sopravvivere è facoltativo

35 1 0
                                    

ormai era sera e la mia gola non ce la faceva più, come non ce la faceva più la schiena, le mie gambe e i miei polsi.
le manette stavano accanto a me sul letto.
federica era in bagno a farsi una doccia per rinfrescarsi.
ancora non abbiamo cenato e io sto morendo di fame.
decido di vestirmi, mi metto una maglietta e l'intimità, niente pantaloncini o reggiseno.
scendo dalle scale e prendo il mio telefono per ordinare qualcosa.
<< amore cosa vuoi mangiare?>> dico urlando per farmi sentire.
<<che ne dici di una pizza?>>
la sua voce è ovattata però riesco a sentirla.
<<come la prendi?>> chiedo.
<<margherita>>
<<va bene, ho ordinato, arriva tra poco!>>
faccio l'ordinazione e poi mi stendo sul divano per rilassarmi.
dalle scale scende federica, con i capelli bagnati e con un'asciugamano che le copriva il corpo.
<<cazzo, sei stupenda>> il mio cervello non era collegato a quello che dicevo.
si siede accanto a me e mi accarezza le gambe.
<<mi è mancato il tuo corpo, sai>> mi dice.
sorrido e mi fiondo nelle sue braccia.
<<piccola mia>>
con quelle parole mi addormento come fossero musica per le mie orecchie.












<<alex ma sei seria? dormi sempre!>> dice teddy scuotendomi cercando di svegliarmi da un sonno profondo.
<<ciao raga!>> dice cristian sedendosi al suo banco insieme a charlotte.
sbaglio o charlotte porta la felpa di cristian.
io questi due li amo più della mia stessa vita.
<<dicono che oggi abbiamo 3 ore di buca!>>
<<ah, bene, posso dormire>> dico accasciandomi di nuovo sul banco.
<<eh no!>>
charlotte mi prende la maglietta e mi fa alzare di nuovo.
<<che palle raga però>> sbuffo.
<<modera il linguaggio di nardo>> dice cristian gesticolando.
mi accascio di nuovo sul banco e sta volta nessuno mi rialza, miracolo!




dopo scuola io e il mio gruppetto ci dirigiamo verso casa mia.
abbiamo fatto così tante cazzate oggi, che abbiamo stabilito che la frase del giorno è "sopravvivere è facoltativo"!
ci avviamo nel vialetto di casa mia e io intravedo una macchina molto familiare, ma non è ne di federica ne di mio padre.
apro la porta di casa e mi aspettavo di vedere tutti tranne lei, mia madre.



nota dell'autore: chissà cosa succederà nel prossimo capitolo🤷🏽‍♀️

succede tutto per una ragione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora