Di nuovo in ritardo , ero così impegnata a studiare le prime luci dell'alba , che non mi ero accorta che intanto si erano fatte le 7:40.
Mi feci una velocissima doccia e decisi di indossare una lunga canottiera bianca con sopra il segno dell'infinito , i miei leggins neri con le mie solite vans nere.
Legai i capelli in una coda alta e mi truccai leggermente , ora ero pronta per un'altra giornata sprecata ad ascoltare quei vecchi prof che sembravano non volere altro che rompere le palle a noi giovani.
Afferrai il mio cellulare ed il mio zaino bianco e nero (non so se avete capito che io amo il nero) e scesi di corsa le scale.
Passai davanti al divano e intravidi con la coda dell'occhio qualcosa , o meglio qualcuno , muoversi.
Mi girai di scatto e non potei credere ai miei occhi , vi prego ditemi che quello che vedevo era solamente un gatto e non Harry che mi sorrideva maliziosamente.
"Ehi , come va?" chiese lui con la sua voce provocante . Ma era cretino?! Come poteva andare se me lo ero ritrovato in casa?!
"Cosa ci fai qua?" chiesi io alquanto scocciata , non mi andava di avere gente tra i piedi , ero già fin troppo nervosa.
"Che maleducata! Comunque , Jack vuole che io ti accompagni a scuola" ignorai le sue prime parole , ma alla seconda frase quasi mi strozzai con la mia stessa saliva.
"Ci so andare benissimo da sola" risposi io con tono di superiorità nei suoi confronti.
Mi avviai in cucina e aprii il grande frigorifero.
Afferrai come al solito una bottiglia di cui metà ne bevvi e l'altra metà la conservai nello zaino.
Sentii all'improvviso , due mani fare pressione sui miei fianchi , mi girai e mi ritrovai Harry a pochi centimetri dal mio viso.
Sentivo il suo respiro stranamente irregolare legarsi al mio e infrangersi sulle mie labbra.
La sua figura era alta e grottesca in confronto alla mia bassa ed esile.
La sua ombra padroneggiava sul mio piccolo corpo , che era praticamente appiccicato al suo , avvolto dalle sue forti braccia tatuate , dal suo dolce profumo di menta.
"Mi dispiace ma ti devo accompagnare lo stesso" soffiò sulle mie labbra.
Mi drizzai all'istante , sentendo di nuovo quella sensazione nello stomaco , di nuovo quei brividi che viaggiavano su tutta la mia schiena , di nuovo la pelle d'oca che si formò sulle mie braccia.
"Ti faccio questo effetto allora!" sorrise sghembo , ma io avevo il coltello dalla parte del manico.
"E allora , pure io ti faccio un certo effetto , come il respiro irregolare e il cuore che batte forte" poggiai una mano sul suo petto , e avevo ragione , sembrava che volesse esplodere da un momento all'altro.
Sorrisi visibilmente soddisfatta , mi guardò con aria di sfida e non aggiunse parola.
Lo spintonai lontano da me per prendere tempo , afferrai lo zaino e come un fulmine , anzi no , come un vampiro , ero già fuori casa.
Mi girai e lo vidi correre più veloce della luce nella mia direzione.
La cosa positiva dell'essere vampiro , e che corri talmente veloce che gli umani , quando gli passi a canto , lo percepiscono come una folata di vento un po più forte delle altre.
Così sfrecciai per le stradi londinesi senza procurare l'attenzione di nessuno.
In pochi minuti mi ritrovai davanti al cancello leggermente arrugginito della mia scuola.
Al di là di quest'ultimo intravidi i miei migliori amici ridere e scherzare seduti sulla scala che portava all'entrata.
Li raggiunsi , li salutai e cominciai a raccontargli del ragazzo riccioluto che mi stuzzicava.
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Avevo terminato la verifica di matematica da 20 minuti almeno , e già ero preparata in questa materia.
I miei compagni erano nel silenzio più assoluto per cercare di finire il prima possibile il compito.
Come passavo il tempo? Oh bhe , ascoltando la conversazione tra la prof e il suo subconscio , che erano indecisi sul voto da assegnarmi.
"S: Io ti consiglio ti metterle un 9 , devi ammettere che nonostante combina sempre guai è sempre preparata.
P: Non lo so , un 8?
S: 9 9 9 9 e ancora 9.
P: E 9 sia."
"Ecco , le ho corretto il compito signorina Steveen , complimenti!" dopo essersi congratulata e cose varie mi consegnò il compito.
8 e mezzo , che stronza!
La porta si aprì improvvisamente e la voce del bidello rieccheggiò nella stanza.
"Steveen deve uscire" cosa? Che voleva dire? Chi era venuto? Speravo con tutta me stessa che fosse Jack da solo.
Preparai in tutta fretta le cose ed uscii senza rispondere al saluto da parte della prof.
Vicino al tavolo del bidello ci stava Harry seduto su una sedia , che appena mi vide smise di armeggiare con il suo telefono e forzò un sorriso.
Salutò il gentiluomo al di là del tavolo e appoggiò una mano sulla mia schiena invitandomi ad uscire.
Una volta fuori il sorriso sulle sue labbra piene e color ciliegia svanì , lasciando posto ad una smorfia di rabbia.
Avevo un paura in quel momento , il suo viso non prometteva nulla di buono.
Ti prego no!
SPAZIO ME
Non ho nulla da fare , quindi ecco qui un altro capitolo , spero vi piaccia.
BACI♥♥
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PARANORMAL
Fanfiction"Sono una creatura orribile , un'umana succhiasangue , che gira di notte in cerca di qualcosa che placasse la sua irrefrenabile voglia di sangue. Sono un'assassina , che mangia povere creature innocenti , e in casi straordinari gli umani , il dolce...