-mmmhhh sei già sveglio....
Si stiracchia stropicciandosi gli occhi come gli ho già visto fare.
-si... Da un pezzo.
-smettila di fissarmi.
-ahhh ma allora eri sveglio...
Ed io che ero pieno di voglia...Di te...
Azzardo spudoratamente allungando una mano su una sua coscia.
-e te la tieni carino.... Alle 14 ho le prove... Come pensi che ce la possa fare se lo facciamo ancora? Già così non è che mi sento un fiore...
-sei il fiore più bello.
-e tu un adulatore da strapazzo.
-Jimin... Riesco ad offrirti una brioche e un caffè... Ti va se andiamo alla biblioteca? Sono appena le 10.00.
-si ma dobbiamo muoverci perché chiude alle 12.00.
Dice saltando fuori dal letto.
-riesci a farti una doccia veloce?
-si anche se mi piacerebbe restare con il tuo odore addosso.
Gli dico sinceramente.
Continua ad arrossire facendomi una linguetta perversa chiudendosi in bagno, mi piace questo suo pudore... Davvero mi chiedo come fa ad averlo ancora pur facendo quello che fa.Ed è così che mezz'ora dopo siamo in biblioteca.
Ci sono questi grandi libroni dove vengono sistemati i giornali.
Cerchiamo quelli della testata Herald.
Sul mio pezzo stropicciato non si legge la data, ma c'è un pc per la ricerca. Jimin non sa come funziona possiede solo un cellulare. Mi ci siedo io davanti e non ho incertezze in un secondo scopro che devo usarlo abitualmente.
-hei... Anche questo è un altro pezzo di te... Sai usare un computer... Forse lavoravi in un ufficio.
Cerchiamo il nome di Jeon Taehyung... Lo troviamo subito.
"figlio di Jeon Senior Jan magnate di un azienda che produce polielettroliti nell'ambito dell'industria chimica"...pare una potenza economica a livello mondiale non indifferente...
Di fronte alla foto di Taehyung l'unica sensazione che ho è quella di conoscerlo, un disagio contenuto.
Cerchiamo invece Jeon Senior Jan ed io appena lo vedo ho un senso di fastidio .
-è lui che mi comanda l'uomo vecchio che sogno.
La mano di Jimin mi massaggia una spalla per rassicurarmi perché mi vede turbato.
-tuo padre forse...
Ma poi quando la pagina gira è lì che mi vedo immortalato mentre scendo da una scalinata di un teatro elegantissimo con al braccio una donna bellissima. Sono proprio io con i capelli decisamente più corti come li avevo la sera dell'aggressione. Ho un'espressione sicura di me.
-"Jeon junior John" sei tu!
Cazzo sei tu!
Mi urla Jimin... Mentre si alzano cori di "ssssstttsss" " ssssstssss" a ricordarci che siamo in una biblioteca e dobbiamo fare silenzio.
Leggo l'articolo con attenzione, la donna è Sunhi Jayan la mia fidanzata, sono certa che è la donna del sogno.
-è la tua ragazza...
Commenta a bassa voce Jimin.
-devo amarla molto se l'ho dimenticata completamente.
Aggiungo io girandomi e strizzandogli un occhio.
Ma non basta per tranquillizzarlo, non riesco più ad avvicinarmi a lui con confidenza. Me lo dice anche apertamente mentre facciamo la strada insieme verso il Fake club.
-Jk... L'altra sera mi è stato super... Non posso negarlo. Ma credo che comprenderai che la tua è una situazione particolare, sono disposto ad aiutarti per capire realmente se sei Jeon junior John, quindi sarebbe meglio se non si ripetesse. Vorrei evitare di innamorarmi di te... Per scoprire poi che sei follemente preso da quel pezzo di figa che abbiamo visto sul giornale.
Apprezzo la sua onesta' e allora lo sono anch'io.
-io non ricordo ancora nulla. Quello che vale per me è il presente... E quello sei tu... Io sono molto preso da te e non posso farci nulla, se non rispettare la tua decisione.
-ok allora cercheremo di capire che cosa è successo, andiamo da tuo fratello e vediamo la sua reazione.
-no.
-perché no?
-perche' non c'è fretta, non ho una bella sensazione...nei confronti di mio fratello né di mio padre né della mia fidanzata... Non mi ricordo ancora di loro se non l'avessi letto.
-magari incontrandolo ricorderesti qualcosa.
Insiste ingenuamente.
-Jimin sono stato aggredito e pestato quasi a morte... Non posso sapere in che rapporti ero con loro... Potrebbe essere stata una gang ad aggredirmi oppure qualcuno mandato da loro...
Rispondo deciso per fargli capire che voglio muovermi con circospezione quando la mia memoria mi darà qualche elemento in più.
-ok Jk. E ora cosa farai?
-domani mattina tornerò qui a leggere ancora qualcosa, poi vedremo.
-forse non dovresti stare all'ostello... Qualcuno potrebbe riconoscerti. Puoi stare da me... Ma prometti di non approfittarne.
-Lo prometto
Rispondo subito felice.
-Jk come devo chiamarti?
-Jk... Non credo di essere più John... Sono rinato.
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Un'altra vita
FanfictionUna notte dopo aver accompagnato la fidanzata a casa John ritorna a piedi verso casa, l'ora tarda e la mancanza di un taxi in giro gli fa prendere la decisione di abbreviare il ritorno passando per un quartiere malfamato. Viene aggredito e picchiato...