Come programmato, dopo esattamente due settimane su Pevind il Millenium Falcon atterrò nello stesso punto in cui Han aveva lasciato Rosenberg.
"Per fortuna che ti ricordavi del punto e non ho dovuto cercarti nelle foreste!" esclamò scherzosamente Han per accogliere Rosenberg, dopo averla trovata puntuale lì.
La ragazza ridacchiò. "Non c'era pericolo. Grazie ancora, comunque... Oh, ciao piccolino!" Salutò, vedendo il piccolo Anakin avvicinarsi al padre, strofinandosi gli occhi probabilmente dopo una lunga dormita. "Ciao" la salutò sbadigliando lui e Rosenberg sorrise teneramente. Seguì poi Han all'interno del Millenium Falcon, sul quale trovò nuovamente C-3PO, ma, anziché Leia come l'ultima volta, notò come altro accompagnatore uno Wookie. Cercò di ricordarsi il suo nome, visto che non l'aveva mai incontrato dal vivo, ma l'aveva sentito menzionare qualche volta. "Chwebecca, giusto?" chiese conferma la Jedi e lo Wookie alzò le braccia, facendo versi contenti per essere stato riconosciuto.
"Leia non è potuta venire e, per consolare Heather, ho pensato di portare zio Chewbe con noi." spiegò Han, sedendosi al posto di pilotaggio e facendo segno a Rosenberg di iniziare a sedersi anche lei, cosa che fece.
"Immagino che la Senatrice Organa sia occupata?" domandò Rosenberg facendo riferimento alla sua assenza.
"Inizialmente sarebbe dovuta venire" spiegò Han, iniziando a decollare "ma ultimamente sembrerebbero esserci stati dei movimenti sospetti su Geonosis, il che è strano. Sembra non essere grave, almeno per il momento. Se dovesse accadere qualcosa, mi ha assicurato di dirti che sarete i primi a saperlo, tanto".
La Jedi lo ascoltò e si limitò ad annuire, sperando che non fosse nulla di preoccupante.Quando atterrarono su Yavin-4, dopo un viaggio passato a raccontare delle due settimane passate su Pevind e delle scoperte che aveva fatto, trovarono Luke ad attenderli, con Heather tutta emozionata accanto a sé. "Papà!" Esclamò, correndo verso Han e saltandogli addosso, per poi scendere dopo solo qualche secondo per poter salutare anche suo fratello e Chwebecca. Chiese poi perché sua madre non fosse lì e Han le spiegò la situazione. Heather capì, anche se la cosa la intristì abbastanza, visto che non sapeva quando sarebbe stata la prossima occasione per rivederla, ma sapeva anche di essere fortunata di aver potuto vedere la propria famiglia un'altra volta in così poco tempo. Nonostante ciò, un po' di tristezza c'era, ma fu in grado di scrollarsela di dosso.
Han andò poi a salutare Luke, il quale sembrava però un po' distratto dalla Jedi appena tornata, la quale lo stava guardando sorridendo. Notando la cosa, Han ridacchiò. "Okay, okay, togliamo subito il disturbo".
Detto ciò, fatti degli ultimi saluti veloci ripartì insieme al figlio, Chwebecca e C-3PO.
Rosenberg si avvicinò al Gran Maestro, salutandolo con un "Maestro", quindi Luke con un sorriso le chiese retoricamente "non ti correggerò mai, vero?" "Non credo proprio".
La Jedi gli sorrise dolcemente. Per quanto quello su Pevind fosse stato un viaggio utile e interessante, le era mancato l'Ordine, ma soprattutto le era mancato lui, per quanto si trovasse costantemente ad essere impacciata nei suoi confronti, per quanto si sentisse spesso sofferente in sua presenza, certa che lui non potesse ricambiare ciò che lei provava.
Rimase piacevolmente sorpresa infatti quando lui la avvolse in un caloroso e improvviso abbraccio, che non perse l'occasione di ricambiare.
"Hai voglia di raccontarmi com'è andata?" Le domandò Luke, staccandosi, e lei annuì, seguendolo e sedendosi insieme sul prato con lui dove ne avrebbero parlato.
In lontananza, qualcuno commentò il tutto: "Guardatela, non ci ha neanche degnati di uno sguardo." considerò Albcha rivolgendosi a Dilleon e ai loro amici, scuotendo la testa con disappunto, anche se sorrideva.
"Lasciatela fare, le farà bene." I ragazzi furono stupiti nel sentire da dietro di loro la voce della Maestra Koth e si girarono verso di lei con sguardo interrogativo. "Oh, su, è stata pur sempre la mia Padawan, e credo che l'unico a non saperne nulla sia il Gran Maestro stesso."
"In effetti..." rispose Charn, ridacchiando.
Nel mentre, Rosenberg raccontò a Luke di quelle due settimane, mostrandogli anche ciò che aveva documentato, delle scoperte che aveva fatto, senza ovviamente dimenticare dell'incontro che aveva avuto con quella famiglia che avevano liberato su Nar Shadaa, riportando anche i ringraziamenti che la famiglia le aveva chiesto di fargli.
"In più", continuò lei, "è stato... Strano, in un certo senso. Forse perché ero sola o completamente immersa nella natura, ma ho percepito tutto ciò che avevo attorno a me con molta più intensità."
"Non credo che qualcuno qui riesca a sentire quelle cose nello stesso modo in cui lo fai tu", rispose Luke, "cercheresti di farmi sentire ciò che senti?"
Con un sorriso, Rosenberg chiuse gli occhi e lui fece lo stesso. La Jedi si concentrò, percependo nuovamente con intensità tutti gli elementi naturali che la circondavano, anche i più lontani, cercando di fargli sentire lo stesso.
"Il tuo modo di percepire la Forza è assolutamente unico", confermò lui, "li senti molto più di chiunque altro e loro sentono te. Te l'ho detto, sei molto più potente di quanto tu possa pensare."
"Tutto questo è molto bello, ma non vedo come possa essere un potere." ribatté lei.
"Tutto ciò che senti è alla tua portata, Rose". rispose lui, causando un rossore sulle guance della ragazza a causa del diminutivo, in più non riusciva ancora a capire bene ciò che il Gran Maestro intendesse dicendo ciò.
Luke riaprì gli occhi e lei fece lo stesso, quasi trattenendo il fiato avendo notato il sorriso affettuoso che lui aveva mentre la stava guardando. "Mentre eri così concentrata, la Forza che emanavi era più chiara che mai. Fammi un favore, non perdere mai questa purezza."
"Non... Non lo farò".Dopo un po', finalmente Rosenberg andò a salutare i suoi amici.
"Finalmente ci degni della tua presenza." Disse scherzosamente Jaelil, ricambiando l'abbraccio della sua amica.
Rosenberg si schiarì la voce, imbarazzata. "Scusate. È che il Gran Maestro voleva parlarmi."
"Solo parlarti? Peccato." commentò scherzosamente Charn, prendendosi un'occhiataccia da Rosenberg, la quale guardò poi Dilleon: "non indovinerai mai chi ho incontrato, quella famiglia di Zabrak di Nar Shadaa!"
"Davvero?" chiese Dilleon, sorpreso. "Dai, racconta".
Dopo aver riferito un po' tutto anche a loro, Jaelil la prese per mano all'improvviso, trascinandola via.
"Voglio finalmente parlarle di quella cosa, meglio se in privato". Spiegò ai suoi amici, mentre Rosenberg la guardava confusa.
"Allora", iniziò subito Jaelil, "quando hai intenzione di parlare al Gran Maestro?"
"Parlare... Di cosa?" domandò Rosenberg, sperando di non aver capito dove volesse andare a parare.
La sua amica sospirò e scosse la testa. "Rosenberg, lo sappiamo tutti tranne lui."
"Tutti, tutti?"
A confermare la domanda fu R2D2 che passava lì in quel momento, con i suoi suoni di conferma.
"Ehi, e tu che ci fai qui? È una conversazione privata." Disse Rosenberg abbastanza sconvolta dal fatto che anche un droide se ne fosse accorto; R2D2 si agitò su se stesso con fare insolente prima di allontanarsi.
"Sì, tutti", confermò Jaelil ridacchiando. "Quindi, quando lo saprà anche lui?"
Rosenberg sospirò e scosse la testa, sedendosi a terra e guardando in basso. Quella non era minimamente un'opzione, per lei.
"Mai. Me lo sono tenuta per me per un sacco di tempo e continuerò a farlo. A che pro dovrei dirglielo? Non c'è speranza, andrebbe sicuramente male."
Jaelil si sedette davanti a lei e le prese le mani. "Non ne sono così sicura, sai?"
Rosenberg scosse nuovamente la testa. Per quanto le sarebbe piaciuto essere ottimista, non vedeva modo per pensarla diversamente. Per lei era assolutamente inconcepibile che lui potesse prendere anche solo in considerazione l'idea di provare qualcosa per lei.
"Andiamo, è il Gran Maestro Skywalker, e io..."
"E tu sei la prima che ha trovato, chi l'ha aiutato a trovarci, la prima ad essere nominata Cavaliere, quella che quando è tornata dopo due settimane ha abbracciato calorosamente chiedendole subito di parlargli di tutto ciò che aveva fatto." la interruppe Jaelil.
"Beh, anche voi avete fatto così." fece notare Rosenberg e la sua amica le lanciò un'occhiataccia.
"Sono qui da solo due anni e non capisco ancora molte cose, me ne rendo conto, ma in questi due anni non mi è mai capitato di sentire nella Forza ciò che ho percepito prima mentre prima eravate insieme. Anche se dovesse andare male, dovresti provarci. Pensi che lui voglia che teniamo i sentimenti per noi stessi? Invita sempre a fare il contrario".
Rosenberg aveva passato tanto tempo ad essere assolutamente convinta che parlarne con lui avrebbe solo causato problemi, ma in quel momento, non le sembrava più una possibilità così remota.
"Non sottovalutarti", continuò Jaelil, "ci sono tanti motivi per cui lui potrebbe provare qualcosa per te."
"Io... Ci penserò seriamente. E... Grazie."
"Grandioso! Quando gli parli?"
"Ehi, ho detto che devo pensarci!"
Ma Jaelil tornò dai loro amici, continuando a dire che sicuramente Rosenberg gliene avrebbe parlato.
La Jedi dai capelli rossi alzò gli occhi al cielo e ridacchiò. Effettivamente, forse avrebbe dovuto.
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Star Wars Ep VII - Tradimento Nella Forza
Fanfiction10 anni dopo la fine dell'impero, il Gran Maestro Luke Skywalker ha il suo Ordine Jedi più rigoglioso che mai. Nonostante ciò, ci sono alcuni Jedi sopravvissuti all'ordine 66 che non lo vedono di buon occhio, con un risentimento destinato a crescere...