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L’inizio delle vacanze del Ringraziamento significa niente scuola ma allenamenti extra di basket. Non mi dispiace; sono così esaltata alla prospettiva di distruggere Candlehawk tra qualche settimana – soprattutto dopo che Lucy mi avrà visto con Camila questo weekend – che mi alleno più duramente che mai, arrivando in palestra per prima e rimanendo più a lungo delle mie compagne di squadra.
L’inizio della settimana io e Taylor lo passiamo a guardare film. Ally si unisce a noi tutte le volte che può, ma “The Chimney” è più affollato del solito durante le vacanze, quindi è sommersa di turni. In una delle mattine
in cui è libera, montiamo in macchina e andiamo al “Chuck Munny” per
vedere due film di fila: Ragazze a Beverly Hills e Mai stata baciata. Quando usciamo dal cinema, ricevo un messaggio di Camila.

Camila Cabello: Sto pianificando il mio outfit per la festa. Mi vestirò di rosso. Non vestirti uguale.

Non posso fare a meno di ridere.
Il giorno del Ringraziamento, banchettiamo con il solito tacchino ripieno e mirtilli rossi. Ally porta dell’idromele avanzato dal ristorante e i miei genitori me ne fanno assaggiare un po’.Taylor mette il broncio e mangia una porzione extra di torta di zucca.
«Fa schifo essere la più piccola» dice, infilzando la forchetta nella sua torta.
«Schifo non si dice» dice la mamma.
Ally approfitta di questa distrazione per portare di nascosto dei pezzetti
di tacchino a Pickles e BooBoo. Papà se ne accorge ma fa finta di niente.
Dopo aver finito di lavare i piatti, ci piazziamo sui divani e guardiamo un
tranquillo programma sui pescatori dell’Alaska. È perfetto. «Lauren, è da un po’ che volevamo dirti» dice papà durante la pubblicità «che siamo così orgogliosi di te per esserti lasciata Lucy alle spalle. Ce la
stai mettendo tutta nel basket e nella tua nuova relazione. È una vera lezione di resilienza, questa.»
La mamma mi scosta i capelli dalla fronte. «Abbiamo sempre saputo che
ti saresti ripresa.»
Faccio una battuta per sviare il discorso attenta a non incrociare gli sguardi delle mie sorelle; riuscirebbero a leggermi dentro. Provo un brivido di vergogna al pensiero che sabato sbatterò in faccia a Lucy la mia finta relazione, ma respingo quel sentimento. Ho lavorato troppo duramente per arrivare a questo punto.

Se un mese fa mi aveste detto che mi sarei presentata alla festa di Jennifer
Pascal accompagnata da Camila, Dinah e Normani, vi avrei riso in faccia.
Eppure, eccoci qui. «Sei in debito con me» dice Camila mentre ci incamminiamo verso
l’ingresso. Lo sussurra al mio orecchio in modo che Dinah non senta. Una
parte di me vorrebbe che le dicesse del nostro accordo. «Sono in debito?» chiedo con un sorriso beffardo. «Non credo. Hai forse
dimenticato che hai accettato di farlo perché ti ho impressionata con il mio grande, cavalleresco gesto che mi ha fatta finire in punizione?»
«Sì, che galante» dice seccamente.
Quando entriamo, la casa di Jennifer è in fermento. Ci sono ovunque persone con bicchieri in mano, intente a far casino o a mettersi in posa per le foto. Gunther e Kevin sono in piedi contro il muro dell’atrio, e osservano gli altri come se non sapessero bene cosa fare. Sono entrambi vestiti in modo elegante. O quantomeno, la loro versione di elegante. Gunther indossa la sua migliore maglietta e Kevin una giacca in stile militare sopra la sua solita felpa con cappuccio.
«Siamo andati fuori a cena» dice Kevin, abbracciandoci e salutandoci. Abbraccia Normani e lei diventa eccezionalmente silenziosa. «Pizza Partridge.»
«Ho portato degli avanzi, se li volete» dice Gunther, passando una scatola verso di noi. «Hanno i migliori bastoncini all’aglio.»
«Grazie» dico, allungando la mano per prendere la scatola, ma Kevin alza la mano.
«Forse ti conviene controllare il suo alito prima» dice con una smorfia.
«Non è poi così male» dice Gunther, ma ora che sono più vicina a lui, sento decisamente un forte odore di aglio.
«Oh puah, che schifo.» «Te l’avevo detto» dice Kevin. «Il tipo ha messo dei pezzetti di aglio
crudo.»
Camila assiste a questo scambio storcendo il naso. Quando mi allontano dalla scatola dei bastoncini d’aglio, lei mi afferra il
gomito. «Grazie. Mi sarei rifiutata di parlare con te per tutta la sera.»
«Be’, tesoro, allora forse puoi accompagnarmi in cucina.»
«Il modo in cui flirtano è così carino» sussurra Dinah a Normani.
«Sono completamente d’accordo» dice Gunther, mettendosi il più vicino possibile a Dinah, e coprendosi la bocca con la mano.
Camila inizia a dirigersi verso la cucina, ma io la trattengo.
«Cosa?» sussurra. «Devi tenermi la mano. Siamo qui per far ingelosire Lucy, ricordi?»
«Dio, sei una psicopatica» dice, ma mi prende comunque la mano.
Ci facciamo strada tra la folla e ogni persona che incrociamo fissa Camila e poi me. Quando raggiungiamo il centro della casa, il mio cuore freme, aspettandosi che il volto di Lucy appaia da un momento all’altro. Scruto la stanza con la coda dell’occhio, ma non la vedo da nessuna parte. «Allora?» Camila mi incalza.
«Arriverà. Andiamo a bere qualcosa.»
La cucina è calda e affollata, ma il mare di persone si apre davanti a noi sino a quando non troviamo le bevande. Prendo la vodka e la limonata e mi preparo un drink.
«Cosa vuoi?» chiedo a Camila.
«Acqua.» «Ah, ah. Ti preparo uno di questi.»
«No, te l’ho appena detto. Acqua.»
Mi scosta, prende un bicchiere e lo riempie dal lavandino. Poi infila uno spicchio di lime sul bordo del bicchiere in modo che sembri un cocktail.
«Cosa?» dice vedendo la mia espressione. «Credi che voglia essere presa in giro perché non bevo?»
Scuoto la testa. Questa ragazza non smette mai di sorprendermi. È una gradita distrazione dalla preoccupazione per Lucy.
«Quindi Normani ha una cotta per Kevin» dice Camila.
Il mio cuore si ferma. «Cosa? No, non ce l’ha.»
«Ma per favore. Si vede lontano un miglio.»
«Non è.… non è.…» Lei aggrotta un sopracciglio.
«Va bene» brontolo. «Ma tieni la bocca chiusa.»
«A chi vuoi che lo dica? Inoltre, mi piace Normani.»
Sto per rispondere quando il suo volto cambia. I suoi occhi si allargano, il suo respiro si ferma. «Merda» dice, guardando dietro di me. Cerco di girarmi, ma lei mi mette una mano sul braccio.
«Cosa?» dico, liberandomi dalla sua presa.
Mi giro. I miei occhi trovano i fattoni che si passano uno spinello, le ragazze del calcio che flirtano con i giocatori di baseball, un ragazzo che vomita in un angolo e...Lucy.
Al centro della stanza.
Che limona con un’altra ragazza.
Tutta l’aria mi viene risucchiata via dai polmoni. Mi sento come se il mio cuore fosse stato schiacciato da una lastra di cemento.
È una ragazza che non ho mai visto prima, quindi non deve andare alla Grandma Earl. Probabilmente si tratta di una ragazza di Candlehawk, a giudicare dal modo in cui è vestita. Ed è carina. Lucy la sta baciando con
così tanto entusiasmo che sembra quasi che stia cercando di mangiarla. Tutto dentro di me brucia di dolore. C’è una mano calda sulla mia spalla.
«Smettila di guardare» dice Camila, premendo con forza sino a farmi ruotare.
«Ma io...»
«No, Lauren» dice lei, tenendomi ferma. La sua voce è più morbida del solito. «Non torturarti.»
Ci guardiamo negli occhi. Sembra davvero preoccupata, ma non ho la capacità emotiva per fare in modo che mi importi. Mi libero dalla sua presa e mi precipito nel patio sul retro. All’ultimo secondo, quando chiudo la porta, mi guardo indietro e vedo
Lucy che mi fissa.

She Drives Me Crazy. Mi fa impazzireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora