POV SIMON:
Ho bisogno di parlare con June.
Ci sono dei momenti della mia giornata in cui mi ripeto che devo lasciarla andare e altri in cui mi ripeto che mi sto innamorando di lei.
Prendo la giacca e mi dirigo verso la porta, non ha più senso fuggire dalla finestra.
« Vai da June?» mi chiede mio padre.
« Forse cambio idea» dico, guardando in basso, cercando una via di fuga da ciò che penso e dagli errori che sto commettendo.
Io voglio June, io voglio stare con lei.
« Non sono sempre stato un buon padre, ma adesso sento il dovere di dirti una cosa: lotta sempre per chi ami. Fallo Simon, non Avere rimpianti» , mi dice mio padre con le lacrime agli occhi. Non l'avevo mai visto piangere in tutta la mia vita.
«Grazie papà. Lotterò.»
« Adesso vai, altrimenti mamma si accorgerà di tutto e probabilmente chiamerà la madre di June per fantasticare su voi due.»
« Davvero fate così?»
« Adesso corri, va' da June!»
Io prendo letteralmente le parole di mio padre e corro come un idiota verso la casa di June.
Salgo furtivamente e arrivo alla sua finestra, lei è dentro che studia.
Busso alla finestra chiusa e June mi guarda arrabbiata e mi mima un " cosa vuoi?" E io la indico.
Io voglio te June.
Sempre e solo te.
Lei viene ad aprirmi la finestra e io entro, cercando di abbracciarla, ma lei mi respinge.
« June che fai?» dico incredulo. Perché mi respinge?
« Io non tocco i ragazzi fidanzati.»
« Io non sono fidanzato June. Cosa stai dicendo?»
« Chiedilo alla tua ragazza, accordatevi prima di parlare.»
Maeve. Maeve. Maeve
« Noi due...ci siamo baciati è vero, ma n-»
« Avete fatto anche altro no? Me l'hai detto tu. Sei un bugiardo.»
June incomincia a piangere davanti a me e io mi avvicino sempre di più per abbracciarla, ma lei mi schiva sempre.
« Io voglio te June, io non sto con lei.»
« Cosa vuoi da me Simon? Vuoi che facciamo i fidanzatini perfetti mentre ti scopi Maeve?»
«No, io voglio te June. Non voglio Maeve.»
« Io non ti voglio Simon, io non ti voglio. Sei solo un fottutissimo bugiardo.»
Finalmente June si lascia andare e io riesco ad abbracciarla.
Io l'abbraccio con molta intensità e lei fa lo stesso, continuando a piangere.
Entrambi stiamo male per la situazione, la nostra difficile situazione. Una situazione difficile dal momento zero.
« June tu hai bisogno di riposare un po', ok? Distenditi sul letto. Io sto con te, non importa quante volte mi dirai di starti lontano.»
« Non starmi lontano.»
« Mai, June.»
Mi tolgo le scarpe e mi posiziono sul letto di June.
Lei mi segue a ruota e mette la sua faccia sul mio petto. Voglio morire così, giuro.
Voglio scomparire in un nostro abbraccio, perché è questo il mio posto sicuro. Con lei io sono al sicuro.
Maeve non potrà mai replicare il tipo di sintonia che io e June abbiamo. Mai.
Io voglio lottare per noi, ma mi sembra sempre che June sia poco convinta oppure che non si fidi abbastanza del sottoscritto.
Anzi sono quasi sicuro che abbia perso tutta la fiducia che aveva per me. Io ho provato a guadagnare la sua fiducia anche se in modo un po' maldestro.
« Quando la smetterai di fare cose che non dovresti fare?» mi chiede June.
«Tipo cosa? Stare con te?»
«Sai che è maledettamente sbagliato, Simon» mi guarda intensamente mentre mi dice queste parole, intrappolate da un lieve sussurro.
«E allora perché a me sembra tutto giusto?» le chiedo guardandola allo stesso modo, imitando gli stessi movimenti del suo cuore.
« Perchè noi siamo sbagliati.»
« Lo pensi davvero? Pensi davvero che tra noi due sia tutto sbagliato?»
«penso che sarebbe più facile per la mia mente non vederti, ma...»
Odio le frasi che contengono un " ma", tra di noi non deve esserci nessun "ma", tutto deve essere al 100% chiaro.
« per il mio cuore non vederti è impossibile. Non ci riesco, Simon. Forse è meglio che tu torna a casa.»
« L'unica cosa che non mi devi mai chiedere è quella di andare via, io non ti lascio. Mai» le dico tutto di un fiato.
« Devi consentirmi di dimenticarti. Tu stai con Maeve, Simon. Io non sono la seconda scelta di nessuno e tantomeno non sono una ragazza che fa le cose alle spalle delle proprie amiche.»
« Le definisci amiche ora?» le chiedo sbigottito.
« Sì, mi sono state vicino mentre tu la baciavi. Mentre tu stavi con lei» mi risponde e io inizio a sentire tutti i miei sensi di colpa bussare alla porta.
«Senti io ti posso dimostrare ciò che vuoi se mi dai una seconda possibili- » le mie parole vengono interrotte dal rumore emesso dal mio telefono. Qualcuno mi sta chiamando. Controllo la schermata di blocco del mio cellulare e compare il nome di Maeve. Faccio segno di aspettare a June e passo a rispondere velocemente al telefono.
« Amore dove sei? Sono a casa tua e tuo padre e mi ha detto che sei uscito, ma non mi ha detto dove» , mi chiede dall'altro capo della cornetta.
« Sono uscito a farmi una passeggiata, non sapevo che tu venissi. Adesso torno.»
June mi guarda con occhi torvi e un'espressione arrabbiata in volto. È come se volesse sentire quante altre bugie ho da rifilare a Maeve per giustificare la mia assenza.
Odio i bugiardi e sto diventando esattamente come loro.
« Ok piccolo, ci vediamo dopo. Ti amo.»
« Ok a dopo Maeve» cerco di troncare la conversazione più velocemente possibile.
« Non me lo dici anche tu, Simon?»
So esattamente a cosa si riferisce, ma mi sembra ovvio che io non provi lo stesso. Questa finzione mi sta distruggendo. E distrugge anche la persona che probabilmente amo davvero.
« Scusami, non prende bene la linea, ora arrivo.»
June inizia ad applaudire e il mio cuore va in frantumi per l'ennesima volta.
« Sei un bugiardo bravissimo. Adesso mi chiedo se scrivi dei traditori perché li conosci fin troppo bene, no?»
« June,non mi sembra che io stia tradendo Maeve.»
« Fisicamente no, ma mentalmente sì e io non voglio far parte di questa cosa . Tu non sarai leale, ma io sì.»
« Non puoi negare ciò che proviamo, non te lo consento.»
« Quello che sta con la persona sbagliata sei tu, Simon. Sei tu, non io.»
« Ti ripeto per la millesima volta che non stiamo insieme e che sì, ci siamo baciati e abbiamo scopato, ma per me non è nulla di serio. Ho fatto queste cose perché ero arrabbiato» non sono ancora pronto a dire la verità a June, per cui uso la carta della rabbia.
« " Amore" e " piccolo" mi sembrano degli appellativi per una coppia stabile. È finita Simon. Tra me e te, qualunque cosa ci sia stata è finita. Ora. In questo momento.»
«Non mi guardare e non mi parlare più, June. Farebbe troppo male» le dico trattenendo le lacrime. Do un ultimo sguardo alla sua stanza, per l'ultima volta, e questa sarà l'ultima volta davvero.
« Simon?» mi chiama lei guardandomi dritto negli occhi, come se stesse rimpiangendo tutte le decisioni prese.
« June?»
« È finita, e proverò a dimenticarlo, ma...»
« Non ci riuscirai, vero? Noi due non ci riusciremo June, lo sai» le dico senza fiato.
Provare dei sentimenti per lei equivale a dover salire e scendere da giostre pericolose e non avere idea di quando la di farà finita.
« Proviamoci. Fallo per Maeve. Fallo per quel che saremmo potuti essere insieme, Simon.»
« Non ti senti quando parli, June. Dici una marea di stronzate che io non sono più disposto ad ascoltare. Io non ho mai dubitato di noi e di ciò che potessimo essere. L'hai sempre fatto tu, June.»
« Tu mi hai sempre mentito.»
« Io non ti ho mai detto alcune cose per proteggere la gente di cui ti fidi tanto ora!» alzo un po' la voce, scandendo le parole. Mentre le lacrime iniziano a scendermi veloci. Le fermo e mi passo il palmo della mano contro la faccia, ma non serve a nulla.
« Non te ne doveva fregare un cazzo di loro Simon, ma dovevi pensare a me e al rapporto che stavamo costruendo insieme.»
« Ti hanno riempita di bugie e tu hai creduto a tutto e io non ho smentito perché per me è più importante che tu abbia amici, anche se questo comporta che non staremo insieme a causa di una bugia inventata da loro. Io...io sto impazzendo, mi sento sopra una giostra.»
« Simon, cazzo parla» lei scende dal letto e si avvicina a me prendendomi per le braccia.
« Non posso June, non posso» rispondo io scuotendo la testa, mentre mi implora.
« Sei uno stronzo, sei un totale stronzo. Non capisco come abbia fatto a pensare di piacerti anche un po'.»
La sento piangere e il mio cuore va in frantumi come sempre.
« Preferisco che tu creda che io sia uno stronzo, piuttosto che tu perda tutto.»
Non le lascio il tempo di rispondere e scendo dalla sua finestra, anche se sento il suo sguardo di fuoco su di me.
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With love, Simon
ChickLitQuesta è una fanfiction basata sulla rinomata serie tv "uno di noi sta mentendo" , anche conosciuta come "One of us is lying". Come si capisce dalla prima puntata della serie, Simon, il ragazzo che ha inventato l'app chiamata about that per sputtana...