Rosenberg sorrise vedendo i fiori bianchi, i Magdaly, che avevano la peculiarità di crescere fra le cortecce degli alberi più anziani, aprirsi e muoversi verso di lei al suo passaggio, quasi come a seguirla. Erano passati due giorni da quando l'avevano lasciata lì e sinceramente, se non fosse stato così poco abitato, sarebbe stato il pianeta dei suoi sogni. Non che avesse la necessità di essere costantemente circondata da chissà quante persone, anzi, ma forse era un po' troppo solitario. Per quelle due settimane, però, sarebbe stato perfetto. In quei due giorni aveva osservato soprattutto una specie di uccelli presenti solo su quel pianeta, i Rogorge, visto che era per loro il periodo dell'accoppiamento, su cui non c'era scritto nulla su nessun altro libro, così come non si parlava da nessuna parte della loro alimentazione, che a quanto pare consisteva in vermicelli locali difficili da trovare per le persone, ma che, con una ricerca attenta, Rosenberg aveva trovato fra degli arbusti.
La ragazza si sedette a terra, schiena contro l'albero coi Magdaly e chiuse gli occhi, poggiando le mani a terra e concentrandosi. Sorrise quando riuscì a percepire il batter d'ali anche degli uccelli che volevano più in alto, versi di animali lontani da quello che era il suo campo visivo, lo scorrere del ruscello, a più di un chilometro rispetto a dove si trovava in quel momento, così come delle radici che si avvicinavano sempre di più alla superficie del terreno.
Il suo sorriso non potè che allargarsi quando sentì una leggera brezza sfiorarle leggermente il viso e sapeva di averla mossa lei. Si concentrò ulteriormente, cercando di controllare ulteriormente il vento, quando fu improvvisamente distratta, rendendosi conto che c'era qualcuno che la stava guardando. Non era un animale, ma un qualcuno, e la stava spiando.
Si alzò e si avvicinò con cautela al cespuglio dietro il quale aveva percepito quella presenza e trovò un ragazzino di circa quindici anni, uno Zabrak e le sembrava stranamente familiare.
"Ve l'avevo detto che era lei!" Esclamò il ragazzo, mentre a qualche metro di distanza c'erano i genitori, che si stavano avvicinando con il fiatone, come se lo stessero rincorrendo da un po'.
Rosenberg alternò più volte lo sguardo confuso fra il ragazzo e i suoi genitori che si stavano avvicinando, sapeva di aver già visto tutti e tre. Poi, guardò fisso il ragazzo per qualche secondo.
"Tu sei... Vobru, giusto?" Chiese lei, incerta, e il ragazzo mostrò un sorriso smagliante di conferma.
"È lei, ma non c'era bisogno di correre tanto, anche se è un piacere che si ricordi ancora di noi" disse il padre, ancora col fiato corto.
"Ma certo che mi ricordo. Come mai siete qui?"
"Abbiamo cercato uno dei posti più tranquilli possibili e anche lontani da Nar Shadaa. Nonostante qui non siano abituati a nuovi abitanti, ci hanno accolti calorosamente, ma per non disturbare troppo passiamo la maggior parte del tempo lontani dai centri abitati" spiegò la madre di Vobru.
Rosenberg li aveva incontrati otto anni prima proprio su Nar Shadaa. La Nuova Repubblica e i Jedi si erano divisi i pianeti comandati dagli Hutt o con tratte di schiavi in generale per poterli liberare e nell'occasione aveva conosciuto questa famiglia allora di schiavi che avevano liberato. Sempre in quell'occasione, avevano conosciuto Dilleon, che all'epoca stava cercando con mezzi di fortuna e quindi con risultati abbastanza disastrosi di pilotare per avere la possibilità di scappare. Una volta all'accademia, poi, aveva chiesto a Luke se potesse insegnargli anche di quello, non perché volesse andarsene, ma perché voleva sempre poter avere la possibilità di spostarsi liberamente se necessario.
"Mi fa piacere rivedervi" disse sinceramente Rosenberg con un sorriso "state bene ora, sì? E tu mi avevi riconosciuta e mi hai inseguito?" Si rivolse poi al ragazzo, ridacchiando.
"Benissimo. Sì, vedendo i capelli rossi e gli abiti da Jedi ti ho riconosciuta subito. Il tuo Maestro non è qui? E tu che ci fai qui, a proposito?"
"No, non è qui, è al tempio. Io sono qui perché sto facendo alcune ricerche su delle piante e animali locali".
"Posso vedere?" Chiese lui affascinato e lei acconsentì, mentre i genitori ridacchiavano per l'eccessiva loquacità e curiosità del loro ragazzo.
Rosenberg gli mostrò le foto e i disegni che aveva fatto, così come tutte le note che aveva preso. Dopo una ventina di minuti, i genitori di Vobru lo incoraggiarono ad andare. "Dobbiamo andare e probabilmente Rosenberg avrà da fare" disse il padre, sorridendo "ma ci ha fatto piacere rivederti. Ti ringraziamo ancora, ringrazia anche il tuo Maestro quando lo rivedi da parte nostra".
Rosenberg sorrise, dicendo che era stato un piacere anche per lei e che l'avrebbe ringraziato. Vobru, prima di andare, seguendo i suoi genitori, la abbracciò forte, biascicando un altro 'grazie'. La Jedi sorrise intenerita e ricambiò l'abbraccio. Certo, di sicuro sapeva di quanto fosse stato importante ciò che avevano fatto insieme alla Repubblica, ma rivedere dopo anni alcune di quelle persone e poter toccare con mano di quanto avessere avuto un'altra possibilità, era certamente ancora meglio. Osservò poi con un sorriso la famiglia mentre si allontanava.
Nel frattempo, su Yavin-4, Luke era seduto a terra, schiena contro un albero. Aveva dato un po' di tempo libero a Charn e gli altri che seguiva e nel mentre osservava gli altri Maestri, Quinlan con Jaelil, Nat con Albcha e da più lontano Havi con gli iniziati, a cui avrebbe dato fra qualche minuto un po' di tempo libero. Vide poi avvicinarsi a lui una figura dai capelli rosso scuro e lunghi. "Harren" la chiamò, rivolgendosi alla Maestra Koth "se necessario, ti farei fare qualcosa con Rosenberg, ma nel mentre vorresti un altro Padawan? Mi alleggeriresti parecchio". Non essendoci ancora molti Maestri, si occupava lui della maggior parte dei Padawan, cosa che aveva scelto lui stesso ma di certo non era semplice. In più, era più che contento di affidare qualcuno a lei, che se inizialmente un po' come gli altri Maestri non lo vedeva troppo di buon occhio, si era ricreduta.
"Certo, magari qualcuno che hai addestrato già un po', come avevi fatto per Rosenberg" rispose lei.
Luke si guardò un po' attorno, prima di richiamare a sé Jamy, un ragazzo che addestrava già da cinque anni.
"Jamy Des, giusto?" Chiese conferma Harren e il ragazzo annuì e chinò la testa alla Maestra.
"Jamy, che ne diresti di essere seguito dalla Maestra Koth? Ti ho addestrato per un po', penso ti farebbe bene essere seguito da qualcun altro, ora".
Lui acconsentì e i due si allontanarono insieme, per iniziare a conoscersi.
"Iniziamo a meditare insieme" iniziò la Maestra, sedendosi con lui e chiudendo gli occhi, entrambi lasciandosi guidare dalla Forza. La Maestra Koth sorrise sentendo quanto fosse concentrato e in sintonia con la Forza. "Devo dire che il Gran Maestro ti ha insegnato bene".
Nel mentre, a Luke si avvicinò Heather, ma non era sola: con lei, c'era anche Grogu. "Oh, c'è anche lui con te?" Domandò retoricamente lui, con un sorriso.
"Sì, mi ha voluto seguire visto che stavo venendo da te. Possiamo metterci qui, zio?" "Ma certo".
Grogu gli si mise in grembo e Heather si sedette accanto a lui. Luke fu più che felice di avvolgere entrambi fra le proprie braccia, godendosi la loro presenza in quel momento ancora senza preoccupazioni.
"Come sta andando, per ora?" Domandò a sua nipote.
"Bene, credo. Maestro Mortug è severo, ma mi sembra bravo! E anche gli altri sono tutti simpatici. Lui è così carino!" Esclamò, indicando Grogu, il quale mostrò un'espressione felice.
"Ne sono felice. Senti la loro mancanza?"
"Riesco a stare bene, abbiamo così tante cose da fare, qui. Poi fra qualche giorno torneranno per riportare quella ragazza, no?"
"Sì, ci sarà almeno il tuo papà" rispose Luke, che non potè fare a meno di chiedersi cosa stesse facendo. Ma tanto, non c'era da preoccuparsi per lei. Ciò che lo impensieriva era Dilleon, di cui non conosceva ancora la data di ritorno. Ma se al ritorno di Rosenberg non fosse ancora tornato, allora avrebbe fatto qualcosa. C'era qualcosa in tutta quella situazione che non lo convinceva a pieno, anche se non sapeva precisamente ancora cosa.
Per il momento, però, chiuse gli occhi e strinse entrambi un po' di più a sé, tenendoli vicini e beandosi di un momento così tranquillo come quello.
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Star Wars Ep VII - Tradimento Nella Forza
Fanfiction10 anni dopo la fine dell'impero, il Gran Maestro Luke Skywalker ha il suo Ordine Jedi più rigoglioso che mai. Nonostante ciò, ci sono alcuni Jedi sopravvissuti all'ordine 66 che non lo vedono di buon occhio, con un risentimento destinato a crescere...