Capitolo 3

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Charlie uscì dal bagno tenendo una mano sulla spalla di Cas, che stava lentamente riprendendo colore sulle guance. Le disse di stare tranquilla per un po', e che avrebbe potuto magari aiutare Sam con le ricerche. Dopodiché la rossa si chiuse alle spalle la porta della stanza di Sam.

-Allora?- chiesero all'unisono Sam e Dean, visibilmente preoccupati.

-Le ho dato degli antidolorifici, dei miei vestiti puliti e le ho detto di riposarsi.- sospirò. -Si può sapere cosa avete combinato per attirarvi l'ira della Madre Terra?

-Dean e Cas hanno ammazzato un serpente femmina mentre si accoppiava.- ridacchiò Sam, guardando la sorella dall'alto. Era perfino più bassa, in quel corpo.

-Starà bene?-chiese poi Dean, riferendosi a Cas.

-Dee, starà benone. Non è la prima e non sarà l'ultima donna col ciclo mestruale.- scoppiò a ridere. -Certo che non ne sapete proprio nulla!

-Sai com'è, nostro padre non ha avuto tempo di spiegarci come funziona il corpo femminile, fra pistole, alcol e mostri...- borbottò la Winchester, passandosi una mano fra i capelli, esasperata. Mise poi una mano sull'avambraccio, dove c'era il Marchio, ma... qualcosa non andava.

-Sammy... il Marchio.- sussurrò, incredulo.

-Cosa, Dean?- Sam portò lo sguardo verso la ragazza e... sbiancò. Il Marchio di Caino era scomparso.

-Sono... sono libero.- si resse al muro, incredula. Charlie le mise una mano sulla spalla, e Dean la abbracciò forte. Sam sorrise, era felice.

-Vado... vado a dirlo a Cas.- mormorò allora Sam, ed entrò nella sua stanza, lasciando sole le altre due ragazze.


-Credo che dovrò rifare il tatuaggio anti possessione.- bofonchiò Dean, con la bocca piena di doppio cheeseburger. -...è sparito anche quello.- si indicò il petto.

-Andremo domani.- sospirò Charlie, pulendosi la bocca con un tovagliolo, sperando di non avere chiazze di ketchup sparse per tutto il viso. -Devo farlo anche io.- aggiunse.

-Beh, allora Sammy farà da baby sitter all'angelo isterico.- Dean scoppiò a ridere, e Sam sbuffò, dando un altro morso al suo panino vegetariano. -Amico, non puoi andare in un fast food e chiedere un hamburger di tofu!- disse poi la Winchester. -È come andare in un locale di spogliarelliste e chiedere un bicchiere d'acqua!

-Completamente fuori luogo!- concordò la rossa.

-Voi due siete preoccupanti. Uh, Dean, come credi che farai ora con le donne? O... beh, ti darai agli uomini?

-Uomini? Neanche per sogno!- sbottò Charlie. -Glielo insegnerò io come si fa con le donne.- aggiunse, strizzandole l'occhio.

-...Charlie, ci stai provando con me?- chiese Dean, non sapendo se esserne infastidita o lusingata.

-Dee, per quanto tu sia davvero una gran bella ragazza e per quanto tu abbia un gran bel...- Sam la guardò malissimo. -...cuore... non farei nulla che non fosse approvato dall' Alce qui presente.- indicò Sam con il pollice.

-Ragazze, credo che dovremmo trovare una stanza per Cas... e una per te, Charlie.- mormorò Sam, pensieroso.

-Ma hai almeno ascoltato quello che stavamo dicendo?-chiese Dean, ridacchiando.

-Non credo, penso stesse pensando alle tette della vostra amica.- scoppiò in una fragorosa risata. Il minore dei Winchester avvampò e si grattò la nuca, abbassando lo sguardo.

-Ehi, non è giusto. Cas ha due tettone enormi e io...- Dean si indicò il seno. -... non è valido!


Quella notte il bunker era silenzioso.

Alla fine Charlie e Dean dormirono nello stesso letto, avendo trovato solo un'altra camera in condizioni non pietose, e avevano deciso di cederla a Castiel. In fondo, l'angelo aveva bisogno di un po' di spazio per sé.

Ma Cas non era della stessa opinione. Non riusciva a dormire, sentiva i suoi pensieri ronzare. Era così... umano. Si sentiva umano, come quando era appena Caduto.

Uscì piano dalla sua stanza e camminò a piedi nudi fino alla stanza di Sam, entrando senza bussare come al solito. Il Winchester stava leggendo qualcosa sul PC, sembrava concentrato.

-Samuel.- disse in un sussurro.

-Cas... va tutto bene?- mise da parte il computer, posando lo sguardo sull'altra, in apprensione.

-Posso... stare qui?- piegò la testa di lato. -... non mi piace stare da solo... sola.- si corresse. -... credo dovrò abituarmi ad usare i pronomi al femminile, per un po'.

-Certo, certo...- le fece un po' di spazio e chiuse il PC, appoggiandolo sul comodino.

Cas abbassò lo sguardo imbarazzata, non era molto convinta dei vestiti che la ragazza dai capelli rossi le aveva dato, una canottiera rosa che le stava stretta con un'ape stampata sul davanti, e dei pantaloncini che a malapena le coprivano le gambe. Sam si leccò le labbra, assorto nel contemplarla, e alzò le coperte per invitarla. Lei gli si sdraiò di fianco e si voltò verso di lui, rannicchiandosi in posizione fetale.

-...buonanotte, Cas.- sussurrò, coprendola col lenzuolo.

Ma lei si era già addormentata.

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