Capitolo Uno

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Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...

Episodio VII

TRADIMENTO NELLA FORZA

Dieci anni dopo la fine dell'impero, il nuovo ordine Jedi creato da Luke Skywalker continua a crescere sempre più rigoglioso in una galassia finalmente in pace. Nel corso degli anni, Skywalker ha anche trovato alcuni vecchi Jedi sopravvissuti all'ordine 66. Questi ultimi, appartenendo alla vecchia guardia ed essendo ancora attaccati ad essa, non vedono di buon occhio il nuovo ordine e il Gran Maestro. Questo risentimento da parte loro è destinato a crescere...

"È per tutti i tuoi sforzi e risultati in questi dieci anni, Rosenberg Wilevane, che ti proclamo Cavaliere Jedi. Puoi rialzarti" disse con un sorriso il Gran Maestro Luke Skywalker, in piedi con la sua tunica bianca davanti alla figura inginocchiata dell'ora Cavaliere. Con uno sguardo felice ma imbarazzato per avere tutta l'attenzione su di lei, Rosenberg obbedì rialzandosi. Arrossì sentendo i suoi compagni applaudire e, come ogni volta quando era nervosa, spostò una ciocca dei suoi capelli rossi a caschetto dietro l'orecchio. In un'atmosfera apparentemente perlopiù gioviale, c'era chi invece non era poi così contento. Accanto a Luke, gli altri Maestri Jedi osservavano la scena con un'espressione che andava fra la delusione e il disgusto. La loro espressione non particolarmente contenta era presente sui loro volti dall'inizio della cerimonia, per poi inasprirsi dapprima alla menzione dei dieci anni, troppo pochi per loro per essere Cavaliere, e poi sentendo gli altri applaudire come se fosse un volgare spettacolo. Gli unici Maestri che invece avevano un'espressione più dolce erano il Maestro Vos e la Maestra Koth, con la quale Rosenberg aveva trascorso buona parte del suo addestramento, quando i padawan di Luke avevano iniziato ad aumentare e con lui aveva già trascorso diverso tempo.
Inizialmente, anche lei avrebbe riservato alla nuova nominata Cavaliere lo stesso trattamento degli altri Maestri, ma col tempo aveva imparato ad ascoltare quella che era la sua Padawan, aprendosi alle vie del Nuovo Ordine. Perciò, oltre a riservarle un sorriso dolce e fiero, le sussurrò un "congratulazioni". Rosenberg chinò la testa sorridendo verso di lei e, come poi incitata dal Gran Maestro, raggiunse i suoi compagni, che la accolsero calorosamente e abbracciandola.
"Non è troppo presto?" Chiese la neimoidiana Nat Un Tal, la più anziana fra i Maestri.
"È stata la prima a concludere l'addestramento, se lo merita" rispose Luke.
"Ma può dirsi davvero concluso?" Insistette lei "mi sembrano pochi dieci anni. Soprattutto considerato che quando combatte sembra un tronco".
"Menomale che siamo in pace e che il combattimento non sia una sua priorità, allora".
Mentre lei continuava ad insistere, capeggiata anche da altri Maestri, ma sicuramente non dalla Maestra Koth, orgogliosa di quella che era stata anche la sua Padawan, Rosenberg veniva accolta calorosamente dai suoi compagni. I primi furono Dilleon e Albcha, due ragazzi fra i suoi amici più stretti che prima uno e poi l'altro la strinsero forte, congratulandosi, seguiti poi da Jaelil, poco più grande di Rosenberg, ma che era lì da molto meno tempo, era quindi ancora lontana dal finire il proprio addestramento.
Mentre le due amiche si abbracciavano, Albcha commentò "guardatela, la prima a diventare Cavaliere".
"Sì, e sono certa che voi due sarete i prossimi!" Esclamò Rosenberg indicando lui e Dilleon, ancora abbracciata a Jaelil, che ridacchiava contenta per lei.
"Nah, più probabile che sia io il prossimo" si intromise scherzosamente Charn Dre, Kel Dor dalla pelle sul rosso scuro "ho sentito la Maestra Un Tal dire che combatti come un tronco, sai?" Aggiunse ridacchiando.
"Seriamente?" Chiese Rosenberg e si girò nella direzione dei Maestri, vedendoli ancora discutere col Gran Maestro. Il Maestro Quinlan Vos, vedendola guardare verso di loro, scosse la testa alzando gli occhi al cielo, come se fosse stufo delle chiacchiere che stava sentendo. Rosenberg trattenne una risatina.
"Devi proprio andare, domani? Mi lasci sola con loro, soprattutto con Charn? Diventi Cavaliere e subito ci abbandoni?" Chiese scherzosamente Jaelil, fingendo una faccia offesa e Charn alzò gli occhi al cielo, mentre Rosenberg ridacchiò.
"È solo per qualche giorno, lo sai. Massimo due settimane. Sono ancora nell'Ordine, mica sparisco".
"Io invece temo che il Maestro Fortodor mi faccia sparire, credo che domani mi voglia portare di nuovo su Coruscant. Non che abbia molta voglia" disse scocciato Dilleon.
"Non dovresti dire così, è il tuo Maestro" ribatté Rosenberg.
"Ogni tanto" puntualizzò Dilleon "e credo che ogni volta mi porti lì più che altro perché è contro i legami e non mi vuole fare stare con Albcha" aggiunse scocciato, guardando verso il suo ragazzo, il quale gli sorrise rassicurandolo del fatto che capitava spesso e che si sarebbero comunque rivisti dopo non troppo tempo. Dilleon e Albcha erano arrivati l'uno circa una settimana prima dell'altro all'Ordine e avevano subito provato una grande sintonia l'uno per l'altro, poi trasformatasi in amore. Fisicamente, erano l'uno l'opposto dell'altro: se Dilleon era di pelle scura, capelli di color argento e occhi azzurri, Albcha era di pelle chiarissima, capelli neri e occhi verdi. L'aspetto non era l'unica cosa in cui si differenziavano, Albcha infatti aveva ancora una famiglia anche numerosa, Dilleon aveva perso la sua da piccolo e se l'era sempre dovuto cavare da solo. Ciononostante, le loro differenze non erano mai state un ostacolo.
Le relazioni e i legami in generale non erano vietati nel nuovo Ordine Jedi, ma i vecchi Maestri erano perlopiù contrari, ancorati alle vecchie tradizioni e il Maestro Fortodor, che spesso si occupava di Dilleon, cercava spesso di far passare loro meno tempo possibile, non potendo attivamente opporsi, non potendo ostacolare le visioni secondo lui e altri totalmente assurde del nuovo Gran Maestro.
Mentre i ragazzi stavano ancora chiacchierando, Luke si avvicinò a loro "so che è una giornata felice, ma domattina dovreste svegliarvi presto come sempre, quindi ora mangiamo e poi a letto, mh?" Si raccomandò con loro, la sua voce e la sua espressione severe ma dolci come al solito. Tutti acconsentirono e seguirono le sue indicazioni.
Mentre mangiava coi suoi compagni, Rosenberg non riusciva a smettere di sorridere. Finita una parte del suo percorso, ne stava per iniziare un'altra. Molto più difficile non solo per lei, ma per tutti gli altri, ancora tutti inconsapevoli di ciò che sarebbe presto accaduto.

Star Wars Ep VII - Tradimento Nella Forza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora