Jin parcheggio la sua macchina rigorosamente rosa difronte ad un edificio molto carino.
" Jin? "
" Si?"
" Questo e palazzo ? Sei sicuro.?"
" Si perché?"
" Sembra molto costoso . "
" Di regola dovrebbe essere ma hanno deciso non so chi , che in questo palazzo potevano abbittare solo studenti . Quindi prezzi sono molto bassi rispetto un appartamento normale. La tua e nello stesso pianerottolo mio e di Jeckson. Non e grande ma ti dovrebbe piacere. Per adesso tvoi amici e tua padre ti hanno pagato primi tre messi poi si vedrà. "
" Troverò in lavoro jin.so fare di tutto non ho paura di lavorare. "
" Ti aiuterò io. Sai mio fidanzato fa butta fuori in un bar molto particolare, potrebbe darti una mano. "
" Da vero? Dio grazie jin. Perché bar e particolare?"
" Poi ti spiego adesso andiamo. "
L'ascensore si fermò al terzo piano appartenenti numero 113. Jin passo la chiave a Jimin.
" Aprilo dai non averne timore ."
Infilo la chiave dentro girandola. Spalancò la porta è insieme ad esse anche la bocca.
Dio era meraviglioso.
" Ti piace?"
" Se mi piace? Jin e spettacolare. "
Si guardava intorno come un bambino al negozio di giocattoli.
Vicino al entrata c'era un armadio al incasso per appendere abiti. La piccola cucina bianca lucida, una penisola difronte ad esso con tre sgabelli. Jimin sapeva cucinare bene. Pavimento in legno , un tappeto color grigio posato sopra. Divano morbido anche essi colore del tappeto moderno ,semplice senza fronzoli ,solamente con cuscini di vari colori sopra. Difronte divano un mobile nero grigio con un televisore sopra. Muri del mini appartamento erano grigi ma dietro divano proprietario aveva messo una specie di carta parati disegnato sopra mattonelle,e questo dava un calore alla casa. Verso il muro a sinistra una scala portava su un soppalco . Jimin salli sopra vedendo una stanza da letto completata . Un grande armadio bianco, letto una piazza e mezza,bianca e grigio e due comodini ai latti .
notto una piccola porta. Lo apri e rimase senza parole. Un piccolo bagno che sembrava un gioiello .
" Jin?"
" Che c'è? "
" Siamo sicuri che questa sia casa mia?"
" Certo. Anche quello mio e di Nam e uguale al tuo ,differenza che nella mia casa regnano colori , specialmente rosa non questo grigi qui che mi ricordano la morte. "
Jimin rise di gusto. Era felice. Comvinto che lui e la pantera rosa sarebbero diventati buoni amici.
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un sogno nel cassetto
Randomda quando sono piccolo sogno diventare un cantante come mia madre. spero che un giorno ti renderò fiero di me mamma. proteggimi sempre dal celo. mi manchi tantissimo mammà. #jimin#jk.#