POV JUNE:
"You're so funny, You make me laugh. Because you are so daft." Canto mentre esco dalla doccia, pensando inevitabilmente a Simon.
Simon, esci fuori dalla mia testa.
Simon, smettila di saltarmi in mente con il tuo sorriso.
Il tuo maledettissimo sorriso.
Dopo il discorso del padre, siamo usciti fuori in giardino e abbiamo parlato per tutta la sera.
Parlavamo di qualunque cosa, senza sentirci imbarazzati o a disagio. Lui mi ha raccontato moltissimi aneddoti sulla sua infanzia. Una volta pare che Simon abbia provato a trasformarsi in un rospo, per trovare la sua principessa che l'avrebbe trasformato nuovamente nel principe azzurro. Mi ha raccontato di quando lui e Janae hanno fatto finta di essere dei viaggiatori nel tempo e chiedevano ai passanti in quale anno si trovassero.
Anche lui ha sentito delle perle sulla mia infanzia: io da piccola ho convinto metà citta che ci fossero dei fantasmi pericolosi in giro. Gli ho raccontato di quando senza volerlo, ho fatto cadere la mia torta di compleanno al cioccolato a terra. Doveva essere una sorpresa, ma io sono troppo curiosa e impaziente e da brava bambina di sei anni, avevo rovinato la sorpresa dei miei.
Io e Simon abbiamo riso per secondi, minuti e ore.
Come al solito, c'eravamo solo noi due.
I nostri sguardi.
Le nostre risate sono la melodia che preferisco.
Tutto è buio, ma noi siamo un piccolo angolo di luce.
Io non ho mai parlato così tanto con una persona. Non ho mai capito ed apprezzato così una persona. Una notifica dal mio telefono mi fa tornare al presente. È Simon. Spero di vederlo prima di scuola, prima che Nora mi dica che devo stargli lontano.
Chat:
Simon : Affacciati June.
June: il rospo è venuto a salvarmi dal mostro che mi tiene prigioniera?
Simon: sì, ma il rospo aspetterà la principessa ancora per poco qui fuori.
June: non credo proprio, ti conviene aspettarmi.
Simon: ok principessa, ai tuoi ordini.
Mi sono appena ricordata che devo scrivere a Nora che non deve dare il passaggio anche a me e ovviamente non le dirò che vado a scuola con Simon. Reagirebbe in maniera esagerata e tirerebbe una delle sue solite frasi.
Mentre mi infilo le scarpe al piano di sopra mia madre mi richiama "June, qui fuori c'è Simon. Ti porta lui a scuola?". Cosa le rispondo?
" June, ma veramente? Ti fai portare a scuola da Simon Kelleher? Sei completamente pazza." dice Jason.
"No, non so perché sia qui. Nei dintorni vive la sua migliore amica. La starà aspettando qui fuori." Dico io cercando di mentire nella maniera più convincente. Abbraccio i miei genitori e corro fuori, cercando di non farmi vedere troppo vicina a lui.
"Hey June, come stai?" mi chiede lui, con il suo sorriso migliore.
"Sto bene. Tu rospo?"
" Mai stato meglio principessa." Dice aggiustando la tracolla della sua borsa "Ho detto a Janae che oggi avrei fatto tardi a scuola. Non le ho mai menzionato la mia idea di venirti a prendere. Perciò faremo i disinvolti appena arriveremo a scuola."
" Mi dispiace."
"Cosa ti dispiace?" mi chiede lui confuso.
" mi dispiace che tutti ti odino Simon. Mi dispiace che nessuno ti capisca mai. Mi dispiace che tutto debba essere così riservato solo a causa degli stronzi che sono scuola ."dico io mentre lui mi sorride.
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With love, Simon
ChickLitQuesta è una fanfiction basata sulla rinomata serie tv "uno di noi sta mentendo" , anche conosciuta come "One of us is lying". Come si capisce dalla prima puntata della serie, Simon, il ragazzo che ha inventato l'app chiamata about that per sputtana...