7. Due Verità

100 10 284
                                    


ARES POV
La risposta piú ovvia consisterebbe nel dirle <<Sta' tranquilla: è tutto molto naturale>>. La verità è che durante la mia prima volta avevo un'ansia terribile, forse era anche dovuta al fatto che la mia partner fosse più grande di me di qualche anno...
Non voglio spaventare Luce, ma non voglio nemmeno rifilarle la solita storiella del cazzo.

Immagino le mani di qualcun altro sul suo corpo minuto ed immediatamente un senso di rabbia mi pervade, stringo i pugni.

"Ares-"

"La verità è che avrai una fottuta paura che non ragionerai più, mentre ti spoglierà ti continuerai a domandare se stai facendo la cosa giusta, che non saprai come dire a quel bastardo che quello ti sta facendo non ti piace, che una volta che avrai perso la verginità penserai subito di averla sprecata. La verità è che io avrò una fottuta paura di quello che quello stronzo ti farà e sono certo che vorrò spaccargli la faccia"

Confesso ogni singola verità che tengo nascosta nella mia mente, la vomito fuori con poco garbo.

Mi rendo conto della stronzata che ho appena fatto, sento la salivazione azzerarsi e gli occhi che non riescono a guardarla. Cristo, adesso mi considererà un maniaco dato che ci conosciamo da soli due giorni.

Non so perché le ho rivelato tutte quelle cose che nemmeno io sapevo di pensare. Non so perché ci tengo tanto a lei. Forse perché non mi conosce, non sa che sono un futuro pilota di Formula uno, che ho un conto in banca a sei cifre, che ho una famiglia alle spalle, che ho dei genitori famosi, che ho successo con le ragazze....
Più vado avanti e più sono convinto che la gente mi veda solo come uno stupido coglione pieno di soldi e fans, sono convinto che le ragazze che mi porto a letto pensino che così avranno modo di arricchirsi e diventare famose.
Più vado avanti e più sono stufo dell'immagine che mi è stata assegnata: il gemello ribelle, quello pieno di donne, che segue l'istinto, che è sempre pronto a fare festa e che non sa riflettere.
Certe volte mi ritrovo ad invidiare Apollo, lui è il gemello intelligente, riflessivo, profondo, silenzioso e studioso. Apollo è talmente silenzioso e disinteressato alla vita mondana che la gente non sa nemmeno che è mio fratello e chi, invece, lo sa pensa che sia gay, ma questo non posso smentirlo né confermarlo perché in 18 anni non l'ho mai visto provarci con una ragazza.
A volte vorrei essere come mia sorella Artemide che ha la stessa forza e tenacia di mamma.
Artemide è così coraggiosa che a 14 anni si è trasferita da sola a Parigi, con un permesso speciale, per inseguire la sua passione: la danza. Lei è perfetta, chiunque la descrive come tale, perfetta nel ballo, nell'educazione, negli eventi sociali...
E alla fine mi ritrovo da solo come una mosca intrappolata in una ragnatela di maschere e ruoli che la porteranno alla morte. L'unica cosa che mi fa sentire libero è correre sulla mia macchina di Formula 2.

"Ares?"

La voce timida di Luce mi richiama e accantono i miei pensieri in un angolo remoto della mia mente.

"Scusami, io non ho il diritto di dirti tutto ciò, ci conosciamo da appena due giorni, non so che cosa mi sia preso-"

"Ares smettila di darti la colpa. -Si avvicina a me e posa le mani sulle mie spalle, le fa salire sulle mie guance. Ciò genera una scarica elettrica all'interno di me che ha il suo epicentro nel punto in cui sta appoggiando le mani- Sono stata io a fare quella domanda stupida, non importa."

No, invece importa eccome piccola Lucciola. Importa perché stiamo parlando della mia morte (o del mio arresto nel caso dovessi uccidere quel bastardo).

"Ti va se ci facciamo la doccia e poi ordiniamo qualcosa?"

Domanda cambiando discorso e riacquistando una voce delicata.

Le rispondo con un banale "Sì, va bene" e la prendo in braccio a mo' di sposa per portarla in bagno, immediatamente si stringe a me rannicchiandosi contro il mio petto: adoro quando lo fa.

Grazie di...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora