ma purtroppo il jet lag gli stava ancora dando decisamente molto filo da torcere e quindi aveva perso la sua occasione. Ma sapeva che sicuramente Jisung non ce l'avrebbe mai avuta con lui per quello ed era anche consapevole che se non l'avesse svegliato suo fratello non si sarebbe destato dal sonno neanche il suo ragazzo, quindi era consapevole che erano nella stessa barca.

Una volta che ChangBin se ne andò invitando i due ragazzi in cucina i due rimasero da soli e Minho abbracciò stretto Jisung e riempì il suo viso di delicati baci che fecero ridacchiare il ragazzo ma poi si decisero a scendere trovarono il salone addobbato a festa, Jisung si commosse mentre guardava i sorrisi di ChangBin e Christopher e lo accolsero in un abbraccio

-buon compleanno piccolo Jisung!- esclamò Chris -ti abbiamo organizzato una bellissima festa. prima di tutto abbiamo comprato una bella torta. Poi tutti e cinque andremo a fare una passeggiata in spiaggia e faremo un pic nic li-

-mi sembra perfetto- sorrise felice Jisung

-che vorresti come regalo?- chiese poco dopo suo fratello

-non voglio regali, mi basta stare qui- sorrise

-niente di niente?- domandò ChangBin 

-niente di niente- negò facendogli eco  -magari se potessi dire alla mamma se posso rimanere qui più a lungo-

-perché mai?- domandò, così Jisung si decise a prenderlo da parte per dirgli quello che aveva pensato

-Jisung?- lo guardò enigmatico -che cosa è successo?-

-voglio sposare Minho- confessa -appena lui avrà fatto diciotto anni ho intenzione di fargli la proposta-

-davvero?- domandò sbalordito

-si- annuì -voglio chiedergli di sposarlo io, prima che lo faccia lui-

-addirittura SuSu?- chiese

-si- annuì di nuovo -e tu mi aiuterai-

-certamente- sorrise -ma oggi ci concentreremo sul tuo compleanno-

-va bene- sorrisero entrambi tornando in sala

-che fine avevate fatto?- chiese Christopher guardando i due fratelli

-avevo bisogno di parlare da solo con Jisung- disse ChangBin

-già- annuì Jisung

-va bene- aggiunse Minho -ora possiamo concentrarci sul compleanno del mio ragazzo?-

-certo- sorrise annuendo Christopher -come dicevo: oggi è il giorno del nostro piccolo Jisung e inizieremo dalla torta-

così Jisung si ritrovò davanti una bellissima torta a forma di cuore decorata con dei piccoli sbuffi di panna colorata di rosa e con scritto "happy birthday Han Jisung! " e il ragazzino si commosse, spense le sue candeline e tutti insieme mangiarono quella bellissima torta tra i sorrisi e le risate.

La giornata continuò e come promesso da ChangBin, portarono il festeggiato al lago. Non era la prima volta che lo vedesse, ma il clima californiano rese tutto più magico. Jisung si guardò intorno e si sentì accettato, intorno a loro c'erano delle coppiette e delle famiglie composte da persone dello stesso sesso che gli fecero scendere la lacrimuccia. In quei nove mesi di relazione vissuti in corea si rendeva conto della differenza. In corea dovevano sempre nascondersi qualsiasi cosa facessero e anche baciarsi o scambiarsi coccole con Minho era una sfida e vedere tutte quelle persone che si baciavano non curanti del giudizio degli altri gli metteva addosso una sensazione di gioia mista a malinconia e tristezza. Voleva sempre di più lasciare il suo paese e trasferirsi li, ma aveva paura del parere che poteva avere il suo fidanzato. Anche lui sembrava parecchio contento di quello che vedeva, ma non sembrava provare invidia

-Amo questo posto- sussurrò malinconico Jisung -guarda tutte queste persone, sembrano così felici-

-lo so- annuì Minho -è così diverso da come sono le cose in corea, insomma li non posso nemmeno prendermi la briga di baciarti davanti a tutti-

-pensavo la stessa cosa- annuì Jisung e quando Minho lo tirò a se abbracciandolo da dietro

-te la butto li- cominciò a coccolarlo -e se dopo la scuola venissimo a stare qui?-

-dici sul serio?- domandò sbalordito sfuggendo alla sua presa per guardarlo negli occhi

-si Jisu, dico sul serio- gli prese le mani -sei l'unica cosa per qui ho la forza di combattere e sono stufo di vederti sempre triste e di non poterti neanche baciare in pubblico-

-stavo pensando la stessa cosa, ma perché aspettare la fine della scuola?- domandò -insomma potremmo stare dai nostri fratelli e continuare a studiare e prendere il diploma qui, magari che ne so seguire qualche corso e farci una vita e una famiglia-

-che fine ha fatto "l'essere troppo giovani" eh Jisung?- domandò sconvolto Minho -insomma non che io non voglia avere dei figli insieme, ma fino a qualche giorno fa eri di tutt'altra idea-

-ti sbagli- negò il suo fidanzato -avevo solo paura, non pensavo che neanche tu volessi rimanere in corea, quindi lo vedevo particolarmente impossibile. Ma ora che so che anche tu sei del mio stesso parere, io sono pronto Minho, sto facendo pratica con BeomSeok. So che sono in grado di occuparmi di un bambino senza problemi-

-anche io lo so di poterlo fare- sorride

-beh allora è deciso- si intromise ChangBin -parleremo io e Chris con i nostri rispettivi genitori, sono sicuro che li convinceremo!-

-grazie BinBin- sorrise Jisung alzandosi andando ad abbracciarlo e la loro discussione finì li.

Restarono li sulla spiaggia mangiando allegramente fino al tramontare del sole, Jisung era euforico all'ipotesi di poter rimanere li e ovviamente lo era anche Minho.
Così una volta calato il sole, i due ragazzini chiesero ai ragazzi più grandi di tornare a casa e loro capendo subito la situazione annuirono guardando i loro fratelli con fare malizioso, ma nel tragitto ChangBin e Christopher decisero di prendere da parte i loro fratelli per parlare di quello che avevano intenzione di fare nel dettaglio. Così il primo a portare suo fratello in disparte fu Chris.
Una volta portato via iniziò a parlargli senza filtri
-allora- iniziò circondando le spalle di Minho -tu e Jisung avete intenzione di fare l'amore-
-si- ammise il ragazzino
-hai bisogno di qualche delucidazione a proposito?- chiese
-beh dubito tu possa aiutarmi- balbettò imbarazzato Minho
-ehy! Sono il tuo fratellone, non essere imbarazzato- lo strinse a se -sei così cresciuto Minho, mi ricordo quando i nostri genitori ti portarono a casa dai servizi sociali. Eri così indifeso, sono così fiero del ragazzo che sei diventato e sono sicuro che diventerai un grande uomo-
-grazie fratellone- sorrise abbracciandolo e la loro conversazione finì li sicuro però che l'avrebbero riaperta una volta arrivati a casa.

Nel frattempo ChangBin invece che parlare con suo fratello si stava limitando a camminarci vicino fumando lentamente, Jisung gli tirava delle occhiatacce cercando di tenere suo nipote al riparo da quel veleno
-sai che non dovresti fumare fratellone- disse -sopra tutto davanti a tuo figlio-
-si lo so- sbuffo una nuvola di fumo -ma la vita qui negli States è così dannatamente complicata-
-complicata?- domandò -voi avete tutto. Avete rispetto, l'ho visto con i miei occhi, eravamo tutti li e si vedeva che tu e Chris-hyung siete sposati. Ma a nessuno è venuto in mente di avvicinarsi per protestare, in Corea non l'avreste passata così liscia-
-senti Susu- lo interruppe -sono un ragazzo di ventisette anni, sono sposato e ho un figlio e davvero amo quello che ho. Ma di tanto in tanto mi sento di aver "bruciato le tappe"-
-e sfoghi questo sulla sigaretta?- domandò guardandolo di sottecchi
-si- ammise -Chris mi capisce ed è con me, riconosce che l'essere diventato tutto questo alla mia età sia una responsabilità enorme. Ma davvero tornando indietro rifarei tutto da capo-
-Binbin, io invece credo semplicemente che sei sempre stato troppo maturo per la tua età- gli fece notare suo fratello
-hai ragione, sarà che perdere il mio vero papà mi ha cambiato per sempre. Ma mi ha regalato te, che sei la cosa più preziosa della mia vita. Prima di qualsiasi altra cosa, quindi va bene-
Jisung lo fissò e lo strinse forte piangendo appena e dopo di quello la loro silenziosa camminata verso casa andò avanti.

𝐁𝐫𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫𝐬 || 𝐁𝐢𝐧𝐂𝐡𝐚𝐧/𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora