Uno scorcio di buio (2)

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La guardava e lo stupore sembrava abbracciare ogni sua cellula e pensiero tanto splendente appariva la sua bellezza.
Passavano i giorni, i mesi e perfino gli anni, ma lei era la più bella di sempre.
La più bella di tutte.
Con sguardo traboccante di devozione, la osservava in solenne silenzio, guardando a quella immobilità che le accarezzava malignamente il volto con incanto e amarezza al tempo stesso.

I suoi capelli ramati erano aperti a ventaglio sulla stoffa bianca e quella mattina, mentre la guardava, sembravano brillare più che mai, incorniciandole il viso come un'aureola, conferendole le fattezze di un angelo caduto.

Era bella, si ripeteva nella mente.
Lo era sempre stata.
E la sua bellezza non sarebbe mai sfiorita, non importa quanto lo scorrere del tempo sarebbe stato brutale con lei.

Ogni volta era sufficiente una misera occhiata verso il suo viso e questo bastava a innescare un moto di dolore capace di squarciare la sua anima in due.

Sapeva che le cose non sarebbero cambiate.

Ma avrebbe fatto di tutto affinché quel dolore non rimanesse solo suo.

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