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Mi sveglio troppo presto, tipo alle 7:00 del mattino. Presto. La luce bianca e blu fa capolino attraverso le tende e la stanza è tranquilla e silenziosa. Camila dorme a pancia in giù, la vecchia camicia di sua madre stretta contro il suo fianco. I suoi capelli ondulati sparsi a ventaglio sul cuscino. Ovviamente è attraente anche quando dorme.
Scendo dal letto e mi fiondo in cucina, sperando di trovare del pane da tostare, ma non sono sola come speravo.
Dinah è lì, seduta al tavolo con le gambe incrociate, intenta a scorrere il suo telefono con i capelli che sparano in ogni direzione.
«Lauren!» sbotta con un sorriso. «Come hai dormito? Ti è piaciuto il mio purificatore d’aria?»
«Non l’abbiamo usato» dico in tono di scusa. Nel retro del mio cervello, mi accorgo di quanto sia strano dire “noi”. Mi servo del pane e trovo una marmellata di mirtilli rossi nel frigorifero.
«Sono così felice che Camila abbia te» dice Dinah quando mi siedo.
«Aveva bisogno di una vittoria dopo tutto quello che è successo l’anno scorso.»
Mi si drizzano le orecchie. «Vuoi dire con Jennifer?»
Dinah fa una smorfia. «So che può sembrare che sia ancora presa da lei, ma ti assicuro che le piaci. Lo vedo. Parla sempre di te. Oh, Lauren ha due sorelle. Lauren ha spaccato all’allenamento di ieri. Lauren ama questa canzone.»
Quasi mi strozzo con il toast. «Davvero?»
«Non fare la stupida» dice Dinah con una risatina. «È bello vederla con qualcuno che si prende cura di lei. Camila è molto fedele. Farebbe di tutto per le persone importanti per lei. E sono sicura che avrai capito che è una
vera romantica, anche se lo nega. Voglio dire, il suo film preferito è Dirty Dancing. Ascolta la canzone del finale a ripetizione. È così smielata.»
L’ironia di Dinah che definisce qualcosa “smielato” non mi sfugge.
«Giusto.»
«Oh mio Dio» esclama improvvisamente.
«Sai cosa dovremmo fare? Un doppio appuntamento! Con Gunther!»
«Oh . . . sì?»
«Sarebbe perfetto! Che ne dici del prossimo fine settimana?»

***

Ce ne andiamo non appena Normani e Camila si svegliano. Oggi ci sono le partite delle squadre universitarie di football e vogliamo guardarle con le nostre famiglie. Camila ci fa uscire in fretta per poter vedere Georgia contro Georgia Tech con suo padre, ma prima prepara un bicchiere di caffè da portar via. Per ognuna di noi.
Non appena lasciamo Normani a casa sua, mi volto verso Camila e le dico tutto quello che devo dire.
«Dinah mi ha messo alle strette per un doppio appuntamento. Tu, io, lei e Gunther. Mi ha presa così alla sprovvista che non sono riuscita a dire di no!»
La testa di Camila si gira lentamente nella mia direzione.
«Quindi?»
«Quindi... è... ti va bene?» Sospira stancamente.
«Ci siamo già scavate la fossa. Tanto vale andare un po’ più a fondo.»
Picchietto le dita sul bicchiere del caffè che mi ha preparato. Sapeva di dover aggiungere la panna, ma non lo zucchero. Prende un sorso dalla sua e si distende sul sedile del passeggero come se lo avesse fatto milioni di
volte. E io mi rendo conto, con una stretta al petto, che è così.
«Stanotte hai russato come un mostro» balbetto.
«Come un drago. O un Trex. O forse un mastodonte.» Lei alza le spalle.
«Ero stanca.»
«Sì, be’... è stato fastidioso.»
«Scusa» dice lei come se non le importasse nulla.
«E continuavi a rubarmi le coperte. Ogni mezz’ora. A un certo punto ti ho anche spinta, ma non te ne sei manco accorta.»
Camila mi guarda di traverso.
«Ok, hai finito adesso?»
Non c’è veleno nel suo tono; sembra semplicemente stanca. Il tipo di tono che io ho solo con le mie sorelle o con Normani. Il tono che non ho mai avuto con Lucy.
«Be’, è... è stato fastidioso» ripeto debolmente.
Camila fa un respiro profondo. «Possiamo mettere in pausa il gioco del “ti odio”? Le battute sono succose e tutto il resto, ma sarebbe bello abbassare la guardia. Soprattutto dopo ieri sera.»
Il mio petto si contrae di nuovo. «D’accordo.»
«Allora, di cos’altro avete parlato tu e Dinah? Ti ha mostrato la sua collezione di Furby vintage?»
Odio il modo in cui parliamo come se fossimo amiche. Odio sapere che aspetto ha quando si sveglia. Odio che indossi ancora gli occhiali davanti a me.
Voglio dirle che Dinah ha detto che parla sempre di me. Voglio chiederle cosa significa. Cosa significa tutto questo.
Ma non posso farlo. Non posso. Lucy ha limonato con un’altra ragazza davanti a me ieri sera, e poi io e Camila abbiamo condiviso il letto, e non so come elaborare tutto questo.
«Abbiamo fatto piani per il doppio appuntamento» dico alzando le spalle.
«Mi sembra ridicolo, ma non importa.»
«Non sarà poi così male. Speriamo di recitare bene la scenetta della coppia.» Abbassa la testa all’indietro e guarda davanti a sé come se non le importasse nulla al mondo. «Ma guidi tu.»

She Drives Me Crazy. Mi fa impazzireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora