Capitolo 29. Resa dei conti

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Hotel Sun, Sacramento, California, 16 settembre ore 9:30

Quella mattina quando si svegliarono il clima era ancora glaciale e loro molto distanti, Jisung aveva pianto tutta la notte e Minho non l'aveva rincuorato troppo impegnato nel curare il suo cuore spezzato.

Entrambi erano profondamente afflitti dalle parole che si erano detti e in quel preciso momento la loro mente era un vorticare di domande, Minho si domandava se era il caso di mollare tutto e tornare in Corea, mentre Jisung si chiedeva se era il caso di mettere le sue paure dietro una porta chiusa a chiave e ignorarle per sempre. Si incolpava profondamente per la reazione di Minho ed era afflitto per quello che aveva finito per fargli credere. Di fatti Jisung avrebbe dato la sua vita per il suo ragazzo e non voleva sicuramente tornare indietro a quando i due ancora non sapevano dei loro sentimenti, voleva solo stare per sempre con Minho senza pensare a quello che sarebbe stato. Ma Minho per conto suo voleva solo parlare e parlare di futuro e della famiglia che desiderava con Jisung, pensava che tutto si stava dissolvendo che la loro fosse una nuvoletta rosa che stava viaggiando lontano da loro e in cuor suo sperava profondamente di sbagliarsi, ma sapeva anche che le nuvole si muovono con il vento ed è inarrestabile, quindi era destino forse che la loro nuvoletta venisse portata via o forse erano solo fisime adolescenziali. Questo Minho non poteva saperlo, ma una cosa la sapeva, avrebbe combattuto per quell'amore.

Quando i vagiti del bambino li sorpresero entrambi si alzarono ma il primo a prenderlo fu Minho e Jisung si avvicinò a lui poggiando il suo mento sulla spalla del ragazzo

-scusa per ieri- sussurrò -non so cosa mi sia preso, solo che ho paura di deluderti e...- Minho dopo aver calmato il piccolo mise un dito sulle sue labbra e negò con il capo poi allargò le braccia e il minore ci si tuffò facendosi avvolgere dal suo calore

-ti ho sentito stanotte- biascicò -piangevi così tanto che i tuoi singhiozzi facevano tremare il letto, dico davvero-

-scusami- biascicò anche il minore

-tu devi scusarmi invece- negò ancora il maggiore -ma ora dovremmo proprio tornare a casa e riportare il bimbo ai loro genitori-

-già, poi ho bisogno di confrontarmi con mio fratello- ammise Jisung

-anche io con il mio- gli fece eco Minho -magari loro salveranno la nostra relazione ancora una volta-

-già- sorrise amaro Jisung.

Casa di ChangBin e Christopher, ore 10:10

Si fece giorno ed entrambi i due uomini erano pronti al ritorno del loro bambino. Il minore di quella coppia scese in cucina e decise di mettersi a cucinare una bella colazione per suo marito e una volta finito lo chiamò a gran voce, ma neanche il tempo di mettersi a tavola che il loro campanello suonò

-vado io- disse ChangBin alzandosi dal tavolo e andando verso la porta di casa e quando aprì si ritrovò davanti suo fratello e quello di suo marito. Appena vide suo figlio lo prese dal passeggino e lasciò entrare i due ragazzini

-bentornati!- disse Chris, ma quando il suo sguardo cade su i due ragazzi subito capì che evidentemente fosse successo qualcosa tra i due e subito cercò lo sguardo di suo marito che subito trovò, ma durò un minuto poiché la loro attenzione venne catturata dal bambino.

-amore mio- sorrise Chris mentre andò dal piccolo BeomSeok -ti sei divertito con gli zii?- e il bambino battè le manine felice

-è un si?- domandò ChangBin e il bambino annuì

-che bimbo intelligente abbiamo- sorrise Chris, ma poi la sua attenzione cadde nuovamente su suo fratello e la sua apparente tristezza

-va da lui- disse suo marito

-sicuro?- domandò lui

-si- sorrise

-ok- annuì raggiungendo Minho e appena il ragazzino lo vide crollò in un pianto, così Chris lo portò nella camera che aveva dato a lui e il fratello di suo marito

-allora mi dici che cavolo sta succedendo?- chiese sedendosi con lui

-io e Jisung non abbiamo avuto una buona notte- confessò

-tu e Jisung state litigando di nuovo quindi?- domandò

-si- ammise -abbiamo litigato ieri in realtà e non abbiamo fatto la pace ancora per bene-

-mi puoi dire il motivo?- domandò

-lui non vuole parlare del nostro futuro come famiglia- rispose -e questa cosa mi manda il fumo al cervello. Insomma, perché il mio ragazzo apparente non vuole parlare del nostro futuro come coppia?!-

-Minho- gli mise un braccio intorno alle spalle -stavolta sono dalla parte di Jisung, non posso essere neutrale- aggiunse -quando abbiamo adottato il nostro piccolo Beommi lo abbiamo deciso insieme e soprattutto lo abbiamo fatto quando sapevamo di essere pronti entrambi e di volere un bambino-

-quindi lo stronzo sarei io?- domandò scaldandosi

-no, non sto dicendo questo- cercò di calmarlo

-allora cosa stai dicendo?- chiese

-siete giovani, non dovreste parlare di questo- spiegò -dovreste parlare di altro e sicuramente non di figli. In più non sapete se la mamma, il papà e i genitori di Jisung vi permetteranno di rimanere qui-

-si questo lo so- concordò -ma io vorrei rimanere qui lo stesso-

-non puoi scavalcare il volere dei nostri genitori, ne tanto meno quello dei genitori di Jisung- gli fece notare -quindi devi stare tranquillo fratellino-

-questo lo so!- esclamò -ma conosco sia i nostri genitori che quelli di Jisung, loro sono ragionevoli e confido che loro accetteranno di farci rimanere qui-

-si ma questo non ti autorizza lo stesso a decidere per la vita del tuo ragazzo- continua a dire -dammi retta Minho, tu sei un ragazzo d'oro e tu e Jisung siete una bellissima coppia. Non buttare tutto questo nel cesso per un capriccio. Quando sarete entrambi pronti il discorso uscirà da solo-

-va bene fratellone- sorrise abbracciandolo e la loro discussione si fermò li

nel frattempo anche ChangBin aveva ascoltato la versione di Jisung e aveva dato la sua versione e ora i due se ne stavano anche loro stretti in un abbraccio e quando Minho scese in salone vedendo quella scena li fissò

-va da lui- sussurrò suo fratello -fate la pace-

così Jisung annuì andando verso il suo fidanzato e i due si scambiano un dolce bacio e così entrambi fecero finalmente la pace per bene, promettendosi di non parlare ancora per molto tempo di figli...

𝐁𝐫𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫𝐬 || 𝐁𝐢𝐧𝐂𝐡𝐚𝐧/𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora