Aprii lentamente gli occhi , cercando di ignorare i dolori sparsi in tutto il corpo. Ero conciata davvero male , o meglio , ero stata conciata veramente male.
Il letto mi parve improvvisamente scomodo. Nessuna posizione era quella giusta , poiché avevo ferite in ogni parte del mio povero corpicino.
Ieri avevo fatto 'amicizia' con un nuovo oggetto che Jack aveva deciso di usare per punirmi. Era un piccolo coltellino tascabile , sfortunatamente anche abbastanza affilato.Jack mi aveva inciso sul braccio , con il suo nuovo oggetto , la lettera J , ovvero l'iniziale del nome di quel mostro. Quando finì di inciderla disse parole che distrussero tutto dentro me : nessuno ti vorrà mai , per questo ti prendo io e appartieni solo a me.
Quella frase mi rimbombava ancora nella testa , aveva completamente mandato in tilt ogni mia speranza , tutto il mio ottimismo , tutta roba sprecata.
Mi alzai lentamente dal letto , trattenendo le lamentele. Passai un dito sulla J intagliata con noncuranza sul mio braccio destro. Mi faceva così rabbia avere le tracce del suo passaggio addosso.
Andai in bagno ed osservai la figura riflessa nello specchio. Vidi una ragazza distrutta. Il suo viso era ricoperto di lividi e cicatrici , ed i suoi occhi , per quanto erano neri , non avrebbero mai dato l'impressione di occhi che una volta assomigliavano a quelli di una bambina spensierata.
La ragazza cominciò a parlare. Raccontò di una bimba dai riccioli d'oro che giocava con le sue amichette. Raccontò di una bimba che non piangeva mai , che rideva sempre e per tutto. Poi raccontò di una ragazza , un'adolescente di quattordici anni , che veniva invidiata da tutti per la sua spontaneità , per la sua facilità nel fare amicizia. Infine raccontò di un uomo dalle lunghe zanne che le tolse tutto , persino la libertà , la fede , le speranze. Ogni cosa.
Ed in quel momento la vidi piangere e mi disse che aveva bisogno di un abbraccio da parte di qualcuno. Così mi avvicinai , lei si avvicinò , ma sentii solo la superficie dura e liscia dello specchio e la delusione che ancora una volta la realtà mi dava.
GEMMA'S POV
"Ehi splendore , tuo fratello. Non starci più di dieci minuti. Chiamami quando hai fatto" disse in modo rude Jack , lanciandomi il cellulare sul soffice piumone del letto. Uscì dalla stanza in cui mi teneva prigioniera , vicino alla camera della sua 'schiavetta'. I muri di quella stanza avevano assistito a cose che io avevo provato sulla mia pelle , cose orribili ...
"Harry!" dissi felice di sentirlo. Non potevamo sentirci molto spesso , Jack non ce lo permetteva.
"Gemma! Stai bene? Ti ha messo le mani addosso?" chiese con tono disperato. Sorrisi e risposi di no , chiedendogli poi il motivo per il quale avrebbe dovuto farlo.
"La ragazza ... lei era scappata ed io l'ho aiutata. Jack ci ha visti a casa mia e mi ha ricattato dicendo che tu eri a casa sua. Io le ho dovuto dare la ragazza ... mi sento così male." disse con voce triste e quasi impercettibile.
"Quella povera creatura. Perché deve soffrire in quel modo? Cosa ha fatto di male a Jack?" dissi realmente dispiaciuta. Non l'avevo mai vista e non sapevo il suo nome , ma Harry mi aggiornava sempre sulle novità della ragazza fin da quando si sono incontrati.
"Lei niente , ma i suoi genitori ..." non riuscii più a sentirlo poiché Jack fece irruzione nella stanza e mi strappò il telefono dalla mano , dandomi uno schiaffo. Evitai di urlare , probabilmente Harry era ancora in linea.
"Tua sorella ha da fare con me Styles. Deve ancora pagare per la bravata che hai fatto!" disse Jack , chiudendo poi il telefono.
Mi guardò ghignando , per poi cominciare ad avvicinarsi. Vigliacco.
SPAZIO ME
I'm back!!! Spero mi perdonate il colossale e spero che il capitolo vi soddisfi. Ho deciso di riprendere questa storia nelle mie mani. Ciò significa che aggiornerò più spesso.
Se vi piace il capitolo votate e , vi prego, commentate. Voglio assolutamente capire cosa pensate di questa fan fiction.
BACI♥♥
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PARANORMAL
Fanfiction"Sono una creatura orribile , un'umana succhiasangue , che gira di notte in cerca di qualcosa che placasse la sua irrefrenabile voglia di sangue. Sono un'assassina , che mangia povere creature innocenti , e in casi straordinari gli umani , il dolce...