Human contact

39 5 2
                                    


POV JUNE:

Non mi interessa ciò che Nora e gli altri suoi amici potrebbero pensare: io ho bisogno di parlare con Simon. Io ho bisogno di guardarlo negli occhi e di dirgli quanto sono fiera di quello che fatto, senza avere paura di parlare troppo ad alta voce o di essere completamente pazza.

Io correrei sempre da lui.

Siamo connessi e non riusciamo ad evitarlo.

Non siamo ancora nulla e non so se mai lo diventeremo, ma io non posso stargli lontana.

Le parole di Nora, di Nate, di Jake...non contano nulla per me.

Sto uscendo da scuola e spero che Simon mi stia aspettando, perché l'unica cosa che voglio in questo momento è parlare con lui. Dirgli che sono così orgogliosa di lui, anche se nessuno glielo dice. Simon è la mia America, una scoperta che mi ha migliorato la vita, ma me l'ha anche complicata.

Tutto è così speciale ma al contempo disastroso.

L'unica cosa che c'è di speciale siamo noi , ma il mondo attorno è uno schifoso disastro.

Da quando l'ho salvato, ho capito che noi potessimo essere la melodia perfetta in quei suoni scordati.

Il libro perfetto in mezzo a una pila di libri incomprensibili.

Il tramonto emozionante in mezzo al buio.

La differenza tra vivere e respirare.

Perché senza di lui, tutto sembra diverso.

E mi rendo conto solo ora che la vita perfetta che avevo sempre ritenuto di avere, era vuota.

Rotta.

Incompleta.

Mancava lui.

Mancava Simon.

Mentre penso a lui, me lo ritrovo davanti con il suo solito sguardo e il suo sorriso.

" Simon"

" June i-."

" lasciami parlare per una volta." Lui mi guarda confuso "Sono fiera di te Simon. Perché sono sicura che dietro quello che hai fatto c'è molto di più di una stupida notizia."

" I-."

" Stai zitto Simon. Nessuno lo nota, ma io sì. Io vedo quello che fai. Come lo fai. Io vedo in te tutto quello che c'è di buono in questo maledetto mondo. E non posso sopportare che tutti ti guardino male, che ti spintonino, che ti trattino come un mostro. Non lo sei. Tu sei il contrario di un mostro."

Mi guardava con le lacrime agli occhi.

Nessuno gliel'aveva mai fatto notare?

Nessuno gli aveva detto che lui non fosse il mostro?

" June..."

" Non devi dirmi nulla Simon."

" Invece sì. Voglio parlarti, uscire con te, tenerti la mano, invitarti a casa mia quando voglio, piombare a casa tua durante la notte anche se so che dovrò arrampicarmi per raggiungere la tua finestra." Dice lui inchiodandomi con uno sguardo.

Io non posso far altro che sorridergli.

" Nah, le finestre di casa mia sono così comode come passaggio. Le preferisco alle porte."

"Penso che la tua finestra si dovrà abituare a me."

" penso che tu dovresti abituare alla mia finestra, perché io non ti taglierò fuori."

With love, SimonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora