ETERNALLY MINE - BAKUGO KATSUKI

6. Assedio a sorpresa

La bravura e la determinazione di Shoto mi colpirono. Dopo essersi fatto spiegare il loro piano, io e lui corremmo immediatamente verso la zona centrale, dove mio padre sta ancora affrontando il gruppo di Villain da solo. 

Il mio intento iniziale era quello di scendere in campo per aiutare mio padre, ma ben presto ho capito che sarebbe una cosa davvero stupida. Le mie casse sono fuori uso e senza la musica, sarei solo un peso per lui. Io e Shoto ci limiteremo ad osservare la situazione a distanza di sicurezza. 

"Se le cose dovessero mettersi male, non esiterò a scappare e portarti con me chiaro? Ti trascinerò via di peso se necessario"- mi intimò Shoto serio. Annuii in risposta e ripresi a camminare verso la zona centrale. La zona sabbiosa si trova ad una distanza notevole dal centro della USJ perciò ci sarebbe voluto un po'. 

Dopo un tempo che mi parve infinito, riuscii finalmente a scorgere la figura di mio padre. Rimasi a distanza di sicurezza ad osservare la scena. Eraserhead sta ancora combattendo contro i Villain e non demorde. Shoto ha ragione. Questi qui sono solo degli incapaci. 

I Villain pericolosi sono solo 4 o 5 e per il momento non sembrano intenzionati a fare del male a nessuno. Questa mia deduzione venne distrutta in meno di un minuto. Un tizio con i capelli azzurro chiaro e delle mani su tutto il corpo prese a correre rapidamente verso mio padre. Lui non si fece da parte e partì alla carica verso il suo avversario. 

Eraserhead attaccò con le sue bende in fibra di carbonio, ma il Villain riuscii ad afferrarle e a schivare il suo attacco. Mio padre si avvicinò ancora e riuscii ad affibbiargli un pugno nello stomaco. Il Villain gemette sofferente ma, allo stesso tempo, approfittò di quella vicinanza per afferrare il suo gomito. 

"É difficile vederlo perché ti muovi in continuazione, ma ho notato che i capelli ti ricadono sugli occhi ogni volta che termini un'azione. E gli intervalli fra un'azione e l'altra si fanno sempre più brevi. Non è che ti stai sforzando troppo, Eraserhead?". 

Vidi la pelle del gomito di mio padre cominciare a sgretolarsi pian piano fino a perdere una grossa quantità di sangue. Oh no, papà! Lui non si fece abbattere e colpì nuovamente il Villain allo stomaco per scrollarselo di dosso. Il sangue cominciò a scorrere dal suo braccio ferito ma, nonostante il dolore, mio padre non demorse e continuò a lottare contro gli altri Villain rimasti. Li sconfisse uno dopo l'altro per poi tornare a focalizzarsi sul tizio dai capelli azzurri. Quest'ultimo parlò di nuovo. 

"Il tuo Quirk non sembra adatto a sostenere lunghi combattimenti contro nemici numerosi. Mi sono fatto l'idea che questo non sia il tuo pane quotidiano, giusto? Secondo me, tu sei specializzato in scontri brevi con attacchi a sorpresa. Ciononostante, hai deciso comunque di buttarti nella mischia per proteggere i tuoi studenti. Formidabile. Davvero formidabile ma, in ogni caso, caro mio eroe, non sono io l'avversario più forte". 

In quel momento, un mostro gigante dall'aspetto spaventoso apparve alle spalle di mio padre. Lo colpì con un pugno in pieno viso prima ancora che lui avesse il tempo di reagire. I suoi occhiali volarono via e si ruppero in mille pezzi. Adesso, quando guardo mio padre, tutto quello che vedo è sangue. Sangue dappertutto. Il mostro lo atterrò tenendolo fermo per un braccio. 

"Per tua informazione Eraserhead, Nomu è l'anti-simbolo della pace. Il modello avanzato di essere umano"- ridacchiò il tipo con le mani addosso. Il Nomu prese il braccio di mio padre e lo spezzò come fosse un rametto. Sentii il crack delle sue ossa rotte fin dentro lo stomaco. Il mostro continuò a colpirlo ripetutamente. Le urla di dolore di mio padre sono come lame nel mio petto e ben presto, il mio viso venne rigato dalle lacrime. "P-papa"- balbettai con un filo di voce. 

D'un tratto, il Villain con il Quirk del teletrasporto apparve in una nube viola accanto al suo compagno. "Shigaraki Tomura"- lo chiamò. Così è questo il suo nome. "Eccoti Kurogiri. Ti sei liberato di Numero Tredici?". "Si, l'ho messo fuori combattimento". Oh no!