Capitolo 6

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Sam dovette stare al volante durante viaggio di ritorno. Charlie e Dean avevano fatto una gara di birre ed erano entrambe parecchio ubriache.
-Ehi Sammy!- vociò Dee. -Perché non ti sbatti Cassie e la fai finita con il tuo periodo di castità forzata?- sghignazzò. Charlie le fece cenno di abbassare la voce, poi scoppiò a ridere sguaiatamente, reggendosi alla spalla di Dean.
Sam guardò sul sedile del passeggero. Castiel dormiva rannicchiata, ancora stretta al suo peluche.
Il Winchester sorrise appena, poi ammonì le altre due di stare zitte. Voleva guidare tranquillo per un po'.

Arrivati finalmente al bunker Sam prese in braccio Cassie e cercò di indirizzare le altre due barcollanti nella loro stanza.
Una volta sentita la porta sbattere si avviò nella propria camera e si chiuse dentro per precauzione. Due ubriache e probabilmente senza alcun freno inibitore nei paraggi erano una specie di bomba ad orologeria per la sua pazienza.
Appoggiò Cassie sul materasso e le accarezzò piano i capelli sulla fronte, poi la coprì con il lenzuolo. Aveva i piedi nudi, probabilmente aveva lasciato le scarpe in auto.
Sam si spogliò fino a restare coi boxer, poi si infilò sotto le lenzuola di fianco a lei. Cassie si voltò verso di lui e sbatté appena le palpebre, spalancando i suoi occhioni blu. Sam si leccò le labbra e la fissò intensamente per un tempo interminabile. La baciò, avvicinandola di più a sé, passandole un braccio attorno ai fianchi. Castiel restò immobile, poi ricambiò incerta. Certamente era diverso da come aveva visto baciare l'uomo della pizza, e la sensazione era completamente opposta rispetto a quando aveva baciato Meg anni prima.
Sam si mise sopra di lei e inizio a baciarle il collo candido, slacciandole nel frattempo la camicetta verde che Charlie le aveva regalato tre giorni prima. Castiel lo fissava mordicchiandosi il labbro, non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.
-Forse ho capito perché Dean non riusciva a dormire... lo guardavi sempre in quel modo?-ridacchiò, piegando di lato la testa. Cassie gli accarezzò il viso e gli sorrise. Sam quasi si sciolse. Era bellissima. Era la cosa più bella che avesse mai visto, un vero e proprio essere celeste. Si sentì la gola secca.
L'ex angelo appoggiò le mani sulle sue spalle,poi lo baciò ancora.
Sarebbero potuti andare avanti così per ore, e ore, e ore.

Charlie si svegliò il mattino dopo con un mal di testa allucinante. Quanto aveva bevuto la sera prima?
La parte di materasso di fianco a lei era ancora calda,ma vuota. Sentì lo sciacquone del bagno. Dean forse era andata a vomitare.
Si alzò lentamente a sedere e si rese conto di essere senza vestiti. Alzatasi poi in piedi barcollando si avvicinò allo specchio, e notò una gran quantità di succhiotti e segni di denti sul seno e sul collo, per non parlare poi dell'indolenzimento generale alle membra.
Aveva davvero fatto sesso con Dean Winchester nel corpo di una bomba sexy?
A quanto pareva sì.
-Dee...? Sei lì dentro?- bussò alla porta del bagno. Come risposta ottenne un lieve mugolio. Entrò e trovò la Winchester abbracciata al water. Sulle spalle aveva una fioritura di graffi e succhiotti, e Charlie non ci mise molto a capire chi ne fosse l'artefice.
-Dee...credo che noi...-l'altra la zittì.
-Lo so.- biascicò. -...ho fatto fatica a stare in piedi.-borbottò.
La rossa ridacchiò. -Beh, questo è un bene. È segno di una notte di sesso appagante.- poi scrollò la testa. -Anche se mi hai riempita di segni.
-Anche tu!- ribatté l'altra, rialzandosi e asciugandosi la bocca con un asciugamano, aprendo l'acqua del rubinetto per sciacquarsi almeno i denti.
-Vorrei riuscire a ricordarmelo.- ammise dopo un po', passandosi una mano fra i capelli.
Dean la guardò negli occhi e sospirò. -Anche io.-abbassò lo sguardo.

A colazione nessuno proferiva parola. Sam piluccava le uova, Cassie litigava con un pezzo di bacon, Charlie e Dean si guardavano da dietro le loro rispettive tazze di caffè.
La rossa fece per parlare, ma un'altra occhiata della Winchester la fece desistere dal proposito.
-Oggi pensavo di andare in città a comprare...il pane.-tossicchiò Sam. Castiel si alzò dal tavolo lasciando il piatto ancora quasi pieno, e tutti la videro incamminarsi verso il corridoio.
-Cosa le hai fatto?-quasi ringhiò Dean, sbattendo la tazza sul tavolo.
-Niente...più o meno.-mormorò Sam.
-Parla o ti costringo a farlo.-Charlie si spostò sulla sedia di fianco a quella del Winchester.
-...ieri sera ci siamo baciati.-buttò fuori.
-E...allora? È normale, no? Vi piacete eccetera... mi sembra il minimo.- scrollò la testa la sorella.
-Le ho detto che è stato uno sbaglio e che non avremmo dovuto farlo.-continuò, e Dean gli diede uno scappellotto.
-Tu hai fatto cosa?!-ringhiò la rossa.-Ma io ti ammazzo!
-Calmati, Vedova Nera.- sbuffò la bionda. -Comunque ha ragione.-tornò a guardare Sam. -Che diamine ti è saltato in testa?
-Sai come finiscono tutte le mie storie romantiche.- sospirò. -...lei sarebbe morta come tutte le altre. Non posso immaginare cosa potrei fare se Cassie morisse come Jessica... o come Ruby.-abbassò lo sguardo.
-Credo che tu debba smetterla con questa storia del "porto sfiga a chi viene a letto con me". Non è successo a tutte.- borbottò Dean.
-E se succedesse con-...
-Non succederà. Cassie non è come le altre.- Charlie gli appoggiò una mano sulla spalla. -...forza. Andiamo a cercarla.

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