Quella notizia fu così talmente scioccante e meravigliosa che per un attimo Aziraphale si dimenticò di essere nella sua camera, nudo, si alzò e abbracciò l’altro orgoglioso.
Gabriel chiuse gli occhi per rispetto, ricambiando però l’abbraccio e lasciandosi sfuggire una risata.“ERA ORA!” gioì il biondo, staccandosi. Gabriel continuò a tenere gli occhi serrati.
“Sì…sì”
“Perché non mi-” arrossì quando si rese conto della situazione in cui era, prese i suoi boxer di tartan da sotto le coperte e si passò una mano tra i riccioli sudati.
“Ok, puoi guardare ora.”“E poi non dire che non sono rispettoso.” ribatté l’Arcangelo con un sorrisetto.
“Seh seh. Tornando seri: VUOI DICHIARARTI?! QUANDO?!”
“In teoria oggi…prima che mi sparisca il coraggio”
“OLÈ. Allora, io non so dove sia Beelzebub, però penso che Crowley lo sappia.” spiegò con tranquillità, in quel preciso -neanche a farlo apposta- il Demone entrò nella stanza con solo una larga maglietta dei Queen addosso, i capelli spettinati e un vassoio con un croissant e della cioccolata calda.
“Mi hai chiamato, Ange- E TU CHE CI FAI IN CAMERA NOSTRA?!”
“Ehm, ecco-” iniziò Gabriel imbarazzato, mettendosi una mano dietro la nuca.
Crowley appoggiò il vassoio sul letto e esaminò la situazione. La gelosia e la rabbia gli ribollivano nelle vene, strinse le mani a pugni e sgranò i suoi occhi da serpente.“Angelo.” sibilò, tirando fuori la lingua e iniziando a fumare. I loro sguardi si incontrarono e il biondo iniziò a sudare freddo, corse davanti al compagno e gli prese il volto tra le mani.
“Caro…Caro mio, sono qui…sono qui. Calmati tesoro, puoi controllarlo.”
Crowley continuava a surriscaldarsi, il calore stava quasi bruciando le mani dell’Angelo, ma quello non aveva intenzione di mollare. Voleva essere sicuro che il compagno si calmasse e stesse bene.
“Caro…amore, amore calmati. Sono io, il tuo Angelo…il tuo fidanzato. Sono qui amore mio…sono qui.” lo strinse forte al petto, parlandogli all’orecchio e cercando di calmarlo. Non era la prima volta che lo vedeva così arrabbiato, ma sperava che con la sua presenza si calmasse.
Gabriel capì di essere di troppo, nonostante non ci volesse un genio a capirlo, si alzò e uscì lentamente dalla stanza, chiudendo piano la porta. Si sistemò con uno schiocco di dita e scese la scala a chiocciola.
Era pronto ad affrontare Beelzebub e accettare qualunque conseguenza.Nel frattempo, il nostro Duce degli Inferi era andatə a prendere una boccata d'aria lontano da Soho e aveva deciso di passare una giornata tranquilla sulle coste della Scozia, precisamente sul Firth of Clyde, ovvero uno dei due fiordi che separa la Scozia dall’Inghilterra.
Stava camminando sul bagnasciuga deserto, godendosi il panorama, quando ad un certo punto vide una figura familiare a pochi metri da sé.Il cielo era nuvoloso, quei tipici nuvoloni da pioggia, ma il sole sembrava non volerne sapere di andarsene. E forse era meglio così, perché i suoi raggi risplendevano sul completo argenteo dell’altra figura, che non si era ancora girata e stava fissando l’orizzonte pensieroso.
I pittori Romantici avrebbero definito quella vista un capolavoro divino.“Ciao” proferì la figura maschile, senza girarsi, facendo sobbalzare il Demone.
“Bella vista,vero?”“Cosa…cosa ci fai qui?” domandò cercando di nascondere la sua incertezza.
“Mi godo il panorama. Mi aiuta a pensare”
“Che strano, anche a me”
Il silenzio cadde di nuovo, un silenzio pieno di parole non dette e carezze trattenute, si guardarono a vicenda quando l’altro era girato e dopo minuti interminabili fu Gabriel a parlare per primo.
“Beelzebub?”
“Sì?” fece distrattamente, girandosi per guardarlo. Mossa sbagliata: quegli occhi lə fecero sprofondare.
“Ascolta…quel giorno, all’ospedale, non volevo dire quello che ho detto. Ero arrabbiato con me stesso, confuso, per una cosa che non riuscivo ad accettare da molto tempo e rivederti mi ha fatto impazzire. Il fatto è che…credo di provare dei sentimenti umani, quel sentimento che chiamano amore, solo che non provo questo sentimento per un’umana qualsiasi…ma per te.
Me ne sono accorto quando ci siamo quasi baciati, ho avuto un vuoto allo stomaco enorme e sono scappato dalle mie responsabilità.” fece una pausa per guardarlə negli occhi, accennò un sorriso e continuò.“Stare con Aziraphale diciamo che mi ha cambiato, ho passato un mese e mezzo a vedere lui e Crowley sbaciucchiarsi e fare cose da innamorati. Mi sono sentito così invidioso, sentivo che mancava qualcosa. Sentivo come se tutte quelle cose orribili che avevo pensato su di loro fossero così insensate.
Sembra strano, ma Crowley lo tratta come un vero principe.
Quello che sto cercando di dirti è…” prese di nuovo un respiro profondo, azzardò a prendere una delle sue mani e la strinse nelle sue.
“Voglio…vorrei provare quelle sensazioni con te. Solo se tu vuoi, ovvio…altrimenti torneremo ad odiarci come prima e proverò a cancellare questi sentimenti. Ma se ci fosse anche solo una chan-”Si zittì, o meglio, fu zittito con forza da un paio di labbra screpolate premute contro le sue, una mano tra i suoi capelli e l’altra stretta nella sua.
Si lasciò sfuggire un gemito di sorpresa, sgranando gli occhi, per poi avvolgere il braccio attorno al corpo esile -ma stranamente muscolo- del Demone e ricambiò quel gesto tanto sperato mentre il sole sprofondava nelle acque marine alle loro spalle.Non seppe dire quanto tempo era passato quando si staccarono, ma seppe che erano sicuramente stati i minuti meglio spesi in tutta la sua eternità.
“Ma ci vuoi stare zitto” ridacchiò Beelzebub, con una dolce sfumatura rosea sulle guance.
“Cazzo, se sempre parli così tanto ora capisco perché Crowley ti odia.”“I-I-io…” le parole gli morirono in gola. Voleva di nuovo quelle labbra sulle sue, le voleva più di ogni altra cosa.
“E comunque, mio caro Arcangelo Supremo Gabriel, hai detto tutto tu. In questi giorni ho riflettuto parecchio e sono arrivatə alla tua stessa conclusione. Quando mi avevano riferito la tua scomparsa dal Paradiso mi sono sentitə morire, non ci sono parole per descrivere quel vuoto. Stavo impazzendo lentamente…e quando ti ho visto all’ospedale ero su tutte le furie.
Sei un emerito stronzo, Gabriel, voglio che tu lo sappia. Ma voglio che tu sia a conoscenza anche del fatto che non sei un emerito stronzo qualunque, ma il mio emerito stronzo.”Quelle parole chiare e concise erano bastate per rispondere a tutte le domande che stavano ronzando nella testa dell’Arcangelo peggio delle api su un campo fiorito.
Guardò il Duce degli Inferi, il suo Duce degli Inferi, lə avvolse tra le sue braccia e unì di nuovo le loro labbra, prendendo il controllo di quel suo piccolo momento di gloria.N.A.
OLEEEEE OLEEEEEEE
*SI METTE A FARE CORI DA STADIO*E FINALMENTE SE SO BACIATI.
ORA È TUTTO DA VEDERE.
ADIOS ARCOBALENI
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Amore Proibito
Fanfiction"Ama, ama follemente. E se ti dicono che il tuo amore è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente" -William Shakespeare P.s. Qualcuno mi spiega perché NESSUNO si caga questi poveri cristi?