IX

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La musica era altissima, rimbombava per la stanza dalle casse bluetooth e le urla dei presenti rendevano la situazione ancora più rumorosa.
Era una festa, non c’era dubbio, ma Gabriel non aveva la minima idea del perché fosse lì e la sua vista era tutta sfocata.
Camminò per la stanza, barcollando, guardandosi in giro, ma ogni dove posava lo sguardo e ogni dove beccava delle coppie mangiarsi la faccia.

Improvvisamente si fermò, i suoi occhi si sgranarono per lo stupore e le braccia divennero rigide lungo i fianchi.
Davanti a lui c’era una visione che non avrebbe mai immaginato di vedere, ma che allo stesso tempo voleva con tutto se stesso: lui e Beelzebub che si baciavano.
La sua vista incominciò a diventare sempre più sfocata, ma era sicuro che quei due fossero loro.

Una luce accecante gli arrivò dritto in faccia e fu costretto a destarsi, sobbalzò sorpreso e qualche secondo dopo si ritrovò nella camera degli ospiti della biblioteca di Aziraphale, seduto sul letto e grondante di sudore.
L’unico rumore che sentiva erano dei gemiti provenienti dalla camera accanto e la luce del sole era la sola certezza che fosse mattino.

“Cosa diamine…ho appena sognato?” mormorò a se stesso, guardandosi intorno.
I gemiti dall’altra stanza si fecero più forte e non poté evitare una smorfia di invidia.
Era più di un mese che andavano avanti così, più di un mese che li vedeva sbaciucchiarsi davanti a lui e ogni volta provava un vuoto incolmabile.
E ora era certo di quale fosse il motivo: si era innamorato del Duce degli Inferi.

“Crowley…Caro mio-” mugolò Aziraphale mentre il compagno lo stava riempiendo di baci. Si erano svegliati da mezz'ora e il Demone non aveva resistito a fargli di nuovo un sacco di coccole.

“Angelo…sei così…morbidosamente coccoloso” il biondo mugolò, portandosi una mano alla bocca per zittirsi, ma l’altro continuò a stuzzicarlo, mordendogli il lobo dell’orecchio e poi il collo.

“Ti voglio…come ieri sera…”

“Caro…non siamo soli.” bisbigliò l’Angelo, guardando in direzione della camera accanto.
Il rosso si staccò immediatamente, dandogli le spalle con un finto broncio e rifiutandosi di girarsi.
Aziraphale si avvicinò lentamente, provando ad abbracciarlo da dietro.

“Caro…dai…lo sai che ti amo”

“Però ti interessa più di quello di là.” mormorò imbronciato, tenendo gli occhi chiusi.

“Caro mio…ieri sera non mi importava, neanche la sera prima.” lo abbracciò, avvolgendogli il petto con le braccia e appoggiando la testa sulla sua scapola. Crowley cercò di resistere, ma dopo pochi secondi si ritrovò stretto al compagno con la testa nascosta nel suo petto.

“Uhm…scusa Angelo”

“Tranquillo tesoro, tranquillo”

Nel frattempo, in una casa di periferia di Soho, un’umana e un Demone completamente ubriachi stavano cantando come se non ci fosse un domani.
Beelzebub, soprattutto, si era fissatə con una canzoncina su TikTok e la stava cantando da mezz'ora in loop.

“CHE TIPO HAI DI SENSO. CHE TIPO DI SENSO HAI? DI USCIR CON LA MINIGONNA. DI USCIRE CON LA MINIGONNA! CHE TIPO HAI DI SENSO, CHE TIPO DI SENSO HAI? DI USCIR CON LA MINIGONNA,DI USCIRE CON LA MINIGONNA.”

“TU FATTI I FATTI TUOI! MA FATTI I FATTI TUOI. MA VAI A TUA MADRE. PENSA ALLA TUA MINIGONNA, NON PENSARE ALLA MIA MINIGONNA!” intervenne Nina a sua volta.

“E QUINDI- QUINDI ORA VAMOS A LA PLAYA!” disse Beelzebub buttandosi sul divano.

“¡A MI ME GUSTA BAILAR!”

“IL RITMO DE LA NOCHE!”

“SOUNDS OF FIESTA!”

Inutile dire che continuarono così fino a che i vicini non ebbero denunciato di chiamare la polizia per ‘disturbo acustico gratis’ e quindi furono costrette ad andare a dormire in pieno mezzogiorno.
Nel frattempo il nostro odiato Gabriel stava osservando il suo riflesso nello specchio, il volto impassibile e il battito accelerato.
Era lì da almeno venti minuti buoni e non se ne era nemmeno reso conto.

“Okay. Sei uno schianto, okay? Come potrebbe rifiutare una tale… emh… una tale… bellezzitudine…?? Okay, è vero, non sei bravo con le parole e potresti incepparti mentre lə parli… ma guardati: se ti incontrassi per strada diventeresti gay. Non ti preoccupare, i tuoi perfetti lineamenti lə sedurranno ancora di più di quanto il buttare i soldi seduca gli umani”

La porta della stanza accanto sbatté, segno che Crowley era uscito e stava andando a preparare la colazione ad Aziraphale, si zittì improvvisamente, ma pochi secondi dopo sentì bussare alla porta.

“Si sentono i tuoi discorsi idioti dal Kazakistan.” esordì prima di scendere la scala a chiocciola e andando nel retro.

“Bene… ora sono stato preso per i fondelli pure da Crowley. Iniziamo bene. Re delle bellezzitudini, hai un Demone da conquistare. Allons-y!!” non si ricordava neppure di aver imparato il francese, ma a quanto pare era ancora nella sua testa.

L’Angelo uscì di corsa, ma decise prima di fare tappa al padrone della libreria, Aziraphale.Bussò due volte e aspettò una risposta.

“Chi è?”

“In English, please” iniziò sentendosi simpatico.

“Ma che- …who’s there??”

"Hawaii"

"Hawaii, who?”

“I’m good, how are you?”

“MA CHE SANTO CIELO DI PROBLEMI HAI, GABRIEL??” urlò Aziraphale da dentro la stanza, dimenandosi tra le coperte.

“Ah, mi hai riconosciuto, uffa”

“Hai una voce inconfondibile, diciamo così”

“Non mi hai ancora invitato ad entrare. Mi sembra di parlare col muro, anzi, con la porta”

“Uff… no, passa più tardi.”

“VADO DI FRETTA!!SAI COM'È.”

“E IO SONO NUDO!”ribattè il biondo.

“E COPRIT-... oh, cazzo, mi hai fatto venire in mente l’immagine del motivo per cui lo sei… LASCIAMO STARE, MI FAI ENTRARE O NO?!!”

“NOO!!”

“EDDAI!”

“NO.”

“Okay, grazie del permesso” appoggiò la mano sulla maniglia e spalancò la porta, Aziraphale divenne rosso pomodoro e si coprì con il lenzuolo di tartan.

“GABRIEL!!!!!”

“OH PORCA MA- ...maremma. Ma che casino di vestiti c’è in questa stanza?”

“Beh… sai com’è…”

“No. Non lo so. Ero rimasto ad Adamo ed Eva e alle costole.” ribatté incrociando le braccia.

“Certo, immaginavo…"

“COMUNQUE. Prima che torni quello lì, devo assolutamente raccontarti la mia realizzazione di vita, o meglio, di eternità.”

“Quello lì ha un nome” ribatté a sua volta, coprendosi meglio.

“Nah” si sedette ai piedi del letto e guardò Aziraphale dritto negli occhi.
“Ho deciso.Voglio dichiararmi a Beelzebub.”

N.A.

EHI ARCOBALENIII

SONO VIVA.

SI RINGRAZIA LA MIA BELLISSIMA RAGAZZA oracisonoio PER AVERMI FATTO TORNARE L'ISPIRAZIONE.

A PRESTOOOO

Amore Proibito Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora