Charn era con Rosenberg in un capannone, svegli prima del previsto e con le spade laser da allenamento ad esercitarsi con queste.
"Aveva ragione, sei un tronco" commentò lui ridacchiando e, mentre Rosenberg parava un suo colpo, lui si mosse velocemente per disarmarla, facendole volare la spada dalle mani.
Rosenberg sospirò con frustrazione e si sedette a terra, prendendo fiato, mentre Charn sembrava molto più riposato. "Su, sei stata promossa ieri a Cavaliere, ti fai battere così?" La provocò, per poi alzare le mani all'occhiataccia della ragazza.
I due si girarono poi verso la porta che sentirono aprirsi, da cui entrò il Gran Maestro, che osservò i due, uno con la spada da allenamento in mano e l'altra seduta a terra, con la spada lontana da lei.
"Mi fa piacere che abbiate tutta questa voglia di allenarvi, ma Rosenberg, dovresti iniziare a prepararti. E tu invece non dovresti stancarti prima dell'allenamento".
Charn chinò la testa al suo ingresso, per poi rispondere: "Maestro, non c'è pericolo di stancarsi duellando con Rosenberg".
"Ehi!" Esclamò lei e Luke alzò gli occhi al cielo "su, fuori di qui, a prepararti" lo incitò con una risatina dovuta alla sua solita insolenza. Charn, sempre ridacchiando, uscì velocemente dal capannone. Rosenberg si rialzò, avvicinandosi al Gran Maestro.
"Maestro" iniziò lei, per poi essere interrotta "non c'è più bisogno di chiamarmi così, lo sai, no? Ora sei Cavaliere Jedi" "oh, probabilmente non smetterò mai" rispose lei ridacchiando, decisamente non pronta ad abbandonare le formalità, tanto meno non con lui "ed è proprio di questo che volevo parlare, in realtà. Davvero sono pronta? Abbiamo sentito ciò che ha detto Maestra Un Tal e ha ragione, l'ho visto anche ora. C'è chi si allena da meno tempo ed è più capace di me".
Un sorriso dolce e di comprensione si formò sul viso del Gran Maestro "Rosenberg, il combattimento non è tutto e voi non siete soldati. La Forza ti permette di avere una connessione unica con la natura, che era ciò che ti interessava approfondire e nel tuo percorso sei stata più che eccellente. Non ho certo gli stessi standard per tutti voi, tengo conto di ciò che ognuno di voi desidera. In più, sei molto più potente di quanto tu abbia mai mostrato".
Non esattamente sicura di ciò che intendesse con l'ultima frase, lo ringraziò per averla rassicurata e chinò la testa. "Alta questa testa, Cavaliere" disse lui, sollevandole lo sguardo, cosa che le fece trattenere il respiro "hai preparato tutte le tue cose? Arriveranno fra poco" chiese lui e lei annuì, ancora trattenendo il respiro "allora fila via anche tu, su". Rosenberg non se lo fece ripetere due volte e raggiunse gli altri all'esterno, dove si stavano sedendo tutti insieme per mangiare qualcosa prima di affrontare l'addestramento.
"Ciao Rosenberg" la salutò Jaelil quando lei si andò a sedere davanti a lei, Dilleon e Albcha, poi la sua amica la guardò un po' preoccupata "tutto bene? Sei tutta rossa". "Lo sono?" Chiese Rosenberg, picchettandosi sulle guance. Jaelil vide poi il Gran Maestro arrivare dalla stessa direzione da cui era arrivata la loro amica e lanciò loro un'occhiata intenditrice, trattenendo una risatina.
Dopo non molto, Luke sentì R2D2, ora vicino a lui, comunicargli che Han e Leia erano arrivati nell'orbita di Yavin-4. Luke sollevò lo sguardo e dopo qualche secondo il Millenium Falcon fu visibile, per poi atterrare non molto distante da lui. Lo sportello si aprì e scesero Han e Leia, con lei che teneva la mano ad Heather e lui che aveva in braccio il piccolo Anakin.
"Oh cielo, padron Han, dovresti pilotare più spesso con i tuoi figli a bordo, è stato il viaggio più tranquillo che abbia mai fatto con te" si sentì dire dalla voce di C-3PO, che raggiunse il quartetto.
"Io piloto sempre bene" ribattè Han, prima di raggiungere insieme Luke, che gli aspettava con un sorriso, insieme a Leia, i loro figli e il droide. Luke accolse tutti con caloroso abbraccio.
"Buongiorno, padron Luke" lo salutò C-3PO "oh, ciao, R2, non ti avevo visto!" Esclamò, salutando l'amico droide che ormai vedeva piuttosto saltuariamente, visto che ora era sempre su Yavin-4 con Luke.
Han mise Anakin a terra, il quale salutò suo zio, per concentrarsi nel cercare qualcuno fra i vari membri dell'ordine che, seduti, osservavano la scena.
"Ah, eccoti, Charn, il mio preferito!" esclamò, camminando verso di lui.
"Certo che si sono proprio trovati" sospirò Luke, scuotendo la testa, osservando Han che andava a salutare il Padawan.
Leia ridacchiò "beh, mi fa piacere che vada d'accordo col tuo ordine, soprattutto con lui".
Luke sorrise e si chinò leggermente per guardare i suoi nipoti, concentrandosi soprattutto su Heather, la più grande.
"Allora, sei pronta?" Le chiese e lei annuì, anche se un po' incerta.
"Io quando potrò venire qui, mamma?" Chiese Anakin e lei rispose "quando avrai anche tu dieci anni". "Quindi fra..." Iniziò lui, cercando di fare i conti "cinque anni" lo aiutò lei, ridacchiando. Il bambino fece il broncio, sostenendo che fosse troppo tempo.
Luke non aveva mai insistito su quando dovesse iniziare ad addestrarli, dicendo a sua sorella e ad Han che gli avrebbero potuto portare al tempio semplicemente quando avrebbero ritenuto essere il momento giusto, non volendo forzare né loro né i bambini.
Vedendo sua nipote un po' incerta, Luke le chiese se si sentisse davvero pronta e lei confermò, semplicemente era un po' agitata all'idea di imparare così tante cose nuove.
"Andrai benissimo, ne sono certo" la tranquillizzò Luke "e ogni tanto potrai vedere mamma e papà, ma capisci che non può avvenire troppo spesso, sì?"
Lei annuì "sì e mi mancheranno, così come il fratellino, ma tanto poi ci rivediamo! E poi sono con zio Luke!"
Lui sorrise, lieto che la cosa non la spaventasse molto. "È vero, ci sono io. Ora però andiamo a recuperare tuo padre".
Nel mentre, i maestri Giles Fortodor, Havi Mortug e la Maestra Nat Un Tal osservavano la nuova arrivata e la scena in generale piuttosto disgustati.
"Certo, tanto poi tocca a me addestrarli quando sono già così grandi" commentò Havi infastidito, visto che si occupava degli iniziati e non approvava che spesso arrivassero già per lui troppo grandi per iniziare l'addestramento.
"Non è quello che mi preoccupa" rispose Nat "guardatela, è praticamente uguale a lui. E il moccioso non si chiama come lui?" Sospirò e scosse la testa, per poi raccomandarsi col Maestro Hortug di tenerla particolarmente d'occhio.
"Han, puoi anche smettere di importunare i miei Padawan, ora" disse Luke cercando di essere serio, ma non riusciva a nascondere il sorriso spontaneo.
"Tutto okay, Maestro Skywalker!" Rispose Charn "la sua presenza è sempre gradita".
"Oh, finalmente qualcuno che mi apprezza sempre" rispose Han, per poi voltarsi verso Luke "oh, a proposito, noi ti lasciamo Heather, ma tu ancora troppo impegnato per avere qualcuna di cui avere dei tuoi bambini?" Lo provocò ridacchiando.
"Oh, andiamo, non puoi fare questi discorsi davanti a loro!" Esclamò Luke, trascinandolo lontano "e guai a voi se ridete!" Si raccomandò scherzosamente con i Padawan.
Sentendo le parole di Han, Albcha si mise a ridacchiare e si rivolse alla Jedi sua amica "sai, Rosenberg, ora non sei più una Padawan".
"Sì, e allora?" Chiese lei con aria confusa e Albcha alzò gli occhi al cielo, con annesse risatine da parte di Dilleon e Jaelil, che confusero ulteriormente Rosenberg, la quale fu poi chiamata dal Gran Maestro.
Quando si avvicinò, fu Leia a parlare "allora, hai preparato tutto ciò che ti serve?" Le chiese con un sorriso e Rosenberg annuì "sì e grazie mille ancora per il passaggio. Vado a prendere le mie cose". Si allontanò rapidamente e tornò dopo un paio di minuti con una sacca dove c'era il necessario per stare via per due settimane e il necessario per annotare dati, scrivere e disegnare.
"Ti verremo a prendere e riporteremo qui fra due settimane, allora?" Chiese conferma Han e lei annuì.
Dopo aver salutato i suoi compagni e Maestri, il Gran Maestro la fermò prima che potesse salire a bordo. "È sicuro, sì?" Le chiese, domanda che confuse Rosenberg, la quale dava abbastanza per scontato la sicurezza del viaggio, cosa che infatti gli confermò. "Bene, quindi... Due settimane, sì?" Chiese poi conferma "Beh, sì" "non di più, no?" "...no?" Lo guardò confusa lei, dalla conversazione strana, mentre Han invece assisteva divertito alla scena.
Dopo un saluto a seguire questa conversazione peculiare, Rosenberg salì sul Millenium Falcon con Han e Leia. La destinazione era Pevind, un pianeta abitato perlopiù da piante e animali e soprattutto locali, la cui maggior parte erano impossibili da trovare altrove. C'erano pochi centri abitati e i pochi erano antichi, pochissime erano le persone arrivate lì dall'esterno negli ultimi cento anni.
"Immagino che il viaggio sia per l'enciclopedia che stai scrivendo?" Chiese Leia mentre Han iniziava a partire. Rosenberg annuì sorridendo e Anakin le chiese con aria curiosa "stai scrivendo una cosa? Cos'è?"
"Diciamo che è un libro che raccoglie molte informazioni su un argomento" gli spiegò Rosenberg "ne sto scrivendo una galattica su piante e animali da ormai qualche anno e passare un po' di tempo su Pevind mi sarà molto utile".
"Wow, quindi sai tante cose sugli animali?" Chiese Anakin meravigliato dall'argomento.
"Beh, sì" rispose lei, sorridendo e Leia le chiese "quando hai iniziato con Luke mi aveva detto che aveva una Padawan che aveva una connessione speciale con la natura tramite la Forza, immagino fossi tu. È per questo che hai deciso di iniziare?" "Ero io, ma ho iniziato ancora prima. In tutta la verità, non ho ancora capito bene questa connessione. Ma a quanto pare quando inizi ad avere a che fare con la Forza, non smetti mai di imparare".
"Quindi sei un database su queste cose come lo sono io per le lingue e calcolare le probabilità?" Chiese C-3PO.
"Più o meno" rispose lei ridacchiando.
Nel mentre, su Yavin-4 i Padawan erano seduti sul prato con gli occhi chiusi, guidati dal Gran Maestro nella meditazione. Un sorriso sereno si formò sulle labbra di Luke sentendoli tutti concentrati, tutti così connessi con la Forza. Dopo un po', li invitò a riaprire gli occhi e rialzarsi, mettendosi in coppie, per farli esercitare col combattimento. Mentre i ragazzi si esercitavano, lui passava fra le coppie, controllando le posizioni, i movimenti. Non voleva necessariamente che tutti fossero dei combattenti esperti, ma quantomeno che conoscessero le basi e come usare la Forza anche in combattimento.
"Vyn, stai più dritto e sii più sciolto" si raccomandò con lo Yarkora, aggiustandogli la postura. "Dilleon, continua così. Jaelil, ricordati di basarti non solo su ciò che vedi, ma anche e soprattutto su ciò che senti".
Si allontanò poi di poco, per seguirli tutti contemporaneamente.
"Maestro Skywalker" richiamò la sua attenzione il Maestro Fortodor "potrei portare Dilleon su Coruscant, allora?"
Luke sospirò. Sapeva bene perché ogni tanto lo portasse al vecchio tempio Jedi e la cosa non gli piaceva, ma d'altra parte non poteva certo negare al suo Maestro di gestirlo come meglio credeva, a meno che non si presentasse qualcosa di grave. Da quando aveva trovato anche dei Maestri sopravvissuti all'ordine 66 aveva chiaramente voluto coinvolgerli nell'ordine, occupandosi lui almeno delle basi di tutti e assegnando alcuni di loro anche ad un altro Maestro, mentre aveva poi assegnato gli iniziati al Maestro Havi Hortug, ma ogni tanto supervisionava anche loro.
Aveva assegnato alla Maestra Lithru Hurtez una Padawan, Shannel Brafro e anche la Maestra Hurtez la portava sempre su Corsuscant, fino a quando non si erano definitivamente stabilite lì, visto che quando tornavano su Yavin-4 Shannel aveva iniziato a non vedere più di buon occhio il Gran Maestro, influenzata dalla Maestra. Luke sapeva che non sarebbe accaduto lo stesso a Dilleon, ma voleva comunque cercare di renderlo il meno probabile possibile.
"In questo momento mi serve, altrimenti sarebbero dispari. Dopo puoi portarlo, ma ti chiedo di non farlo allontanare per troppi giorni" rispose Luke alla richiesta.
Il Maestro acconsentì e attese quasi con impazienza che l'addestramento terminasse.
"Forza, Dilleon, andiamo su Coruscant" lo incalzò Giles quando lo vide finire, per poi dirigersi verso una delle navi spaziali.
Il Padawan sospirò spazientito quando il Maestro si allontanò.
"È pur sempre il tuo Maestro" gli ricordò Luke.
"Sì, l'ha detto anche Rosenberg" rispose lui.
"Non ti preoccupare, farò in modo che non ti tenga troppo lontano. Ma fino a quando non fa nulla di effettivamente dannoso, non voglio dirgli di no"
"Lo so. Grazie, Maestro Skywalker". Dopodiché, andò a prendere le sue cose e andò da Albcha, il quale lo guardava con uno sguardo un po' triste. "Quanto continuerà questa idiozia?" Gli chiese retoricamente e Dilleon sospirò nuovamente, alzando le spalle. "Durerà solo per qualche giorno anche sta volta. Vieni qui, ti amo" disse prima di baciarlo, bacio che fu ricambiato da Albcha. "Ti amo anch'io. E che la Forza sia con te".
"Due partenze in un giorno, eh?" Chiese retoricamente Charn al Gran Maestro, mentre salutava il suo compagno Padawan che si allontanava.
"Così sembra" rispose Luke "menomale che tu sei sempre sotto la mia giurisdizione" aggiunse scherzosamente, visto che si occupava di lui anche singolarmente.
Da lontano, i due potevano guardare che Dilleon si metteva al posto di pilotaggio e Luke continuava a fissarli.
"È tutto okay, Maestro?" Chiese Charn.
"Non lo so" rispose Luke "ho un gran brutto presentimento".
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Star Wars Ep VII - Tradimento Nella Forza
Fanfiction10 anni dopo la fine dell'impero, il Gran Maestro Luke Skywalker ha il suo Ordine Jedi più rigoglioso che mai. Nonostante ciò, ci sono alcuni Jedi sopravvissuti all'ordine 66 che non lo vedono di buon occhio, con un risentimento destinato a crescere...