8) «Cosa vuoi da mia moglie, Carlos?»

2.7K 191 49
                                    

P A R T E 1

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

P A R T E 1

"La gelosia è uno dei sentimenti più sinceri, indipendentemente dalla situazione, ti fa capire quanto tu inizi a tenere all'altra persona

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"La gelosia è uno dei sentimenti più sinceri, indipendentemente dalla situazione, ti fa capire quanto tu inizi a tenere all'altra persona. E quando inizi ad essere geloso di qualcuno che non dovresti, ecco, li diventa un casino".

Francesca Garcia

«Attenta ai giornalisti se ti capiterà di rimanere sola». Annuii e strinsi maggiormente il braccio di mio marito mentre entravamo in una struttura che lui mi aveva indicato essere un motorhome. Quel giovedì era pieno di giornalisti, ma il che era normale. Charles mi aveva spiegato che il giovedì era maggiormente il giorno delle interviste.

«E non preoccuparti per i fan». Annuii una seconda volta mentre ci avvicinavamo ad una rampa di scale. Mio marito aveva ragione. Lui aveva dei fan - delle fan - molto accaniti. I cori che venivano fatti fuori dall'hotel, le urla, le foto, gli autografi. Stronzo com'era inizialmente mi era venuto strano pensare che tutta quella gente lo amasse. Anche se in quei giorni mi aveva abituato ad un lato del suo carattere completamente diverso.

Dopo le vacanze estive avevamo dormito una notte a casa, e quella notte entrambi avevamo dormito in camere separate. Lui non aveva chiesto di dormire con me, ed io altrettanto. Solo la notte dopo, in hotel, eravamo ritornati a dormire insieme. Eppure il nostro rapporto non sembrava essere diventato burbero come prima. Charles era sereno, chiacchieravamo tranquillamente, e tra noi i litigi non erano più presenti.

«I meccanici sono un po' coglioni, ma sono fantastici».

«Mi stai mettendo ansia» gli feci notare salendo gli ultimi tre gradini della rampa, al che lui rise divertito. Molto probabilmente era d'accordo con me. Era da tutto il giorno che continuava a ripetermi di stare tranquilla quando in realtà l'unico ad essere agitato era soltanto lui.

«Ti piacerà». Quella fu l'ultima cosa che mi disse prima di puntare gli occhi nell'immensa stanza e urlare a gran voce: «Buongiorno!».

Con la mano stretta nella mia, ed io ancora attaccata al suo braccio, Charles avanzò entusiasta verso diversi uomini e donne che vestivano in rosso, con lo stemma della Ferrari posto sul cuore. A differenza loro mio marito mi aveva spiegato che sia lui che il suo compagno di squadra avrebbero portato in pista abiti, e tute di colore nero per celebrare un qualcosa legato al carbonio.

Lo voglio || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora