PARANORMAL

CAPITOLO 8

POV'S AURELIE

Oh no , che cazzo voleva dire con quella frase? Non c'entrava niente con Jack vero?

Oh ma insomma , perché dovevo farmi rovinare la vita così.

Una lacrima solcò la mia guancia destra , avevo una miriade di domande da fare , ma quando mi si presentava la possibilità , le parole mi morivano in gola.

Stranamente , da quando Harry mi ha lasciato a casa non facevo altro che pensarlo.

Quando lo vidi scomparire dalla mia vista un qualcosa dentro me mi diceva che lo volevo ancora li con me.

Mi era sembrato tanto triste , i suoi occhi non erano più del bel colore verde , ma quasi neri , spenti che non trasmettevano nulla se non tristezza.

Avevo una voglia pazzesca di abbracciarlo , di dirgli che avremmo superato questo momento insieme , ma solo quando finivo di pensare capivo che la realtà era crudele , e che era molto insolito avere questi pensieri per la testa.

Tutte le persone che mi raccontavano dei loro amori , mi dicevano quello che pensavano sulla persona in questione , e ... bhe quei pensieri erano uguali ai miei su Harry.

Delle improvvise risate maschili al piano di sotto mi fecero riprendere.

Corsi alla porta della mia camera e la chiusi a chiave , Jack aveva sicuramente portato i suoi amichetti , e non mi fidavo , avevo una strana sensazione allo stomaco.

"Secondo me , stanno escogitando un piano per farti soffrire" il mio subconscio si fece sentire , come sempre nei momenti peggiori.

La cosa più brutta dell'essere vampiro era il fatto di essere immortale , perché una volta morta non sentivi più il dolore , non vedevi più le persone che amavi , ma essere ancora viva voleva dire vedere le persone che amavi soffrire.

Quella era la cosa che temevo di più , molte volte Jack mi aveva ricattato , dicendomi che avrebbe ucciso i miei genitori se non avessi soddisfatto ogni suo bisogno , e per bisogno , per fortuna , lui non intendeva sessualmente.

I miei genitori erano scappati da me , mi credevano una pazza senza speranza quando solo toccai l'argomento vampiri , se ne andarono a stare belli tranquilli a Los Angeles , lasciandomi nelle mani di Jack , che a quei tempi si fece passare per il proprietario di qualche orfanotrofio qui a Londra.

Nonostante mi avessero abbandonato , io gli volevo bene , erano pur sempre i miei genitori , no?

"Si certo , dei genitori che manco ti mandano un messaggio per sapere come stai." aveva ragione , nonostante odiassi profondamente la mia vocina interiore , aveva ragione , erano stati dei bastardi.

Ma c'era qualcosa che non sapevo , quel giorno in cui provai a spiegare loro della mia vampirizzazione , mi fecero dire solo una parola : Vampiri.

Vidi nei loro occhi preoccupazione , paura , erano terrorizzati e sbiancarono non appena chiesi che avevano.

Era evidente che qualcosa non quadrava , ma in quel momento non avevo tempo per pensarci , dei passi pesanti si avvicinavano sempre di più alla mia posizione.

"Ehi , apri la porta , adesso! Ti ho portato i miei amici , ti ci divertirai" la voce di Jack rieccheggiò nel corridoio , potevo sentire i ragazzi sghignazzare e potevo immaginare il ghigno fastidioso solito di Jack.

"Scordatelo" sbottai infuriata. Come cazzo si permetteva sto nano cesso a comandarmi?!

Aprii la finestra e spiccai il volo nel cielo celeste , ogni tanto mi fermavo tra qualche albero per passare inosservata , ma ero finalmente libera , libertà portami via.

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Ormai era da più di due ore che volavo come un'aquila sulla fitta vegetazione sotto di me.

Esatto , non c'erano più le case enormi dei soliti quartieri altolocati di Londra , non c'era più qualche donna rifatta che sculettava con un vestito striminzito e una borsa costosissima , c'ero solo io , il silenzio , la foresta.

Fortuna che portai con me il cellulare ed una felpa , la notte mi sarei dovuta fermare.

Atterrai sul ramo di un grande noce , nonostante fossi un vampiro , era sempre meglio stare attenti a chi ti gira intorno.

SPAZIO ME

Ohi scusate , veramente , ma non ho potuto aggiornare , vi prego continuate a leggere.

BACI♥♥