CAPITOLO 10

273 14 0
                                    

POV'S AURELIE

"Quanto cazzo sei scomodo!" imprecai ad alta voce verso quel maledetto ramo su cui non riuscivo a trovare una posizione comoda.

Ormai erano le tre e la notte la avevo passata ad imprecare contro quel cazzone di un albero.

Ormai i primi colori dell'alba erano già spuntati all'orizzonte ed una leggera luce cominciava ad illuminare il bosco.

Sotto di me si sentivano molti rumori , um picchio che sbatteva il becco contro un albero , qualche animale che si nascondeva dietro ad un cespuglio ...

Presto la fame cominciò ad infastidirmi , facendo brontolare ripetutamente la mia pancia.

In un attimo mi ritrovai accasciata sulla carcassa di un povero coniglietto , da cui prelevavo il sangue con le mie lunghe zanne.

Con la mano pulii quella goccia che giaceva poco sotto il mio labbro e cominciai a pensare a cosa avrei potuto fare.

I miei pensieri vennero interrotti da passi pesanti e un respiro irregolare che si avvicinavano velocemente a me.

Saltai sul ramo di prima e mi affacciai per vedere di quale individuo si trattasse , ma l'unica cosa che vidi era una chioma riccia e castana che si fermò proprio sotto di me.

Era Harry!! Oh no , e ora che facevo?

Accidentalmente il mio piede scivolò dal ramo e sbattè al tronco , provocandomi un dolore allucinante e sfortunatamente , anche un rumore udibile.

Vidi Harry alzare la testa nella mia direzione e mi scontrai con i suoi occhi color rosso sangue e le sue zanne sporgenti.

Il suo sguardo era sorpreso e presto si mosse nella mia direzione e mi raggiunse saltando.

"Sei venuto per riportarmi da Jack vero?" abbassai lo sguardo non riuscendo a sostenere il suo e una lacrima rigò il mio viso stanco.

"Cosa?! Sei scappata?" il suo tono di voce era divertito e mi guardava con un sorriso da ebete stampato in faccia.

Annuì debolmente con il capo per poi riportare l'attenzione sulle mie fragili dita che si infastidivano a vicenda.

"Scappiamo io e te. Ci stai?" la sua voce roca mi svegliò e la sua affermazione mi lasciò spiazzata ma anche indecisa.

"Ci sto" risposi infine sorridendo alla vista del suo magnifico sorriso con tanto di fossette.

Mi porse la mano che afferrai con piacere e cominciammo a volare nel cielo dove ormai il sole stava prendendo posto.

Mi sembrava un sogno e avrei tanto voluto non finisse mai , e forse avrei ricominciato a farmi una vita.

La vegetazione sotto di noi si faceva sempre più fitta , così decidemmo di non andare oltre , e con un po di fortuna avvistammo in lontananza , una casetta colorata di giallo chiaro.

Atterrammo proprio davanti all'entrata e notai con piacere che era tenuta bene e esageratamente ordinata.

Quell'ordine mi ricordava tanto i miei genitori ... ora basta Aurelie , tu sei più forte della merda che ti circonda , smetti di pensare a quelle teste di cazzo.

Harry mi afferrò la mano dolcemente per poi stringermela ed accarezzarmi il dorso con il pollice.

Piano piano bussammo e aspettammo in imbarazzo un segno di vita dall'altra parte della porta ben pitturata di bianco.

Quando qualcuno aprì i nostri occhi guizzarono sulla persona in questione che teneva una mano davanti la bocca per lo stupore e gli occhi lucidi spalancati.

Vidi Harry agitarsi molto tanto che lo sentivo pensare sul fatto di andarsene o no , ma restò fermo li , quando riportai l'attenzione sulla donna riconobbi subito il modo in cui mi guardava.

-Flash back-

"Mamma mamma , perché papà è in ospedale?" la mia flebile vocina tuonò tra le pareti della stanza bianca.

Mia mamma era seduta su un lettino dopo essersi svegliata da un lungo sonno , aveva la testa tra le mani bagnate.

"Tesoro papà è stato morso al collo da un uomo cattivo" rispose lei tra qualche singhiozzo che cercava di soffocare nelle sue mani leggermente raggrinzite.

Aprì le sue braccia facendomi notare quanto stesse soffrendo in quel momento , aveva gli occhi tutti rossi e gonfi mentre i capelli erano arruffati .

Mi catapultati su di lei e mi abbracciò talmente forte che pensavo mi avesse scambiato per un cuscino su cui sfogare la sofferenza.

Poi mi staccò leggermente e i suoi occhi lucidi fecero irruzione nei miei , il suo sguardo era strano e inquietante ma era pur sempre mia madre.

"Tesoro fai attenzione agli uomini dalle lunghe zanne , sono cattivi" sussurrò infine prima di lasciarmi e andarsene nella stanza del mio povero papà.

-Fine flash back-

La mia mente , dopo aver lavorato ripetutamente su quel ricordo , cominciò a capire sempre più , e purtroppo le domande senza risposta erano ancora tante.

"Mamma..." la voce che avevo deciso dovesse uscire forte e indifferente , si rivelò invece un sussurro pieno di sofferenza.

"Aurelie..." la stessa cosa accadde a lei , ma poco dopo si risvegliò e si accorse del fatto che mi stava fissando.

Ci chiuse la porta in faccia dopo aver sussurrato un "scusa" e aver lanciato uno sguardo d'intesa ad Harry che annuì tranquillamente.

Quest'ultimo mi prese in braccio e mi portò lontano dalla mia mammina , forse c'era anche papà?

Ma perché stavano a Londra? Non si erano trasferiti a Los Angeles? Oh ma che casino.

Fanculo tutto e tutti!

SPAZIO ME

Scusate veramente ma ormai aggiornerò ogni 5-6 giorni.

La scuola mi tiene impegnata e quindi non ho molto tempo.

BACI♥♥

PARANORMALDove le storie prendono vita. Scoprilo ora