𝐁𝐫𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫𝐬 || 𝐁𝐢𝐧𝐂𝐡𝐚𝐧/𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠 ||

Capitolo 16. Il tempo passa, le cose cambiano

Seul, 3 ottobre 2025

Erano passati esattamente dieci anni da quando Christopher era divenuto maggiorenne. ChangBin e Christopher trasferiti insieme in California, più precisamente a Sacramento, dove avevano ottenuto un visto che gli aveva consentito sia di unirsi in matrimonio sia di adottare uno splendido bambino di origini cinesi, che avevano chiamato BeomSeok, in onore del defunto padre di ChangBin.
Mentre Minho e Jisung erano diventati due splendidi adolescenti e avevano parecchio sofferto per l'allontanamento dei loro rispettivi fratelli, ma questo aveva finito per avvicinarli tantissimo fino a quando la loro amicizia divenisse qualcosa di più profondo e entrambi i genitori dei due ragazzi erano pronti a rivivere quello che avevano vissuto con i loro figli più grandi.

Seul, 17 ottobre 2025 ore 17:35

Minho e Jisung si erano visti entrambi a casa dei genitori del maggiore per studiare, la scuola era iniziata da poco più di un mese, ma i loro professori quell'anno erano particolarmente decisi sul farli impazzire evidentemente considerando la difficoltà del programma scolastico
-oddio non capirò mai questo argomento- biascicò Jisung piagnucolando pogiando la testa sul tavolo
-posso darti una mano Jisu?- chiese il maggiore allontanando il suo libro di anatomia
-non credo- sospirò -tu hai scelto materie artistiche, io scientifiche e mi sa che ho fatto proprio male-
-non disperare- gli sorrise il ragazzo -so che puoi farcela-
-ti ringrazio Min-hyung, ma non credo che incoraggiarmi possa bastare-
-ancora non ho capito perchè non hai scelto anche tu materie artistiche, sei bravo a disegnare cavolo!- chiese il ragazzo
-tu credi?- domandò
-sicuro- alzò un pollice in su
-lo farei davvero- iniziò alzando il suo capo dal tavolo -ma penso che mio padre e mia madre potrebbero non essere d'accordo-
-ma non dire fesserie Jisu!- disse -i tuoi genitori ti ameranno qualsiasi cosa vorrai fare-
-tu non credi che vogliano che segui le orme di Bin?- domandò ancora
-ascoltami Jisu- gli spostò il viso in modo che potesse guardarlo negli occhi -tu non sei Bin, se lui ha scelto di essere un insegnante di biologia, tu non devi fare lo stesso-
-cerco solo di rendere i miei fieri di me- si difese il ragazzo più piccolo
-loro sono fieri di te Jisu- gli sorrise -e poi sarebbe bello se seguissi i miei stessi corsi, potremmo vederci di più e stare allo stesso piano, andare in pausa pranzo insieme e strapparti da quelle teste di cazzo a cui ti sei avvicinato-
-che hanno San e SeongHwa che non va Min-hyung?- domandò frustrato visto che non era la prima volta che glielo diceva
-Choi San ha l'aspetto di un teppista e Park SeongHwa è solo il suo giocattolino sessuale- disse stizzito
-San e SeongHwa sono una coppia Min-hyung- sbuffò -che c'è sei geloso?-
-Geloso?!- imprecò -ma che cazzo dici? Sono solo preoccupato per te! Sei il mio migliore amico da quando siamo bambini! Cazzo vorrei che uscissi con gente alla tua altezza-
-senti Minho, scelgo io con chi uscire- lo guardò -ci ho messo tanto a farmeli amici, non ho intenzione di lasciarli-
-vabbè fai come vuoi- fece spallucce -comunque cambiare corsi equivale solo a passare a un altro piano. Pensaci i tuoi disegni valgono la pena di essere valorizzati-
-ci penserò hyung, lo prometto- sorrise e tornò con la testa china su i suoi libri.
Quando scese la sera HaYoon insistette per far rimanere Jisung a mangiare da loro, così il ragazzino chiamò i suoi genitori ottenendo il permesso e una volta ottenuto i due adolescenti salirono al piano di sopra andando in quella che un tempo era la camera di Chris e ora era stata data a Minho e si misero a giocare alla play insieme e dopo un paio di partite si misero a letto parlottando
-conservi anche tu le polaroid di te e tuo fratello di quando eri piccolo?- disse Jisung fissando la bacheca di sughero dove il giovane era solito tenere foto e ricordi in generale
-già- sorrise maliconico -mi manca Chris
-anche a manca BinBin- sorrise malinconico a sua volta ricordando i nomignoli che lui e ChangBin si erano dati fin da piccoli
-davvero io capisco perchè se ne sono andati?- si alzò Minho -e poi perchè proprio negli USA? Perchè così lontano?!- continuò -cioè voglio dire, non potevano che ne so tornare in Australia invece?-
-già è così ingiusto- piagnucolò Jisung
-sono così triste- scoppiò a piangere il maggiore -odio questo paese, mi ha portato via il mio fratellone-
-già- Jisung abbracciò il suo amico e scoppiò a piangere con lui.
Quando scese l'ora di cena i due ragazzi scesero in salone accomodandosi vicini
-eccovi- sorrise HaYoon portando i piatti dalla cucina -piano che sono caldi-
-grazie HaYoon- prese il piatto aiutandola Jisung
-già grazie mamma- imitò il suo amico Minho e una volta che tutti ebbero il proprio piatto davanti cominciarono a mangiare
-ottimo come al solito HaYoon- sorride Jisung prendendo l'ultimo boccone
-sei troppo gentile JiJi- sorrise la donna -allora com'è andato lo studio?-
-Jisu ha ancora delle difficoltà- rispose Minho per lui
-ah JiJi- disapprovò la donna -devi cambiare materie ragazzo mio-
-non so se i miei sarebbero d'accordo- biascicò il ragazzo
-HaeWon e JiHun, dici sul serio JiJi?- domandò sorpresa la mamma del suo amico -i tuoi genitori ti sosteranno sempre-
-tu credi HaYoon?- domandò Jisung
-non credo, io sono sicura- sorrise lei
-grazie- sorrise di rimando anche Jisung e quella serata continuò tra chiacchiere e la meravigliosa cheescake della madre di Minho, poi la donna si accorse dell'orario
-oh mio dio ma è super tardi!- notò -aspetta Jisung, lascia che mio marito ti accompagni a casa-
-si certo- si alzò SangHo -ti accompagno io, non ti lascerò sicuramente prendere la metro a da solo quest'ora-
-ma non vi preoccupate- si alzò Jisung -vado da solo-
-nah, nah- negò SangHo -insisto ti accompagno-
-va bene- si arrese Jisung
-tu vieni con noi Min?- chiese l'uomo
-si papà- sorrise il ragazzo e i tre uscirono da casa Bahng e entrano in auto presero la direzione verso casa Han e quando arrivarono Jisung scese dall'auto e ringraziò SangHo di averlo accompagnato, dandosi poi l'appuntamento davanti a scuola come al solito con Minho.