Tempi di guerra

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Negli ultimi anni, la guerra ha fatto da padrone in molte zone del globo con numerosi conflitti creatosi per diversi interessi. Basti considerare la Russia con l'Ucraina, e soprattutto di recente, Hamas con Israele. Per comprendere meglio la situazione, possiamo fare un parallelo con il periodo del Medioevo. Durante quel periodo, l'Europa era dilaniata da conflitti incessanti tra signori feudali e regni rivali. Le istituzioni e le organizzazioni che avrebbero dovuto preservare la pace e la stabilità, come la Chiesa e i governi locali, spesso fallivano nel loro compito. Tuttavia, nel Rinascimento, si verificò una rinascita culturale e intellettuale che portò a un'epoca di maggiore stabilità e prosperità. Siamo di consueto, tornati nei "secoli bui", dove stavolta occidente ed oriente sono in una fase di possibile Terza Guerra Mondiale. Oppure, chi ci assicura che non ci siamo già? Per come sta procedendo il tutto, pure se non lo hanno ancora annunciato, siamo tutti noi in mezzo ad una battaglia planetaria. Nonostante gli sforzi di organizzazioni come gli Stati Uniti, l'ONU e l'Europa, sembra che queste potenze mondiali stiano fallendo nel tutelare la pace e i diritti umani in queste regioni. Per comprendere meglio la situazione, possiamo fare un parallelo con il periodo del Medioevo. Durante quel periodo, l'Europa era dilaniata da conflitti incessanti tra signori feudali e regni rivali. Le istituzioni e le organizzazioni che avrebbero dovuto preservare la pace e la stabilità, come la Chiesa e i governi locali, spesso fallivano nel loro compito. Tuttavia, nel Rinascimento, si verificò una rinascita culturale e intellettuale che portò a un'epoca di maggiore stabilità e prosperità. Nel contesto attuale, una goccia potrebbe far traboccare il vaso tra un momento all'altro tra le varie forze nemiche, che niente impedirà a loro di tenere nascosto ancora per lungo, l'odio che provano l'un l'altro. A pagarne le conseguenze, come al solito d'altro canto, saranno sempre e solo i civili e i soldati, che affronteranno faccia a faccia la morte, specialmente con le bombe nucleari che sicuramente potrebbero scagliarsi a vicenda. Cosa ci vorrebbe dunque, per poter da una parte, salvaguardare l'umanità? L'unica soluzione ai conflitti potrebbe essere l'emergere di una figura carismatica e autoritaria, come un "nuovo Napoleone", ma ovviamente, non essendo nel futuro, non posso dirlo con certezza. Alcuni di voi adesso potrebbero darmi del pazzo, ma lasciatemi spiegare prima cosa intendo con questa affermazione, solo così potrete trarne le vostre conclusioni e critiche. Iniziamo a raccontare cosa ha fatto e che cosa è successo dopo i danni che ha causato. Creando il "Primo Impero francese", ha conquistato gran parte d'Europa e unificato i vari poteri dello stato, quello legislativo del Parlamento, esecutivo del Governo e giudiziario della Magistratura, generando così odio nei confronti del popolo. Sconfitto a Waterloo, viene esiliato a Sant'Elena, dove rimarrà fino alla fine dei suoi ultimi giorni. Le potenze vincitrici, Austria, Inghilterra, Russia e Prussia, si riunirono nel Congresso di Vienna per decidere il destino dell'Europa, facendo in modo di creare un periodo di restaurazione che, sebbene avesse l'obiettivo di ripristinare l'ordine e la stabilità, non riuscì a soddisfare le esigenze e i diritti delle persone. È proprio di questo, quello che sto cercando di spiegare e di cui il mondo ha attualmente bisogno: una ricostruzione da cima a fondo della società e della politica, scatenata da qualcuno a cui dare tutte le colpe, per poi farlo sacrificare per il bene superiore di tutti. Solo così, forse, qualcosa di positivo, sorgerà nei secoli avvenire. Una storia simile l'abbiamo avuta con Adolf Hitler, la sua sconfitta infatti ha avuto enormi ripercussioni, e le sue azioni portarono alla distruzione, all'olocausto e a una sofferenza umana su vasta scala. Questo ci insegna che soluzioni autoritarie e violente spesso portano a conseguenze disastrose, specialmente con lo scoppio della "Guerra fredda". Questo evento rappresentò un altro importante capitolo nella storia mondiale, con gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica in una lotta per l'egemonia globale. Questa battaglia ideologica portò a una corsa agli armamenti, tensioni politiche e la divisione del mondo in due blocchi. Fortunatamente, la Guerra Fredda si concluse senza uno scontro diretto, ma lasciò una eredità di divisioni e tensioni che persistono ancora oggi in alcune regioni. Al giorno d'oggi, sono ancora presenti stati ditattoriali, come per esempio in Corea, che con le sue leggi di stampo stalinista, è stato creato un vero e proprio culto attorno alla figura di Kim Jong-un. La sua dittatura ha portato a gravi violazioni dei diritti umani e alla mancanza di libertà per il suo popolo. Per via di tutte queste situazioni, nessun essere umano, anche se non si trova in un paese totalitarista, non è del tutto libero di dire la propria opinione e di fare quello che vuole. Secondo i poteri forti, o per alcuni membri della plebe plagiati, rischiano di trasmettere messaggi estremisti o addirittura sbagliati alla società. Tuttavia, la storia ci insegna anche il potere della cultura e del pensiero critico nel risvegliare le menti e promuovere un cambiamento positivo nella società. Intellettuali come Nietzsche, Kant, Dostoevskij, Pascoli, Pavese, Picasso, Arendt, Einstein e molti altri, hanno contribuito a sfidare le idee dominanti e a promuovere una maggiore consapevolezza sociale. Attraverso le loro opere e il loro impegno, hanno stimolato il dibattito e hanno spinto verso una società più giusta e inclusiva. La fratellanza tanto ambita da Pascoli rappresenta un ideale di solidarietà e armonia tra gli esseri umani. È attraverso la comprensione reciproca, il rispetto e la collaborazione che possiamo costruire un mondo migliore. Ogni individuo, da Nietzsche a Dostoevskij, da Pascoli a Picasso, ha contribuito al proprio modo a questo ideale di fratellanza, offrendo nuove prospettive e ispirando il cambiamento. Sono sicuro però, che così, prima o poi in un modo o nell'altro, nasceranno delle nuove correnti di artisti, filosofi, scrittori e molto di più, che proveranno a schiarire le idee all'intero pianeta, in tempi di guerra più gravi di oggi. Sorgeranno dalle ceneri, e andranno avanti con il loro pensiero, senza paura. Ricordando Picasso, infatti, con le sue opere, proprio come ha fatto Francisco Goya, mostrava le atrocità di queste battaglie. Basti ricordare il suo capolavoro "Guernica", che è una denuncia di un evento tragico che va oltre la cronaca e che si trasforma politica, diventando un manifesto universale contro la cieca forza della guerra. Una vera e propria riflessione sul dolore associato al potere. In conclusione, la guerra è una realtà dolorosa che ha segnato la storia umana. È fondamentale che le potenze mondiali e le organizzazioni internazionali si impegnino nel promuovere la pace, i diritti umani e la giustizia. Dobbiamo dire basta a quello che noi consideriamo sbagliato e cominciare a ribellarci per il bene di ogni cittadino, e non ignorare il pericolo.

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