1. Benvenuti alla UA

144 4 0
                                    

Fin da quando ero bambina, ho sempre voluto diventare una Hero. Ho sempre desiderato essere qualcuno su cui le persone possono contare. Qualcuno che si prenda cura di loro. 

Fin da piccola sono sempre stata una bambina molto vivace e allegra e quando, all'età di 4 anni, il mio Quirk si manifestò per la prima volta, non riuscii a contenere la mia gioia. Adesso ho tutti gli strumenti per diventare una Hero! 

I miei genitori mi hanno sempre sostenuta ed incoraggiata, soprattutto mia madre. Lei e mio padre si sono conosciuti fra i banchi del liceo UA. Mio padre Shota Aizawa, più comunemente noto col suo nome da Hero "Eraserhead", è sempre stato un tipo riservato fin da ragazzo, perciò rimase ammaliato davanti alla solarità di mia madre. 

Il suo Quirk la rendeva speciale. Il suo potere era la musica. Quando cantava, tutto intorno a lei taceva. Non era un grande Quirk, ma ai miei occhi di bambina, sembrava il potere più bello del mondo. 

Quando ero piccola mi cantava sempre una canzone prima di andare a dormire. Era il momento della giornata che preferivo in assoluto. Io mi rannicchiavo sotto la trapunta del mio lettino e lei cantava la nostra canzone. Ricordo che cercavo sempre di sforzarmi di rimanere sveglia il più a lungo possibile, per poter ascoltare quella voce angelica. 

So che molto probabilmente vi starete domandando come ha fatto una ragazza con un Quirk così insignificante ad essere ammessa in una scuola come la UA. Beh, la verità è che il suo potere non era così innocente come sembrava. Al suo interno nascondeva un potenziale incredibile. 

Le sue corde vocali erano in grado di produrre delle note che erano fuori dalla portata di ogni essere umano. Durante i combattimenti, mia madre riusciva a trasformare la sua voce in un'arma a doppio taglio. 

Più la nota era alta, più il suo potere aumentava, estendendosi al massimo e raggiungendo perfino l'interno degli oggetti, permettendole così di controllarli a suo piacimento. La sua voce le permetteva di assumere il controllo di tutto ciò che aveva attorno a sé. 

Mi ricordo che una volta, lei e mio padre sono riusciti a fermare un Villain che stava cercando di rapinare una gioielleria. Mio padre ha usato il suo Quirk per neutralizzare il potere del Villain, mentre mia madre ha controllato delle corde per catturarlo e poi consegnarlo alla polizia. Formavano davvero un'ottima squadra. 

Essere un eroe è davvero bello. Poter aiutare le persone. Diventare il loro punto di riferimento. Ma non sempre le cose vanno come ci aspettiamo che vadano. Essere un eroe rappresenta anche un grande pericolo per te stesso e per le persone che ti sono vicine. Mia madre ha imparato questa lezione a sue spese...

È morta combattendo. Per un eroe questa è una morte più che dignitosa, ma per una bambina della mia età, era tutto diverso. Mi sono sentita abbandonata. Avevo solamente 8 anni. Mia madre era tutto per me e mi era stata strappata via come un fiore che viene staccato dallo stelo. 

Ogni giorno, mio padre fa di tutto per cercare di non farmi sentire la sua mancanza e fa davvero un ottimo lavoro. Non potrei desiderare un padre migliore del mio, ma non è la stessa cosa. Nessuno riuscirà mai ad eguagliare mia madre...nessuno. 

Non so cosa darei per poterla riabbracciare. Non so cosa darei per poter sentire la sua voce ancora una volta. Non so cosa darei per poterle dire che le voglio bene. 

L'unico modo che ho per sentirla vicina è il mio diario. Beh, non è un vero e proprio diario...diciamo che è più come una collezione di lettere. Lettere che scrivo a mia madre. Le racconto ogni cosa. Le cose belle, brutte, addirittura quelle più stupide. Le racconto come trascorro la mia giornata, fra studio, amici e allenamenti. In quel diario c'è tutto il mio essere. Ho aperto il mio cuore in ogni singola pagina. Non l'ho mai fatto leggere a nessuno, nemmeno a papà.

ETERNALLY MINE - BAKUGO KATSUKIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora