"L'entità" è un qualcosa di enorme importanza, appare distinta e indipendente dal soggetto, e possiamo associarlo a qualsiasi cosa fisica e non. A sua volta, se lo associamo a qualcosa, diventa soggettivo, diventando parte di noi magari in maniera psicologica e talvolta persino fisica a seconda della storia o situazione che ci portiamo alle spalle. Possiamo creare questi esseri in svariati modi, grazie soprattutto al mondo circostante che ci fa da teatro, specialmente per via di avvenimenti del tutto normali e non, che caratterizzano il pianeta, come per esempio la pioggia, una delle poche amiche degli esseri viventi. È tra i fenomeni metereologici che rimane uguale nello scorrere dei secoli, pur considerando il cambiamento climatico, e di cui possiamo capirne a pieno le emozioni. Gioia, tristezza, rabbia, sgomento, paura, e molto altro, sono i sentimenti che scuote nel nostro "io" interiore, a seconda dell'interpretazione che gli vogliamo dare e in che modo viviamo quell'attimo. È un momento della giornata a cui noi possiamo affidare parte della nostra essenza, facendo sii di renderlo qualcosa di nostro, annullandone la sua oggettività. Ad essa affidiamo i nostri pensieri, le nostre preoccupazioni, i nostri sogni, i nostri ricordi, ci fa riflettere su tutto. Quanti di noi guardando alla finestra, durante una tempesta, non hanno fatto altro che pensare alla nostra gioventù? Magari può essere una gioventù passata, oppure in corso, ma, indifferentemente da cosa si pensi, il nostro pensare converge in qualcosa di molto più grande, che si unifica in una singola conoscenza, che è l'universo. Essendo infinito, e quindi impossibile da pensare come inizio e fine, l'universo converge le nostre menti e pensieri, in una singola entità che può avere svariati nomi, a seconda dell'individuo. Il cosmo stesso può assumere un altro significato, perché a darne siamo noi con la parola, attraverso la coscienza. Tutto esiste perchè siamo noi a darle un'identitá, un motivo per cui esistere. Perchè i gatti si chiamano gatti? Perchè siamo stati noi attraverso il linguaggio a dargli un nome. Poteva tranquillamente avere un altro nome, e il nostro modo di pensare al gatto, sarebbe stato diverso, tutto perchè siamo noi a dare tali nomignoli alla materia e alla non materia. Noi come esseri viventi, pur essendo più evoluti rispetto alle molteplici razze animali, siamo comunque inferiori a loro. Hanno un modo di vivere più semplice, basato sulla legge dell'uccidere o essere ucciso, e hanno ognuno di loro, un modo di riflettere, assai bambinesco. Perché noi invece, pur avendo la capacità di sapere, poniamo quesiti, talvolta senza risposta e soffriamo? Può sembrare banale e rapida come risposta, ma la verità veloce e in dolore è quella più difficile da digerire alcune delle volte, ma è proprio con il generare la propria entità e col crearne delle nuove, che la nostra vita si complica.
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Il solstizio della ragione
NonfiksiIn questo libro troverete varie poesie o anche dei pensieri che vagano per la mia testa. Il titolo non è a caso, il termine "solstizio" indica quando il sole raggiunge la sua massima declinazione o in estate o in inverno, mentre il termine "ragione"...