PARANORMAL

CAPITOLO 12

Alzò lo sguardo dalle sue mani poggiate sulle ginocchia e cominciò a fissarmi insistentemente.

Non si decideva a darmi una risposta , si limitava a scrutare ogni minimo dettaglio del mio viso.

Sbuffai e cominciai a mangiucchiarmi le unghie per la strana ed inquietante tensione che si era creata tra di noi.

"Era un giorno piovoso qualunque a Londra , ma non sapevo che quel giorno avrebbe cambiato la mia vita." cominciò lui con voce già rotta dal pianto , si vedeva che solo il ricordo lo distruggeva.

"Come ogni sabato sera uscivo con gli amici per andare in un pub , ma essendo ancora un sedicenne , la mia famiglia si preoccupava per me , sopratutto mia sorella più grande , Gemma ..." abbassò lo sguardo e cominciò a piangere silenziosamente sfogandosi sulle sue mani.

Gli presi la testa e la pioggiai sulla mia spalla facendomi avvolgere dal suo dolce profumo e le sue braccia tatuate.

Dopo essersi ripreso si asciugò il viso con la mano e alzò lo sguardo facendomi incontrare le acque torbide e quasi nere che gli avvolgevano la pupilla.

"Quella sera i miei genitori erano particolarmente protettivi e mi volevano a casa , a tutti i costi. Così , per essere sicuri che avrei ubbidito , mi chiusero in camera" fece una piccola pausa per riprendersi dal pianto isterico in cui sentivo sarebbe scoppiato di li a poco.

"Io invece uscii dalla finestra scendendo giù per l albero , ed andai a quella cazzo di festa con i miei amici , ma quando tornai i miei genitori giacevano morti sul pavimento in un enorme pozza di sangue e con profonde ferite al collo" stava già cominciando a singhiozzare e lo accarezzai , sentendo che sotto il mio tocco delicato smetteva di tremare.

"Ero preoccupatissimo per Gemma , avevo già perso i miei genitori , perdere lei voleva dire perdere il senso della vita. Così mi precipitai al piano di sopra e aprii la porta della sua stanza e ... e Jack la ... la stava picchiando. Io agii d'istinto e mi buttai su di lui , ma mi morse il collo facendomi svenire per poi trasformarmi in vampiro , da quel giorno lui usa Gemma per ricattarmi ..." cominciò a piangere rumorosamente ed io lo abbracciai più forte che potei.

Tutto cessò non appena , per la seconda volta , la porta d'ingresso si aprì bruscamente rivelando un Jack abbastanza infuriato.

Harry si asciugò velocemente le lacrime si alzò e lo guardò tentando di fare il suo sguardo duro e indifferente , ma con scarsi risultati.

Il mio cuore era un treno , correva veloce come la luce , senza mai fermarsi e superando tutti gli ostacoli , che in questo caso erano i miei inutili tentativi di farlo calmare.

"Guarda chi si rivede" sussurrò malignamente e con voce roca Jack, che non toglieva lo sguardo dalla mia figura.

"Lasciala in pace" Harry gli si mise davanti e sputò sulle scarpe del mio aggressore.

"Avanti , ricordati che Gemma è a casa mia oggi" sorrise crudele dopo le sue parole decise.

Harry si girò nella mia direzione e mi guardò dispiaciuto per poi afferrarmi il polso e spingermi da Jack , ero arrabbiatissima dal suo comportamento , ma cosa mi aspettavo , lui sceglierebbe sempre e solo sua sorella , non me.

Nonostante immaginavo fosse così , mi sentivo triste e abbandonata , Harry era ... m-mio amico ...

Jack mi spintonava fuori da casa del riccio , mi girai prima che la porta si potesse chiudere e lo vidi con lo sguardo basso e le mani in tasca.

"Mi mancherai Harry ..." sussurrai io e magicamente capii che nonostante avessi sussurrato mi riuscì a sentire , neanche Jack che era accanto a ne sentì , ma lui si , e mi guardò dispiaciuto cominciando a piangere.

Quel ragazzo aveva la corazza troppo dura , ma se riuscivi a infilarci solo una mano , era facile romperla , e questa mano l'avevo infilata sia io che Jack ...

SPAZIO ME

Eccomi , guardate vi prego di votare e commentare Never stop smiling , ci tengo tanto per favore , altrimenti non posso andare avanti.

BACI♥♥