Arrivati alla fine della valle si trovava una casa abbandonata nel bel mezzo del nulla, mi ero caricata in braccio Nebula dato che durante il tragitto perse conoscenza per colpa del veleno.
-Tutto qui? È una casa abbandonata- disse il cavaliere,
-Sta calmo, c'è un incantesimo- dissi mentre mi avvicinavo alla casa. Per fortuna ricordavo ancora come oltrepassare l'incantesimo anche se erano passati più di dieci anni.
Mi avvicinai a una pietra della casa, una pietra che sembrava come tante altre ma in realtà non era così, chiesi ad Alan di avvicinarsi a me e di farmi un piccolo taglio sul dito, dopodiché con il mio sangue disegnai una cerchio con delle rune magiche e fu allora che la casa abbandonata si trasformò.
Era una casa a due piani, il tetto era datto di legno mentre tutta la struttura della casa era in pietra, sul tetto si trovava un camino e vicino alle finestre c'erano delle piante rampicanti che abbellivano l'estetica della casa. Dentro era formato da un ingresso che ricordava una locanda con il bancone e le sedie, dietro il bancone si trovano diverse stanze con scopi ben precisi, al piano di sopra invece si trovavano le stanze da letto.Quando entrai in casa con la vampira in braccio cercavo una persona in particolare che non riuscivo a vedere da nessuna parte così decisi di chiamarla.
-Petra! Petra! Sono io Jillian, ho bisogno del tuo aiuto-
-Jillian? -disse una voce che proveniva da una delle stanze sul retro.
La sua espressione alla mia vista era di stupore, di certo non si aspettava di rivedermi. Petra è una delle streghe più forti delle terre di Areth, la più abile nelle arti delle pozioni. Indossa sempre il suo cappello a punta viola e il suo vestito attillato che lascia vedere le sue forme, ha più di 700 anni ma fisicamente né dimostra non di più di 25. Il suo animaletto fidato è un gatto nero di nome Kenia, ha la capacità di parlare e quando ha fame può trasformare tutto ciò che tocca in un pesce crudo.
-Cosa ci fai qui? Come ci sei arrivata? Credevamo fossi morta...-disse Petra con aria triste,
-Non è il momento per le domande, Nebula è stata avvelenata dalle ombre, puoi salvarla?- le chiesi cercando di fare più in fretta possibile, quando la situazione si sarebbe calmata avrei risposto a tutte le sue domande.
-Vedrò cosa posso fare, vieni- mi disse mentre mi incitò a seguirla nel retro.
-Mettila qui-disse la strega quando mi portò in una stanza che sembrava un' infermeria.
Dopo aver poggiato la vampira sul letto, uscii dalla stanza e lasciai che Petra facesse il suo lavoro. Passarono più di trenta minuti e ancora non c'era nessun segnale da parte della strega. Alan non riusciva a calmarsi e per tutti e trenta i minuti faceva avanti e indietro per tutta la stanza, stava diventando fastidioso a tal punto che non riuscii a controllarmi.
-Vuoi finirla? Mi stai facendo salire il nervoso- gli dissi infastidita,
-Non posso farci niente, sono in pensiero. E se dovesse morire? - disse Alan aumentando il passo.
-Smettila! Siediti da qualche parte e aspetta come sto facendo io! - dissi sbattendo un pugno nel bancone.
Allora il cavaliere un po' impaurito del mio gesto finalmente decise di sedersi e aspettare fin quando non avremmo avuto delle notizie.
Ad un certo punto arrivò Petra con un' espressione che non riuscii a decifrare,
-Non posso dargli la cura, su un vampiro come lei non sarebbe di alcun aiuto-disse la strega mentre mi osservava,
-Non è possibile, devi fare qualcosa per aiutarla ti supplico- si alzò in piedi il cavaliere e iniziò ad agitarsi.
-Sta calmo,non ho mica detto che non può essere salvata- disse Petra fulminando con lo sguardo Alan, che si ammutolì.
-È strani da dire, ma quella vampira non ha mai bevuto del sangue umano,si nutre solo di sangue animale. Non so quali siano le sue ragioni o il perché non beve sangue umano, ma se lo farebbe sarebbe il triplo più forte di com'è ora e questo implica che riuscirebbe a curarsi da sola- disse Petra mentre ritornò a guardarmi.
-Sul serio?! Un vampiro che non beve sangue umano?! Sembra una barzelletta che non fa ridere- risposi non potendo credere a ciò che mi aveva detto la strega .
-Se vuoi curarla devi darmi il tuo sangue Jil- mi disse Petra.
Al suono di quelle tre lettere sentii un senso di nostalgia, erano passati dieci anni dall'ultima volta che mi aveva chiamato così, per poco mi sarei messa a piangere ma non sarei stata in me se l'avrei fatto.
-Scordatelo, non darò il mio sangue a una sanguisuga- era fuori discussione.
-Come puoi comportarti così, è una nostra amica e tu non vuoi aiutarla?! - intervenne Alan.
C'era qualcosa di strano in lui, era diventato più scontroso e alla minima cosa che riguardasse Nebula diventava aggressivo nei miei confronti, inizia a darmi fastidio il suo comportamento.
Quando meno me l'aspettavo, estrasse la sua spada puntandomela al collo, di conseguenza Petra si mise pronta a difendermi ma alzai una mano facendole capire che avevo la situazione sotto controllo così lei si fece da parte.
-Dalle ciò che le serve per aiutare Nebula o me lo prenderò io- disse Alan minacciandomi e mantenendo la presa salda sulla spada.
-Alan si può sapere che ti prende? Hai seriamente intenzione di uccidere una persona?- gli dissi mentre lo sfidavo con gli occhi
-Riuscirai a conficcarmi la spada nello stomaco e far finta di niente? - fu allora che vidi la sua paura divorarlo dall' interno, non sapevo perché questa sua reazione improvvisa ma almeno ero sicura che non era in grado di sgozzarmi per avere ciò che voleva.
-Darò il mio sangue a Petra così che possa salvare Nebula, ma la prossima volta che mi punterai una spada alla gola minacciandomi non sarò tanto gentile come lo sono stata oggi- dissi mentre con la mano spostavo la spada di Alan verso il basso.
-Che razza di amici psicopatici mi hai portato- intervenne Petra -A parte questo inconveniente devo avvisarti di una cosa, dopo che le avrò dato il tuo sangue essendo che sarai la sua prima preda verrai marchiata con lo stemma reale. Ti avverto farà male, ma riuscirai a sentire in parte ciò che prova lei e viceversa la vampira potrà sentire ciò che provi tu. Detto questo dammi il braccio- concluse la strega.
- ci mancava anche questo guarda, quanto farà male io marchio? - le chiesi per spostare i miei pensieri altrove da tutte le informazioni che mi aveva dato.
-Abbastanza, non ne ho la certezza ma è successo ad altre persone e dicono che alcune sono svenute e altre si sono tolte la vita perché non riuscivano a resistere al dolore- mi spiegava mentre aveva fatto un taglio nel mio braccio sinistro dal quale stava prendendo il sangue che le serviva.
-Però posso rassicurarti che il dolore durerà solo un mese e poi a poco a poco scomparirà, quindi ti basterà resistere per un mese- mi disse mentre con un sorriso stampato in faccia mi mise una benda al braccio e si allontanò con una scodella in legno pieno di sangue.
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The shadow Warrior
FantasyLe ombre hanno invaso le terre di Areth e il re di uno dei regni è stato maledetto. Jillian è incaricata di trovare la cura per salvare il re, ma durante il tragitto dovrà affrontare pericoli e paure proteggendo coloro che la accompagneranno.