Capitolo 10

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-Dee. Sono seria... non è necess-...
-Sì, invece. Ti imbocco io.- mormorò Dean, prendendo un po' di minestra dalla ciotola col cucchiaio e avvicinandolo alla bocca della rossa.
-Non sono invalida.- mugugnò, incrociando le braccia al petto e soffocando un gemito di dolore.
-Visto? Sei convalescente.- borbottò.
Era passato quasi un mese dall'aggressione e Charlie pian piano stava riacquistando le forze. Tuttavia questo non impediva alla Winchester di essere super iperprotettiva nei suoi confronti. Non la lasciava nemmeno andare in bagno da sola.
-Metti che ti si aprono i punti!
-Ma Castiel mi ha tolto i punti tre giorni fa!
-Fa niente! Magari ti si riapre la ferita!
Charlie mugugnò qualcosa e poi si alzò in piedi, prontamente sorretta da Dean per i fianchi.
-Dee. Per favore. Mi scappa. E ho bisogno della mia privacy.
-Privacy? Ti ricordo che conosco le tue parti intime meglio di te.
-Non essere volgare.-scrollò la testa, poi la baciò leggermente sulle labbra.
-Forza. Vai.- la spinse verso la porta del bagno della camera.

Sam lesse parecchi miti sul cambio di sesso, parlò con Castiel per cercare una qualche scappatoia, ma nemmeno lei sapeva che fare, a parte iniziare a sistemare dei sigilli anti angelo in giro per il bunker. E soprattutto non uscire mai da lì. Solo Sam era "al sicuro".
-Cassie?-chiamò il Winchester.
-Mh?- Castiel alzò la testa dallo schermo del computer. Stava imparando ad usarlo, passo passo, insieme a Samuel.
-Credi che potrebbero attaccarci?
-Sam... credimi, se lo sapessi farei il possibile per non farlo accadere.-sospirò, abbassando lo sguardo. Sam si avvicinò e la abbracciò da dietro, baciandole una guancia. -Andrà tutto bene.- sorrise, poi le porse la mano. -Stavo pensando... è da una settimana che non... eh...
-Che non copuliamo?
-...sì.-tossicchiò. Cassie gli prese il palmo e lui la tirò fino in camera.

Dean apparecchiò la tavola per quattro. Era certa che Charlie avrebbe voluto mangiare con loro, quella sera.
Sam e Castiel ancora non si vedevano in giro, e la Winchester sapeva bene che non erano andati a raccogliere margherite. Sperava solo usassero protezioni. "Avevo la mia lama angelica" aveva detto Castiel dopo la sua prima volta. Dean scoppiò a ridere da sola.

Sam accarezzava i seni rosei e sodi di Castiel,mentre lei gli prendeva il viso fra le mani e iniziava a baciarlo con passione sulla bocca. Immerse le dita lunghe ed affusolate fra i capelli dell'altro, tirandoli appena quando lui affondò in lei con un movimento lento del bacino. Si lasciò scappare un gemito sommesso, che Sam spezzò con l'ennesimo morso sulle labbra, che ormai erano diventate rosse e gonfie.
-Sam-Samuel...-sussurrò, e lui cominciò ad ondeggiare col bacino.
Se avesse saputo che essere donna implicava anche quello... beh, di certo ne avrebbe presa una per tramite molto prima, invece di scegliere Jimmy.

Charlie si vestì lentamente con una vecchia camicia da uomo di Dean e degli strani pantaloncini che aveva usato una volta sola, tempo prima, al Comic-con. Quella volta che si era fatta il tatuaggio sulla schiena, quello della principessa Leila sul dado di Dungeons and Dragons. Forse doveva far vedere Lo Hobbit a Castiel, avrebbe potuto convincerla a tatuarsi Smaug sulle costole. Scrollò la testa ed arrivò in cucina, dove c'erano solo Sam e Dean, seduti al tavolo, con lo sguardo perso quasi nel vuoto.
-Ragazzi, che succede?- si avvicinò.
-Dobbiamo trovare i serpenti. Devo tornare uomo.- sussurrò Dean. -O metterò a rischio le vite di tutti voi.
-Castiel?-chiese dopo un po' la rossa.
-Non aveva fame, è rimasta in camera da letto.-sussurrò Sam con fare assente.
-Ragazzi, sono seria... che sta succedendo?
Dean sospirò, poi guardò il fratello con la fronte corrugata. -Succede che questi due non hanno usato protezioni per tutto questo tempo. Credevo di averti insegnato tutto, Sammy!- scrollò la testa. -Non vorrai mica avere un figlio col nostro angelo, mh?
Sam alzò lo sguardo e fissò la sorella negli occhi. -... e anche se fosse?-sussurrò.
Charlie si mise una mano davanti alla bocca spalancata per lo stupore.
-Cioè voi... tu... -prese un respiro. -...porca puttana.- si lasciò sfuggire.
-Sam, sai vero che un bambino non può crescere in queste condizioni, mh? Che appena Cassie resterà incinta diventerà la creatura più esposta qui dentro?
-Sempre se non lo sia già, incinta...-mormorò la rossa, poi guardò la Winchester. -Dee... non credevo avrei mai pronunciato questa frase in vita mia ma... ci serve un test di gravidanza.

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