Che il buio abbia inizio...
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Verdi occhioni da cerbiatta, appassionata di viaggi e cucina, Kayla Kincaid è l'unica erede di una delle famiglie più potenti di South Beach, una ricca e fiorente cittadina dello stato della Florida.
Quando la citt...
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"Nice to meet you, where you been? I could show you incredible things Magic, madness, heaven, sin..." (Taylor Swift- Blank Space)
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Kayla
Da Melanie: Io e te, stasera, al Red Dragon. Ci stai?
Fissai quel solitario messaggio che lampeggiava sullo schermo del mio cellulare con sguardo incerto. Melanie mi aveva proposto di fare un salto al Red Dragon, una delle discoteche più in voga della città.
L'idea di trascorrere una serata in compagnia della mia migliore amica, lasciandomi andare al richiamo zuccherino dell'alcol, mi allettava parecchio.
Eppure mi ritrovai a chiedermi se acconsentire a quella richiesta non fosse da sciocca vista la situazione di caos che regnava a South Beach e considerato che il ricordo del mio incontro ravvicinato con uno dei Damned Angels sembrava ancora bruciare contro il mio cranio.
Negli ultimi tempi mio padre mi aveva vietato categoricamente di uscire senza supervisione. Non potevo mettere piede fuori casa senza la presenza di Damon o David e quelle catene illusorie che mi accalappiavano il collo parevano stringersi sulla mia pelle di giorno in giorno.
E mi chiesi fino a che punto sarei stata in grado di trattenere il respiro. Ero stanca di quella vita in apnea.
Perciò rilessi quel dannato messaggio per la terza volta e piantai lo sguardo sulla rosea carta da parati che decorava le pareti della mia stanza.
Lottai contro il mio raziocinio, contro quel buonsenso che mi intimava di non infrangere alcun limite: era un periodo strano quello, pericoli si affacciavano all'orizzonte e la minaccia che quegli incubi che mi tormentavano il sonno si realizzassero sembrava ormai tatuata sulla mia pelle.
Trascorsero diversi minuti, attimi di silenzio assordante al termine dei quali uscii vincitrice dalla mia personale battaglia di paranoie.
Al diavolo, avrei accettato l'invito di Mel. Sarei uscita come tutte le ragazze della mia età, mi sarei piacevolmente inebriata i sensi con qualche drink e avrei fatto ritorno a casa cantando a squarciagola le canzoni di Taylor Swift affianco a Melanie che sicuramente avrebbe sbagliato ogni parola dei testi.
A Melanie: Ci sto, ci incontriamo ai cancelli alle undici in punto.
Mi alzai di scatto dal letto, gettando una fuggevole occhiata alla timida luce pomeridiana che filtrava dolcemente dalle imposte della mia stanza.
D'istinto, in un gesto che ormai era un mio segreto rituale, portai una mano al ciondolo a forma di libro che pendeva dolcemente dal mio polso.
Solo che...le mie dita trovarono il vuoto. Il mio bracciale, quell'argenteo gioiello che indossavo da anni, era sparito.
