Stavamo riposando sulle amache e avevamo un giorno libero. Stavo spalmando un unguento sulla mia cicatrice in modo che non bruciasse con tutta la sporcizia, Bash me lo diede un giorno quando avevo metà della faccia rossa per la sporcizia. Finendo ho messo la mia toppa.
- "Ragazzi" - intervenne Blythe - "Come sapete, tra pochi giorni andrò ad Avonlea. - Ero arrabbiata perché il mio amico se ne andava, quindi non ero dell'umore migliore del mondo.
- "Sì, beh, buona fortuna "- dissi un po' bruscamente. Blythe mi guardava triste ma allo stesso tempo felice?
- "Ho bisogno che voi veniate con
me "- dopo aver sentito questo, Bash e io lo abbiamo guardato con rabbia, supponendo che volesse che lavorassimo per lui. Ma non è stato così. -"siete la mia famiglia e la famiglia si sostiene a vicenda e non si separa".-
-"Non è così facile parlare di Blythe"-Bash
- "Haya, non ci assumeranno a causa delle persone razziste e sessiste". - Mi sono sistemata sulla mia amaca.
- "Ma tu puoi studiare Victoria e Bash può lavorare in giardino" - disse cercando di farci accettare - "per favore, vi prego."-
- "Sento il bisogno di accettare" - disse Bash voltandosi a guardarmi - "Non resistere, lo sai che lo vuoi."-
-"Mi avrebbero accettato a scuola?" - Ho detto timidamente, ho subito molte discriminazioni a causa del colore dei miei capelli e della mia vista "incompleta".
-"Anne farà tutto ciò che ti permetterà di sentirti bene," -disse, alzando le spalle.
Ci ho pensato un po', ho visto il mio riflesso in una delle finestre circolari e ho guardato i miei capelli corti, ieri li ho tagliati, quello nel riflesso era Victor, ma è stata Victoria a dargli vita, sì, ho lavorato su un piroscafo ho imparato la matematica, la geografia, la storia, la calligrafia, un po' di medicina e un po' di diritto, perché non potevo fare qualcosa di nuovo?
- "Va bene... ma non cucinerai".-ho detto, riferendomi a Gilbert, ci siamo messi a ridere tutti e tre.
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Acqua...
Era l'unica cosa che si vedeva, era bellissimo vedere quell'azzurro.
- "Che panorama, mi piace il nostro cambio di programma Doc, Canada, sono entusiasta di partire" - disse Bash, appoggiandosi alla ringhiera alla mia sinistra.
- "Che coraggio per arrivare a questo livello del ponte, se il caposquadra scopre che sei salito, avrai dei problemi." - disse Gilbert dalla mia destra.
- "Sopporterò i problemi" - sospirò Gilbert ridendo - "Voglio vedere dove sto andando, sentire il vento sulla faccia, Avonlea davanti a me, Dieci anni su questa barca a spalare carbone mi sono valsi questo. Inoltre, cosa faranno? dire addio? Gettarmi in mare?"-
-" La cosa peggiore sarebbero le latrine "- dissi ridendo.
-"La mia scelta tra questo o pulire le latrine sarebbe quella di correre il rischio nell'Atlantico"-, ha detto Gilbert.
-"Scegliere, mi piace quella parola"-, ha detto Bash.
- "nove lettere, e un significato così ampio ed è una parola potente "- dissi ricevendo una boccata d'aria con gli occhi chiusi.
- "Le cose cambieranno da adesso in poi"- Bash ci guardò. Gilbert annuì e io alzai le mazze urlando.
-"Siiii! Ce lo siamo guadagnato!" - Bash e Gilbert risero.
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Stavo canticchiando una canzone seduta sull'amaca con gli occhi chiusi, sentivo lo sguardo di Gilbert su di me ma non gli davo alcuna importanza.
