ansia

236 5 2
                                    

sento la sveglia suonare.
perché metto canzoni pop come sveglia se poi mi danno un sacco fastidio,bah.
era il 12 settembre,primo giorno di scuola in una nuova città,non ci voglio pensare.
salto giù dal letto con una faccia da drogata e mi dirigo in bagno,dove evidentemente c'era mio fratello che cantava.
<<MATTIA! TI DAI UNA MOSSA>> urlo.
lui sentendo questi urlo fa cadere la spazzola e mi apre subito la porta
<<i'm so sorry sis del mio cuoricino,però annalisa è la priorità e questo lo sai anche te>>
gli lancio un sorrisetto e gli scompiglio i capelli mentre mi siedo sul water e disinfetto i tagli.
mattia quando vede quello che lui definisce orrore sbianca.
la separazione dei miei non è stata positiva né per me né per lui,e si notava parecchio
<<patato allora sei pronto per questo tuo primo giorno di medie?>> gli dico in maniera dolce mentre gli sistemo il correttore tutto sbavato
<<se devo essere sincero no,poi non so cosa mettere>> mi dice con aria preoccupata.
appena lo finisco di sistemare io e mattia ci dirigiamo in camera nostra.
prendo sia i miei sia i suoi vestiti e glieli faccio vedere.
lui mi fa un sorriso infinto che per me vale moltissimo
<<anche se in scuole diverse andiamo vestiti uguali>> gli dico.
poso sul letto le magliette e i cargo.
le magliette ancora mi ricordo le avevamo prese qualche settimana fa dopo l'evento di rose villain.
"sexy pepole meet rose villain" c'era scritto sulla maglia.
ci finiamo di vestire e mattia scende per fare colazione.
io rimango ancora un po' su,mi metto una lametta nello zaino e poi scendo,sia con il mio sia con lo zaino di mattia.
<<buongiorno,alex>> mi dice mio padre con un sorriso.
<<buongiorno papi>>
<<dormito bene?>>
<<si>>
ma a chi voglio prendere in giro,non ho chiuso occhio.
dopo qualche minuto usciamo di casa.
arriviamo alla scuola di mattia,e io gli do un bacio sulla fronte per tranquillizzarlo.
<<amore mio..>> gli dico vedendo i suoi occhietti lucidi.
mi abbraccia e poi vola su per le scale perché stava facendo ritardo.
ora tocca a me.
mio padre mi porta a scuola e mi lascia davanti alle scale del liceo
<<buon lavoro papi,ti amo tanto>>
<<buona scuola tesoro mio,a dopo>>
lo saluto poi vado verso il mucchio di gente che c'era davanti alle porte del liceo.
prendo dallo zaino la medicina per l'ansia e ingerisco 20 gocce.
mentre tutto quanti vanno verso le classi io mi perdo.
cerco una professoressa per chiedere indicazioni.
appena la vedo mi fiondo verso di lei e cerco di non andare nel panico.
<<m-mi scusi>>
la prof si gira e i suoi occhi color nocciola mi rapiscono.
aveva i capelli ricci marroni e dei lineamenti stupendi.
fisico molto snello ed era vestita in maniera semplice,camicetta bianca e jeans presi da zara.
<<dimmi tesoro>>
i miei occhi passano alle sue mani..le vene!cazzo si vedevano le vene..
<<cercavo la seziona 2A dell'artistico>>
<<vieni,seguimi>>
mentre la seguo noto che messaggia in continuazione con qualcuno ma non ci faccio troppo caso
<<sai in prima ora sono in classe vostra>> mi dice.
io sorrido e appena entro in classe noto che il primo banco è l'unico libero.mi siedo e cerco di non andare nel panico vedendo tutti quegli occhi puntati addosso.
<<allora ragazzi,ci vogliamo presentare>>dice la prof,o meglio,dice beatrice venuta dalla candida rosa del paradiso.
dopo esserci presentati lei ci rassicura
<<oggi non faremo nulla e introdurremo il programma,non mi sono presentata..sono federica giurintano ,la vostra prof di matematica e scienze,imparerò tutti i vostri nomi ce la metterò tutta>> ci dice e a susseguirsi fa una risatina.

succede tutto per una ragione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora