Soffrire in paradiso

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Ma è possibile

soffrire in paradiso?

Interessante domanda,

soprattutto dopo che l'hai visto,

il paradiso,

mi ricordo ancora che

lo ammirai, una volta,

ed era vuoto,

e mi pervase

un senso di stupore

e di tristezza.

Ero solo in mezzo al nulla,

pensai che forse l'inferno

non doveva essere poi così peggio,

in confronto a quella tortura solitaria.

Scoprii questo prato bianco

di morbide nuvole,

una bianca camera di reclusione

a cielo aperto,

nessun altro respiro

oltre al mio,

iniziai a disperarmi,

quella era la vita eterna

ma dov'era dio quindi?

gli angeli e gli altri beati?

Ero solo,

solamente coi miei pensieri,

era una tortura,

ero immortale.

Ma se io ero solo

anche gli altri beati

erano costretti come me

a questo crudele bianco silenzio?

Forse ero l'escluso,

troppo poco per il paradiso

e troppo per il purgatorio,

forse ero il primo angelo,

o il primo dio.

Forse ero circondato

da qualcos'altro che non vedevo,

forse non era vero,

forse avrei trovato

un buco nelle nuvole

per tornare tra i vivi,

per avere qualcuno,

per non stare solo,

per non soffrire in paradiso.

Poi mi risvegliai,

mi voltai e vidi che

l'aereo era colmo di gente

decisamente troppo rumorosa

rispetto al candido silenzio

del bianco paradiso

che ammiravo dall'alto,

al di sopra di questi motori.

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