ETERNALLY MINE - BAKUGO KATSUKI

30. Delusioni e Amicizia

Una volta rientrati dall'infermeria, la voce del tizio risuonò forte e chiara nell'altoparlante. "Bene candidati, adesso vi mostrerò sul monitor i nomi degli studenti promossi, se non trovate il vostro nome allora significa che siete scesi sotto i 50 punti e di conseguenza non avete ottenuto la licenza provvisoria". 

Osservai il monitor attentamente scorrendo tutti i nomi, fino ad individuare il mio. Sono passata! Ce l'ho fatta davvero! Ho ottenuto la licenza! Anche molti dei miei compagni sono riusciti a superare l'esame ed siamo tutti al settimo cielo. 

Mi voltai verso il mio migliore amico e vidi che lui non è entusiasta quanto noi. Il ragazzo si accorse che lo stavo guardando e scosse la testa con fare negativo. "Non ho superato l'esame"- disse sconfitto. "Doki mi dispiace tanto"- dissi andando ad abbracciarlo. 

La commissione consegnò ai promossi le schede di valutazione con gli errori e il voto dell'esame. Ho preso 90/100 e l'unica cosa che mi hanno rimproverato è stata l'avventatezza del mio ultimo attacco. 

"Voglio che la scambi con la mia!"- sbraitò Katsuki furioso. "Guarda che non si può fare Bakugo"- rispose Kirishima. A quanto pare, neanche Katsuki è riuscito a superare l'esame e posso già immaginare il perché. Quando si arrabbia non riesce a controllarsi e conoscendolo avrà sicuramente finito per dire ai feriti di arrangiarsi da soli o cose del genere. Sospirai e mi avvicinai al ragazzo biondo. 

"Mi dispiace Katsuki"- dissi appoggiandogli una mano sul braccio. "Non ho bisogno della tua compassione Kaya!"- mi aggredì il biondo. Il ragazzo si scollò la mia mano di dosso e si allontanò rapidamente. Perché mi ha respinta così? Stavo solo cercando di confortarlo. 

"Ora mi rivolgo a coloro che non hanno superato l'esame"- disse il tizio attirando immediatamente la mia attenzione. "Anche se non avete raggiunto l'obiettivo non dovete scoraggiarvi, perché vi sarà concessa un'altra opportunità. Si tratta di un corso della durata di 3 mesi, al termine del quale, ci sarà un test individuale. Se lo supererete, vi sarà concessa la licenza provvisoria. Lavorando sui vostri punti deboli e sulle vostre mancanze, potreste raggiungere persino un punteggio migliore di chi ha superato l'esame. Ma sarà impegnativo, perché il corso si terrà in contemporanea con le lezioni". 

"Doki hai sentito?! Puoi ancora farcela!"- esclamai entusiasta. "Si, mi impegnerò al massimo!"- disse lui determinato. "Ne sono sicura". Il mio migliore amico mi abbracciò e insieme ai nostri compagni, tornammo al nostro dormitorio. E così finalmente, calò il sipario sul capitolo della licenza provvisoria: un passo importante verso la strada per diventare un'eroina. Nonostante io sia felicissima, c'è ancora una piccola questione che voglio risolvere. 

Salii le scale che portano al secondo piano fino a raggiungere la porta della sua camera. Bussai due volte, ma non ricevetti alcuna risposta, così afferrai la maniglia e aprii lentamente la porta. "Katsuki?"- lo chiamai. Entrai nella stanza. Il ragazzo è sdraiato sul suo letto e mi dà le spalle. La stanza è tutta buia ad eccezione di una piccola lampada sulla scrivania che emana una luce fioca. 

"Esci"- ordinò lui con un tono che non ammette repliche. "No". "Ti ho detto esci!". "E io ti ho detto di no"- ribattei decisa. Katsuki si girò verso di me e mi fulminò con lo sguardo. "Senti Principessa, oggi non è giornata quindi vedi di levarti dalle palle e lasciarmi in pace!". Lo sta facendo ancora. Katsuki mi sta respingendo. Non mi permette di aiutarlo o di restargli vicino, ma so che ne ha bisogno. 

Mi avvicinai a lui e mi sedetti ai piedi del letto. "No Katsuki, io non me ne vado. Sono tua amica e gli amici si aiutano nel momento del bisogno". "Ti ho già detto che non voglio la tua compassione, cazzo!"- ringhiò il biondo furioso. Lo ignorai e continuai a parlare. 

"Tu hai un brutto difetto Katsuki: se stai male non chiedi aiuto. Ti chiudi in te stesso, sparisci e poi ritorni quando stai meglio. Diventi aggressivo e respingi chiunque provi a starti vicino, ma con me non funzionerà. Puoi urlare, riempirmi di insulti e gettarmi addosso tutta la tua rabbia, ma io non mi muovo da qui. Sono tua amica e non ti lascio da solo, hai capito?".