Capitolo XV.

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Carmine

Le mie mani sono intrecciare a quelle di Rosa, la sua testa sul mio petto e il mio braccio sollevato sorregge con la mano il libro di favole che Futura mi ha chiesto di leggerle, lei e crollata quasi subito mentre Rosa sembra essere coccolata dalla mia voce che legge la storia del Re Leone , mi fermo quando capisco che anche lei sta quasi per prendere sonno.

"Rosa Tesoro, svegliati "

"Mh?"

"Vieni con me, voglio portarti in un posto "

sussurro posando via il libro e sistemando una ciocca di capelli dietro il suo orecchio.

La vedo alzarsi leggermente assonata ma vuole seguirmi perché curiosa di saper dove voglio portarla, sistema Futura sotto le coperte e le da un bacio sulla fronte, sorrido addolcendo il viso alla scena, mi ricordo ancora i primi periodi che ho lasciato Futura da sola con Rosa, lei era proprio piccola e Rosa aveva una paura di commettere errori che non se la sentiva, ma un giorno la piccola ebbe la febbre, io allora con la scusa di andare a prenderle medicine e anche i pannolini, lasciai Rosa a casa da sola con la bambina, da allora divenne più sicura di sé, ormai sapeva come fare e non aveva paura, doveva solo provare e quella febbre fu la scusa buona  per me che volevo aiutarla a superare quelle paure di essere inadatta con la bambina.

Ormai penso che quando arriverà nostro figlio, sarà una mamma perfetta così come lo è per Futura.

Le prendo la mano e facendo bene attenzione a non far rumore usciamo dalla stanza.

"Ragazzi come mai svegli? Sono le dieci, dovreste riposare " ci dice Beppe mentre Kubra sta andando dormire dopo aver bevuto il suo te caldo.

"Emozionanti per domani? "

Ci chiede Sofia, le sorridiamo e prendo la parola.

"Stiamo per uscire, non facciamo molto tardi"

Dico lanciando uno sguardo d'intesa a Beppe che probabilmente capisce subito che oggi avrei portato fuori rosa con la barca.

« Allora dove mi porti »

Rosa e sempre più curiosa mentre parcheggio la mia auto nei pressi del porto, prendo un foulard che mi ero procurato in questi giorni e glielo Lego attorno agli occhi.

«Oh, fai proprio le cose in grande eh?»

Mi dice divertita le prendo la mano in modo da non farla inciampare visto che le avevo oscurato la vista.

«Sto organizzando questa sorpresa da quando siamo qui praticamente, vedrai che ti piacerà »

le dico baciandole la guancia, trascino Rosa verso la barca di Beppe, lei avrà capito subito quando l'ho presa in braccio per portarla, la barca dondolava cullata dalle piccole onde del mare, per fortuna la serata era perfetta o la sorpresa sarebbe saltata e io volevo farlo stasera, il giorno prima del matrimonio, un po come quella volta di tanti anni fa, ma questa volta è diverso, non c'è niente che la preoccupa e che la farà scappare da me, forse sarà un po agitata, come capita alle spose ma quella è normale visto che l'avvertivo anch'io nonostante stavamo insieme da tanto e ci eravamo già andati vicini nello sposarci.

«Togli il foulard »

Le dico andando verso il timone, Rosa obbedisce e si guarda attorno, avevo organizzato tutto, avevo posizionato un telo con Dello spumante e avevo comprato il dolce preferito di Rosa , lei non ama tanto i dolci, preferiva più le cose salate, ma la torta al cioccolato e fragola è la sua preferita.

«Il foulard l'ho preso per te, ti piace ?»

Per tutta risposta lei mette il foulard tra i capelli raccogliendoli in una coda ,mi sorride forse regalandomi uno dei sorrisi più belli mai visti prima, si avvicina per baciarmi.

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