2) «Prima regola: non innamorarti di me»

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"Capitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all'improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata

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"Capitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all'improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata...".

Francesca Garcia

Avevo sempre cercato l'amore nei libri, fin da quando ero bambina. Amavo i romanzi rosa, amavo ogni tipologia d'amore descritta in essi. L'amore dolce, l'amore impuro, l'amore impossibile, l'amore straziante, l'amore tossico, l'amore lacerante, l'amore eterno... I libri erano in grado di far imparare al genere umano sfaccettature dell'amore che non credevano possibile.

I libri erano tante cose per tante persone. Per me, i libri, mi avevano aiutato a scappare dalla realtà che stavo vivendo nelle due ultime settimane. Mio padre che decideva di darmi in sposa ad un anziano come se fossimo in un romanzo storico di Julia Quinn. Mia madre che mi salva per darmi in sposa ad un altro uomo. A essere sincera al momento, mi sentivo tanto come una delle protagoniste dei dark romance. 

Il dark romance era un genere letterario che si collocava all'interno della più ampia categoria dei romanzi d'amore, nato proprio per indagare la complessità delle relazioni, spesso controverse e problematiche.

Di solito, a prescindere dal loro trope, la maggior parte di questi libri si concludevano nello stesso modo: i due protagonisti finivano per amarsi così tanto dall'essere pronti a straziarsi l'anima l'uno per l'altro.

Oggi, anche io stavo scrivendo un nuovo capitolo della mia storia. Eppure non avevo idea di come sarebbe stato il finale. L'unica cosa di cui potevo essere sicura, era che stavo per entrare in casa del mio futuro marito con la coda tra le gambe, inconsapevole di ciò che mi sarei potuta trovare dinanzi.

«Seguimi cara» mi incoraggiò mia madre varcando la porta di casa dell'uomo che tra pochi giorni a questa parte avrebbe preso posto di fianco a me come mio marito. Entrai nell'appartamento, ritrovandomi immediatamente in un lungo corridoio, colmo di quadri sia a destra che a sinistra.  Ognuno di questi quadri raffigurava strane linee collegate o intrecciate tra di loro. Sopra ogni quadro, era presente una scritta, che però variava in base alla forma dei disegni.

Lo voglio || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora