28. Ben Fatto Principessa

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KAYA 

Trascorsi il pomeriggio nella stanza di Ashido, con lei e Kyoka studiando il materiale didattico che ci hanno dato la scorsa settimana. L'esame per la licenza è alle porte ormai e dobbiamo impegnarci nello studio ora più che mai. 

Dopo qualche ora terminammo di studiare i primi capitoli del manuale. Decidemmo di fare una pausa e di scendere al piano di sotto per fare merenda. Diversi nostri compagni sono nella sala comune anche loro immersi nello studio. Presi una mela e la addentai. 

Attraversai il corridoio e andai a sedermi sul divano accanto a Sero. Il divanetto di fronte a lui è occupato da Kirishima, Kaminari e Shoto. "State studiando anche voi?"- domandai al ragazzo moro. "Già, questa roba è molto più complicata di quanto pensassi"- commentò lui grattandosi il capo. 

D'un tratto, qualcuno bussò alla porta. "Vado io!"- esclamò Ashido correndo verso l'ingresso per poi tornare poco dopo. "Chi è alla porta?"- chiese Kirishima curioso. "E' Monoma, dice che vuole vederti Kaya". 

Sentii il sangue raggelarsi nelle vene nel sentire quell'affermazione. "Non farlo entrare!"- esclamai alzandomi in piedi di scatto. "Perchè? Non vuoi vederlo?"- domandò la mia amica confusa. A parte Katsuki, nessuno è al corrente di quello che ha fatto Monoma. Non l'ho ancora detto nemmeno a Shoto, perciò posso capire il loro stupore. 

"Ti spiegherò tutto promesso, ma ti prego n-non...n-non-". D'un tratto sentii una sensazione di pesantezza al petto. Cercai di respirare, ma sento come un nodo alla gola. Il mio respiro divenne affannoso e irregolare. E' un attacco di panico

Dopo la morte di mia madre, ho cominciato a soffrirne sempre più spesso. Shoto se ne accorse e si piantò davanti a me. "Hey, calmati Fragolina. Va tutto bene"- disse il ragazzo accarezzandomi dolcemente le braccia e le spalle. "Va tutto bene, respira. Devi respirare ok?". "N-non...n-non ci riesco". 

I miei compagni ci circondarono. Ognuno di loro mi guarda preoccupato e mi ripete di respirare. Sentii una stretta alla gola e annaspai cercando di riempire d'aria i miei polmoni. Mi sto sentendo male sul serio. Gli occhi mi si riempirono di lacrime, bagnandomi le guance e appannando la mia vista. "Tacete dannate comparse! Non vedete che state peggiorando la situazione cazzo?!". 

La voce di Katsuki arrivò alle mie orecchie forte e chiara. Il ragazzo si avvicinò me e mi strinse a lui in un abbraccio. Prese ad accarezzare dolcemente la mia schiena con una mano e poggiò l'altra sulla mia testa per tenermi appoggiata contro il suo petto. 

 "Ascolta il mio respiro

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 "Ascolta il mio respiro. Cerca di inspirare ed espirare con me, ok? Dei bei respiri lenti e profondi". Chiusi gli occhi e provai a fare come ha detto, concentrandomi sul ritmo del suo respiro. "Brava così. Bene. Continua a concentrarti sul mio respiro. Ascolta il battito del mio cuore. Senti il calore del mio corpo contro il tuo". 

La voce di Katsuki è calma e decisa, quasi come se il ragazzo sappia esattamente come comportarsi in queste situazioni. Il battito regolare del suo cuore mi rimbomba nelle orecchie. Sentii il mio respiro cominciare a normalizzarsi. "Sei al sicuro. Finché ci sono io, non ti accadrà nulla di male. Capito?". 

ETERNALLY MINE - BAKUGO KATSUKIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora