Joy's pov
"Papà!" urlo dal piano di sopra, cercando di farmi sentire in tutte le stanze di quella grande casa"Cosa c'é amore?" chiede a sua volta mio padre, mentre si stava avvicinando alla mia stanza, che una volta raggiunta si fermò appoggiandosi allo stipite della porta con le braccia conserte
"Non trovo la spazzola, e le mie due maglie preferite" dico mentre continuavo a cercare nei cassettoni dei mobili
"Mh per la spazzola hai provato a vedere nel bagno?" appena mi fu posta questa domanda subito annuii
"Anche nel bagno della stanza degli ospiti?, l'ultima volta che ti sei fatta lo shampoo è stato lí"
"Giusto, me lo ero dimenticata, la prendo dopo" mi scoccio di scendere di sotto solo per una spazzola potevo prenderla piú tardi quando dovevo preparare le cose per lavarmi i capelli
"Mentre per le maglie, te le ho messe a lavare, pensavo che le volevi portare, l'asciugatrice dovrebbe finire tra un ora" continuó mio padre
"È pronto! venite a mangiare" un altra voce maschile si divampa nell'aria
"Dai amore, la valigia la finisci dopo o domani, ora andiamo a mangiare" disse mio padre facendo un cenno con la testa, invitandomi ad uscire dalla stanza, per scendere insieme a lui in sala da pranzo.
Ma prima di continuare credo sia opportuno fare un passo indietro e presentarmi, sono Joy Mengoni, ho 17 anni e a novembre ne compio 18, si sono la figlia di Marco Mengoni e Alessandro Mahmoud in arte Mahmood, sono una ragazza tranquilla e che si diverte principalmente con le persone che conosce bene. Sono nata e cresciuta a Napoli per parte della mia vita, poi i miei genitori mi hanno adottata diventando cosí ufficialmente una famiglia, siamo io, mio padre Marco e papà Ale, rispettivamente chiamati papà e papi; ma ritornando alla cena...
Mi alzai in piedi e raggiunsi mio padre, scendendo le scale, arrivati in sala da pranzo, mi sedetti al mio solito posto, una volta seduti tutti e tre a tavola, cominciai a mangiare."Allora piccola? hai finito di fare la valigia?" dice papi
Marco prende parola "Ale, la conosci bene, se non si riduce all'ultimo non comincia" una piccola risata da parte di tutti e tre echeggia nell'aria
"No vabbé dai, sono ad un buon punto" dico mentre metto un altra forchettata in bocca
"Dopodomani partiamo verso le 10, faremo una pausa verso l'una e dovremo arrivare a San Remo per le tre" dice Ale
"Sistemiamo le valige e poi papi andrà a fare il green carpet la sera, lo so" dico con una voce leggermente scocciata, solo perché me lo hanno ripetuto come minimo 15 volte a giornata
"Sarà una settimana impegnativa un pó per tutti, soprattutto per te" disse papà rivolgendosi infine al suo consorte
"La canzone spacca e poi quello piú preoccupato al momento vedo che sei tu" contrabbatte papi cercando di sembrare rilassato, avevano entrambi ragione, sarebbe stata una settimana intensa per tutti, ma avere un pó di ansia credo sia normale, è la 74esima edizione di Sanremo ed entrambi i miei genitori avrebbero partecipato a quest'evento, Marco presenterà la prima serata insieme ad Amadeus, oltre che a cantare sicuramente qualche canzone in veste di ospite, mentre Ale o meglio conosciuto Mahmood parteciperà effettivamente come cantante e se vincerà, rappresenterà l'Italia all'Eurovision, una responsabilità molto grande, io del resto oltre a qualche intervista e soprattutto supporto morale ai miei papà, vivró una settimana di vacanza dalla scuola e dalla vita frenetica di Milano.
"Guardate che entrambi avete un carico per niente leggero" dico affermando i miei pensieri, entrambi fecero una smorfia senza proferire parola, per poi cambiare discorso
"È davvero molto buono, dovresti cucinare piú spesso" dice Marco intento nel fare la scarpetta, Alessandro rise flebilmente e ringrazió il partner
"Papà ha ragione, dovresti cucinare piú spesso" mi aggiunsi pensando al fatto che sia io che papi in casa cuciniamo davvero molto poco, se non per fare dolci o cose del genere per divertimento
"Joy quel discorso vale pure per te" continua Marco
"Ma dai, nessuno puó battere la tua cucina, è per questo che io e papi ci facciamo da parte" dissi ironicamente
"Mah guarda che leccaculo" disse Marco per poi far scoppiare tutta la famiglia in una fragorosa risata.
Finiamo di mangiare, aiuto a sparecchiare e sciacquare le stoviglie per poi metterle nella lavastoviglie che farà il resto, una volta finito ció prima di tornare sopra andai a recuperare la spazzola che avevo lasciato nel bagno, cosí avrei continuato a fare la valigia.
Torno sopra e inaspettatamente riesco a finire di fare la valigia, vado a lavarmi e mettermi il pigiama, faccio skincare e mentre aspetto i 15 minuti che la maschera si asciuga controllo i messaggi, accendendo il cellulare mi sorpresi perché non mi aspettavo che erano le 00:08; notai che non c'erano messaggi di vitale importanza e mi permisi di non visualizzare e di lasciare questo problema alla me del giorno seguente.
Scesi giú per prendere una merendina da mangiare passai per il salotto e vidi i miei genitori accucciolati mentre guardavano un film, sorrisi alla scena dolce che parve ai miei occhi vorrei avere anche io un amore come il loro, poi il brontolio del mio stomaco mi ricordó del mio spuntino di mezzanotte, una volta presa la merendina ripassai per il salotto e diedi la buonanotte ai miei.
Tornata in camera mia, finii di fare skincare, mi lavai i denti e infine mi buttai sul letto stanca morta, credo che dopo 10 minuti ero già nel mondo dei sogni._________________________________
Angolo AutriceEhyy ciao, come state?
questa è una nuova storia su Plant visto che in giro non ci sono molte ho pensato di scriverne una...
ditemi cosa ne pensate di questa introduzione, e se vi piace lasciate anche una stellina
grazie
-Ziagloria
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the flight of my life|•Plant
FanfictionQuesta è la storia di Joy Mengoni, un orfana di 17 anni adottata da due meravigliosi papà. Joy è una ragazza molto tranquilla ed educata per la terza volta tornerà a Sanremo ma per la prima volta incontrerà nuove amicizie e soprattutto per la prima...